Originariamente Scritto da
careca
consentimi, ma le tue osservazioni sono banali...
sono banali nel senso che nessuno potrà "imporre" - in forza di una norma di legge che non c'è - le dimissioni nel caso il governo si dovesse salvare grazie ai senatori a vita...
ma nemmeno il voto su una mozione impone le dimissioni...
eppure...
ciò che questa crisi ha posto al centro della attenzione è che, da oggi in poi, non si potrà far finta di nulla se il governo si dovesse salvare grazie al voto dei senatori a vita, giacché il voto degli insigni personaggi può, ripeto può (ed è incontestabile!) alterare la rappresentanza democratica della assemblea...
faccio notare che 7 senatori su 315 rappresentano oltre il 2% del plenum, ovvero, numericamente, un vero e proprio partito che non ha avuto alcuna investitura popolare...
ed in una situazione in cui una coalizione ha vinto in una camera per lo 0,06%, ed in un'altra camera, quella interessata, dove il numero dei voti totali della coalizione perdente è stato addirittura superiore ai voti di quella vincente, far ballare il 2% dei rappresentanti da una all'altra coalizione secondo le convenienze o gli umori degli "insigni senatori" non mi sembra esercizio di buona democrazia...
ciò che, al contrario, trovo stupido è la prassi che il presidente non voti, prassi che allo stato attuale ritengo dovrebbe essere superata perché diversi sono i tempi, diverse sono le situazioni e diverso è il sistema elettorale attuale rispetto al momento in cui è invalsa quella prassi
riguardo il '94 ti ripeto che non ti fa onore citare quell'esempio...
non so quanti anni hai e se hai memoria diretta di quel periodo...
se sei sufficientemente vecchio ti rinfresco un pò la memoria
tanto per fare alcuni esempi si era al termine di mani pulte; si era reduci da decenni di proporzionale e di accordi parlamentari mentre si votava per la prima volta con un sistema maggioritario; gli stessi partiti non erano né pronti né pratici del nuovo sistema elettorale tant'è che non c'erano solo due coalizioni a fronteggiarsi; diversi erano i personaggi e diversi furono i risultati elettorali...
e, comunque, come hai detto anche tu nessuno si scandalizzò per quella fiducia, nemmeno il sottoscritto che non aveva votato il polo (all'epoca si chiamava così) e da quel voto di fiducia vide tradito il suo voto...
insomma, è come confrontare le pere con i cetrioli...
adesso, converrai, la situazione è radicalmente diversa per cui necessariamente diverse sono le reazioni e le conseguenze...