Perfettamente d'accordo vecchio mio!e se abitassi a verona citta,quindi se potessi votare alle prossime amministrative,e il pne offrisse un candidato sindaco o ne appoggiasse uno lo voterei anche ad occhi chiusi!se il centrodestra vuole vincere queste elezioni,per quanto mi piaccia tosi ed abbia tutta la mia stima,deve correre con un solo candidato che a parer mio non puo esser tosi (purtroppissimo!!!)perche malvisto da molti ambienti (teste di c***o) della nostra bella citta...bisogna porre fine a questa orribile amministrazione sinistroide,unirsi,vincere e risanare la nostra splendida città!!!
Divide et impera.
Beozia libera.
Mercoledì 28 Marzo 2007
Verso il voto. È cominciato da parte dei leader di Forza Italia e Lega il pressing alla ricerca di un nome unitario per la Cdl
Berlusconi e Bossi: serve un passo indietro
La richiesta ai due candidati. Tosi: «Incontrerò il capo». Meocci: «No comment»
La presentazione con Fiore
«Da soli contro tutti» Forza Nuova lancia Bussinello
Un passo indietro. Questa, come anticipato ieri dall’assessore regionale Giancarlo Conta di Forza Italia, è la richiesta che i vertici della Cdl stanno avanzando ai due contendenti in corsa per il centrodestra. Alfredo Meocci, che si è autocandidato per una lista civica con appoggio dell’Udc ma sul quale non arrivano convergenze, se non di singoli esponenti dei Forza Italia, e Flavio Tosi, candidato della Lega sulla quale potrebbe spostarsi An. Ma la richiesta principale è quella di trovare una candidatura nuova e unitaria. Che potrebbe essere, a questo punto, o Luigi Castelletti presidente di Veronafiere o Massimo Ferro, già parlamentare di Forza Italia.
L’obiettivo, quindi, è, ancora una volta, riuscire a trovare un candidato che sappia unire tutta la coalizione. L’accelerazione è in corso in queste ore. Meocci avrebbe incontrato Mario Valducci, responsabile nazionale per gli enti locali di Forza Italia, il quale gli avrebbe chiesto la disponibilità a ripensarci per una candidatura unitaria. Uno scenario, questo, che presuppone però uguale disponibilità al ritiro da parte dell’altro candidato, Flavio Tosi. Solo a quel punto allora la strada di una nuova candidatura potrebbe essere percorribile.
Di questo hanno quindi parlato l’altra sera a Milano Silvio Berlusconi e Umberto Bossi: Umberto, parla tu con Tosi, è stato detto al Senatur. Il quale non vuole trattare questi aspetti così delicati per telefono con l’assessore regionale che si trova a Barcellona, in Spagna, per impegni istituzionali fino a domani. Bossi avrebbe già fissato un appuntamento a Gemonio per lunedì.
A quel punto cosa accadrà? Può darsi che la Lega voglia insistere, perché ormai si è portata troppo avanti, ma anche che si convenga, con spirito di coalizione, di presentarsi alle elezioni con una candidatura unitaria.
Una parte di Forza Italia e An vorrebbero un esponente della società civile e in questo caso si punterebbe su Luigi Castelletti, presidente di Veronafiere, ma un’altra parte di Forza Italia e la stessa Lega vorrebbero invece affidarsi a un politico di partito e in questo caso il nome in pista sarebbe quello di Massimo Ferro, già presidente della Camera di commercio dell’aeroporto ed ex deputato.
Comunque vada, la decisione dovrebbe arrivare prima di Pasqua per evitare di far passare un’altra settimana e arenarsi poi sui ponti del 25 aprile e del primo maggio, occasioni in cui è difficile ritrovarsi.
A margine di tutto questo lavorìo, c’è anche il quadro nazionale dell’alleanza, come è emerso in occasione del voto al Senato per rifinanziare la missione in Afghanistan. Il distinguo dell’Udc non ha fatto piacere a Forza Italia An e Lega, però è anche vero che al rapporto con i centristi Berlusconi tiene ancora. E ripercussioni sulle amministrative sono molto remote. Ieri è stato lo stesso Casini a dirlo molto chiaramente.
La scelta di votare diversamente sul provvedimento che rifinanzia le missioni militari italiane non pregiudica le alleanze elettorali alle amministrative con la Cdl, ha assicurato il leader dell’Udc ieri alla Camera. «Si tratta di decisioni in ambito locale», spiega Casini, «in periferia ognuno fa quel che ritiene, ma le liste della Cdl sono nell’interesse comune».
Ma cosa dicono di fronte a tutto questo i due protagonisti, Meocci e Tosi? Il primo risponde con un secco «no comment». L’ex direttore generale della Rai preferisce non fare dichiarazioni, ma si mostra sereno, forte di quell’intesa nata nelle settimane scorse al tavolo nazionale della Casa delle libertà, dove i leader si erano accordati per affidare la candidatura per Palazzo Barbieri ad un esponente dell’Udc.
«La linea è sempre quella, non è cambiata, ad ogni modo aspetto di parlare con Bossi e i vertici del movimento», fa sapere Tosi, dal capoluogo catalano, dove si trova in qualità di assessore regionale, per il terzo Congresso mondiale della sanità. Al Senatur, stando ai si dice, Berlusconi avrebbe chiesto «un passo indietro» a Verona.
«Ho sempre detto», sottolinea l’esponente della Lega, «che ci saremmo adeguati alle indicazioni che ci fossero giunte dall’alto. È da settembre che ci diciamo disponibili a fare un passo indietro, ma», precisa Tosi, «finora la nostra scelta di andare da soli ha sempre raccolto il sostegno dei vertici del partito, poiché, evidentemente, è la proposta migliore. Appena torno, quindi, andrò da Bossi», ripete il leghista, «ma a questo punto, credo che indicazioni diverse siano improbabili: ormai siamo troppo avanti e un dietrofront, oltretutto, sarebbe perfino controproducente...».
«Da soli contro centrodestra e centrosinistra». Roberto Bussinello, candidato sindaco di Forza Nuova, ha lanciato ieri la sua battaglia solitaria contro il centrosinistra e un centrodestra «incapace di unirsi» e che «nulla ha imparato dall’esperienza delle ultime amministrative, quando perse con un candidato imposto da Roma». Con Bussinello, per il lancio della sua campagna elettorale, c’era il leader nazionale del movimento di estrema destra, Roberto Fiore. In sala Leone Mazzeo, dei Combattenti della Repubblica Sociale, ha testimoniato lo «spirito di continuità che non vogliamo tradire».
L’obiettivo, ha fatto sapere Bussinello «è superare il risultato di quattro anni fa alle elezioni provinciali, quando prendemmo il 2,4 per cento, per entrare in Consiglio comunale con una nostra voce forte». E a un eventuale ballottaggio, ha aggiunto Bussinello, «il centrodestra dovrà necessariamente interloquire con noi». Alle altre formazioni di destra, Fiamma tricolore e Alternativa sociale, che hanno scelto di correre con il leghista Tosi, Fiore ha mandato a dire: «Un centrodestra che non cambi radicalmente la situazione in fatto di immigrazione e sicurezza non ci interessa». (e.s.)
NIHIL DIFFICILE VOLENTI
Avanti Forza Nuova!