Magnate Russo Vuole Investire In Sole Italia

[testadiprazzo]

2007-03-05 20:48

ENERGIA: MAGNATE RUSSO VUOLE INVESTIRE IN SOLE ITALIA
MOSCA - Non più 'O Sole mio', piuttosto 'O Sole suo': il magnate russo Viktor Vekselberg, proprietario della tentacolare holding 'Renova', vuole investire nel sole italiano per creare una mega-centrale elettrica ecologicamente pulita la cui produzione potrà essere commercializzata nella stessa Europa meridionale e in Germania. Vekselberg, riferisce oggi il quotidiano 'Kommersant', ha già registrato in Svizzera la compagnia 'Avelar Energy' e acquistato in febbraio gli asset dell'italiana 'Energetic source spa' (Es), il cui pacchetto azionario, stando al giornale, era controllato da Giampiero Fiorani ed Emilio Gnutti.

Kommersant non fornisce dettagli sui costi della transizione, ma precisa che Vekselberg intende investire nel suo progetto di energia pulita e rinnovabile oltre un miliardo di dollari nei prossimi cinque anni. La centrale del magnate russo non si avvarrà solo dei raggi solari, ma anche dell'energia eolica e da biomasse. "Entro tre, cinque anni, realizzeremo in Italia elettricità dal sole, dal vento e dalle coltivazioni per un potenziale di 1.000 megawatt - ha detto il portavoce di Renova Andrei Shtorkh - investiremo oltre un miliardo di dollari in impianti e generatori. Per le batterie solari c'é il 'know how' della svizzera Oerlikon, già al 15% di proprietà di Renova".

A capo del progetto Avelar è stato messo un esperto di energie convenzionali, il direttore finanziario di Renova Igor Akhmerov, a suo tempo responsabile della compagnia petrolifera Tumen della holding. Gli interessi di Vekselberg in Russia e nel mondo spaziano nei settori più vari, dai media alla metallurgia, dal petrolio e l'energia alle telecomunicazioni. Renova non è comunque il solo colosso russo che abbia deciso di puntare sulle energie alternative e rinnovabili: anche il magnate Mikhail Prokhorov, che ha recentemente venduto i suoi asset nell'alluminio, ha deciso di investire parte del ricavato in centrali a idrogeno, con un investimento di 600 milioni di dollari.

La corsa alle alternative energetiche sembra un percorso obbligato per le compagnie private russe: le risorse convenzionali, petrolio e metano, sono sempre più monopolio dei giganti statali come Gazprom e Rosneft. Gli imprenditori interessati all'export energetico sono inoltre scoraggiati dalle vicissitudini poitico-commerciali con i paesi di transito del greggio e del gas, Ucraina e Bielorussia. L'Europa occidentale appare un luogo di produzione e di mercato più sicuro e promettente per i russi che rischiano capitali in proprio, anche perché il derivante 'know how' potrebbe in prospettiva venire reimportato nella stessa Russia, che ha al momento un mero 1% di energia derivata da fonti alternative.

L'intelligenza prima o poi viene fuori...e l'energia rinnovabile è un affare..che tra poco sarà il più remunerativo..venendo a mancare il petrolio..ed essendo il nucleare in pessima luce..(a ragione)....
I russi l'hanno capito..non sono fessi....

[Princ.Citeriore (POL)]

speriamo bene, perchè il nostro pianteta non può sostenere per molto ancora tutti qst veleni!

[ana]

L'intelligenza prima o poi viene fuori...e l'energia rinnovabile è un affare..che tra poco sarà il più remunerativo..venendo a mancare il petrolio..ed essendo il nucleare in pessima luce..(a ragione)....
I russi l'hanno capito..non sono fessi....

SArà un magnate non fesso , o un mafioso che vuol allargarsi in Italia?

[testadiprazzo]

SArà un magnate non fesso , o un mafioso che vuol allargarsi in Italia?

L'importante è che finanzi il rinnovabile..anzi..se tutti i soldi delle mafie andassero a finanziare progetti belli sani ed ecologici..alla fine...i mafiosi si trasformerebbero in politici previdenti e saggi..e lasciando le vecchie attività.. sarebbero esempio di politica al servizio del bene pubblico..e..chissà che non finisca così.....visto che i politici normali non hanno palle..

[Kraut]

Vekselberg proprio russo come cognome non e`, secondo me deriva dal tedesco (piu corretto) Wechselberg, in ogni caso non e` un cognome russo.

[testadiprazzo]

Vekselberg proprio russo come cognome non e`, secondo me deriva dal tedesco (piu corretto) Wechselberg, in ogni caso non e` un cognome russo.

Bè..sarà ebreo...
E' già un pò che dico che la vera soluzione al problema ebraico è che i banchieri si mettano a finanziare cose buone per il popolo..allora..la loro abilità..volta a un fine nobile..susciterà ammirazione e rispetto nella gente..e non antisemitismo..
Non c'è altra soluzione......

[lovecraft]

Da Wikipedia:

Viktor Feliksovich Vekselberg (Russian: Виктор Феликсович Вексельберг; born April 14, 1957, Western Ukraine, Soviet Union) is the owner and president of Renova Group, a large Russian conglomerate.

Contents [hide]
1 Business empire
2 Repatriation of major art objects
3 Family
4 External links



[edit] Business empire
After working as an engineer in an obscure state lab for many years, Vekselberg moved to business in 1990. He rose to prominence after Yeltsin's reelection in 1996 as co-owner and chairman of Tyumen Oil (TNK), one of Russia's largest oil and gas companies. He took a controlling interest in the company in 1997 and has subsequently developed a joint venture with BP. About the same time he co-founded SUAL Holding, which since grew to control Russia's second-largest aluminum business and is ranked ninth in the world. Later, he integrated those and other assets under the umbrella of Renova Group, delegating operating responsibilities to managers.

Vekselberg is now overseeing a vast restructuring of his assets: the division of property with partner Leonid Blavatnik, the merger of Renova's aluminium assets with those of Oleg Deripaska, and the integration of various electricity and telecommunications investments.

Viktor Vekselberg is often considered to be one of the remaining Russian oligarchs. The Forbes magazine estimated his wealth at 5 billion dollars in March 2005. Actual net worth is estimated over US$10 billion.


[edit] Repatriation of major art objects
In February 2004, Vekselberg purchased nine of the Fabergé eggs from the Forbes publishing family in New York City. The collection was transported to Russia and exhibited in the Kremlin.

In September 2006, he agreed to pay the approximately $1 million in expenses to transport the Lowell House Bells from Harvard University back to their original location in the Danilov Monastery and to purchase replacement bells. The bells will be repatriated as early as the summer of 2007[1].


[edit] Family
Vekselberg is of Jewish origin by his father side. He is married to Marina and has two children, a daughter and a son, Sasha

[Breiner252]

Beh...contenti voi contenti tutti.
Vi faccio una profezia: il russo si riempirà le tasche, l'Italia rimarrà nella merda fino al collo coi suoi problemi elettrici ed energetici.

[lovecraft]

Beh...contenti voi contenti tutti.
Vi faccio una profezia: il russo si riempirà le tasche, l'Italia rimarrà nella merda fino al collo coi suoi problemi elettrici ed energetici.

Ma come, non hai fiducia negli oligarchi della Gazpromlandia, salvezza dell'Europa?

[Andala]

Che delusione
Possibile che siano necessari degli stranieri per fare i nostri interessi?

Il problema è sempre quello: una classe di politici e portaborse mediocre