il riferimento era alle accuse (da cui venne comunque prosciolto) di pedofilia quando viveva ancora a Casarsa, i "ragazzi di vita" del suo romanzo documentano una realtà diversa socialmente, nel periodo romano.
in quest'ultimo ambito i marchettari giovani con la pedofilia non c'entrano nulla, bensi' col degrado sociale.
non ci metto la mano sul fuoco.
Vero pero', come ho detto prima, che l'opinione pubblica spesso fa due pesi e due misure.
Le operazioni contro la pedofilia telematica sono solo routine, se si scopre che c'e' un prete che magari voleva intrattenersi coi bambini, è il mostro da sbattere in prima pagina.
Non è forse piu' corretto dire che la cultura del capro espiatorio prende dx e sx?cattolici e laici?
pensaci un attimo....il cattolico che dà del pedofilo al gay.....il laico che dà del pedofilo al prete.....non è la prima volta che succede.
condivido, aggiungendo comunque che la pederastia è sostanzialmente diversa da oggi.
La componente pedagogica sopravanzava quella prettamente fisica e sessuale (quando quest'ultima non fosse addirittura assente), la pedofilia di oggi è anche un termine usato eufemisticamente per descrivere vere e proprie violenze.