Per migliorare, per vivere pensando sempre che l'altro sono io e agendo di conseguenza, occorre essere continuamente in lotta, continuamente in rivolta contro le abitudini che generano la passività, la stupidità, l'egoismo.
La rivoluzione è una perpetua sfida alle incrostazioni dell'abitudine, all'insolvenza dell'autorità incontestata, alla compiacente idolizzazione di sè e dei miti imposti dai mezzi di informazione. Per questo la rivoluzione deve essere un evento normale, un continuo rinnovamento, un continuo riflettere e fare, ascoltare e fare, discutere e fare. Agire per realizzare questo principio.
Alberto Manzi
maestro elementare