In crescita l'asse Russia Cina India
T.R. Ramachandran
The Tribune (India), 17/02/2007
Nuova Delhi, 16 febbraio 2007. L'asse trilaterale fra India, Russia e Cina accresce la sua forza attraverso una sempre maggior comprensione e perseguimento di obiettivi comuni in materia economica e geopolitica. I Ministri degli esteri delle tre nazioni si sono incontrati a Nuova Delhi mercoledì per discutere della situazione politica generale, il problema del nucleare iraniano, dell'Afghanistan, l'Iraq, le Nazioni Unite ed il ruolo dell'India come potenza emergente nell'arena internazionale.
L'ambasciatore russo in India, Vyacheslav Trubnikov, ha sostenuto che le tre nazioni sono convinte che se il groviglio nord coreano si è potuto risolvere attraverso sforzi politici e diplomatici, lo stesso si può fare con il problema iraniano. Fondamentale è che l'Iran non sia provocata.
L'Ambasciatore ha ripetuto il discorso del Presidente russo Vladimir Putin a Monaco di Baviera nel passaggio in cui sottolineava la necessità di un mondo governato da decisioni condivise piuttosto unilaterali, cosa che, come dimostrato in Afghanistan e Iraq, conduce solo ad provocare nuovi focolai di conflitto e terrorismo.
Riguardo la cooperazione indo-russa sugli usi civili di energia nucleare, l'ambasciatore ha brevemente rammentato che il suo paese aveva provvisto di combustibile l'impianto nucleare di Tarapur nel periodo delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti. Da tale cooperazione che Mosca continuerà, senza violare i suoi impegni verso i 45 membri dell'NSG (Nuclear Suppliers Group), discendono alcuni privilegi russi in India. In particolare l'ambasciatore si riferiva all'assistenza della Russia nel realizzare quattro nuove stazioni atomiche ed ai relativi accordi inter-governativi elaborati.
Ha aggiunto che i paesi membri dell'NSG progettavano sanzioni che potevano essere applicate in un prossimo futuro. Tuttavia il NSG dovrebbe includere l'India nella cooperazione internazionale per gli usi pacifici di energia nucleare. Il programma per l'energia atomica dell'India è uno e non è semplice disgiungere usi militari e civili. "Anche in Russia, gli stessi scienziati sono coinvolti nella ricerca militare e pacifica dell'energia nucleare" ha osservato l'ambasciatore.
Apprezzando gli sforzi di cooperazione di India e Russia per lo sviluppo del missile BrahMos, Trubnikov ha aggiunto che Mosca non pensa di commercializzare il missile BrahMos verso paesi terzi.
L'ambasciatore poi parlando dello SCO (Shanghai Cooperation Organisation) ha accennato anche alla possibilità di coinvolgere il Brasile nell'assise di India, Russia e Cina. Il Brasile che dovrà riflettere concretamente sull'ipotesi di una partecipazione istituzionalizzata, sconta però, tra altri fattori, la lontananza geografica dall'asse trilaterale, in America Latina.
Altri paesi sono stati invitati a prendere parte nell'Organizzazione di Sciangai per unirsi nella lotta contro la minaccia del terrorismo. Intensi sforzi sono stati sostenuti perché l'India ne divenisse membro a pieno titolo.
In ultimo per quanto riguarda la reazione della Russia in caso di attacco all'Iran, Trubnikov ha affermato che Mosca desidera risolvere il problema in maniera politica, aggiungendo che la Russia è contraria a qualsiasi azione militare intrapresa contro qualsiasi paese.
A luta continua