Il problema è che da una parte si è fatto uno sforzo per superare quegli atteggiamenti che portarono all'uccisione dell' innocente Ipazia e del meno innocente Giordano Bruno. Non molto da parte mia in realtà, ma da parte degli altri cristiani si.
Dall'altra lungi dal fare sforzi in tal senso si teorizza un culto pubblico di stato che permetterà di fucilare chiunque non accetti di bruciare grani d'incenso in onore del Diavolo.
Io in quasi venti anni di frequentazione dell'area non ho mai sentito quelli di parte cristiana progettare conversioni forzate e uccisioni di refrattari, forse anche perchè mi sono tenuto lontano dai gruppi più settari e opusdeoidi.
Da una parte si ricordano i martiri per prendere esempio dalla loro fede di fronte al dolore e alla morte, senza interessarsi di chi li abbia uccisi, o anche a volte riconoscendo che gli uccisori avevano delle proprie ragioni.
Dall'altra invece si parla di Ipazia e Bruno non per quel che erano, ma come scuse per riaffermare la propria volontà di uccidere i cristiani e rafforzarla nei neofiti della setta.
O devo ricordare le parole di Orazio Coclite scritte da qualche parte in questo stesso forum? "NOI ABBIAMO UN PIANO CHE PORTERA' ALLA ROVINA FINALE DI TUTTI I CRISTIANI E DI CUI LORO SI ACCORGERANNO SOLO QUANDO SARA' TROPPO TARDI".
I cristiani di piani del genere nei confronti degli altri camerati non ne hanno, e se ne facessero io smetterei di chiamarli cristiani, sta tutta qua la differenza e il problema.
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