Venerdì, 9 Marzo 2007




ALTOPIANO Cesuna, la tredicenne ricoverata a Bassano sta migliorando; altre quindici sono le persone risultate positive ai controlli sanitari
Tubercolosi, insegnanti e bidelli sottoposti al test
Tutti con esito negativo. «Abbiamo agito subito e la situazione ora è sotto controllo» dicono al dipartimento di prevenzione

Roana
Dopo i casi di tubercolosi verificatisi alla scuola media di Cesuna , i controlli, definiti anche "tubercolina", sono stati effettuati, oltre che su tutti gli studenti di Cesuna , anche sugli insegnanti, sulle bidelle e sull'autista del pulmino che ogni mattina fa la spola tra Canove e l'altra frazione del comune di Roana. I test hanno avuto tutti esito negativo.

Intanto si è saputo che le condizioni della studentessa di 13 anni, residente a Canove e ricoverata nel reparto di malattie infettive dell'ospedale di Bassano con una patologia di tubercolosi, sono in costante miglioramento.

La ragazzina però dovrà proseguire con la cura e solo quando non ci sarà più il rischio che possa trasmettere la malattia verrà dimessa per fare ritorno a casa.

È kosovara, frequenta la terza media alle scuole di Cesuna , e ora c'è da capire se possa avere "incubato" la Tbc nel suo paese d'origine (al momento appare l'ipotesi più probabile) oppure se questo possa essere avvenuto in Altopiano: importante comunque che la famiglia della studentessa, regolare in Italia (il padre fa il muratore in uno dei tanti cantieri della zona) e arrivata qui da sei mesi, abbia collaborato con i medici dell'ospedale di Asiago.

I primi ad essere stati sottoposti ai controlli sono stati proprio i parenti più stretti, ma anche i componenti di altri cinque nuclei familiari, pure loro provenienti dallo Stato dell'ex Jugoslavia, hanno effettuato gli esami clinici richiesti. Due di loro (un fratello e un cugino, quest'ultimo componente di un altro nucleo) sono risultati positivi e ora dovranno portare avanti una cura di antibiotici per alcuni mesi.

Come anticipato ieri dal Gazzettino, sono altre quindici le persone - nella quasi totalità compagni di classe della tredicenne, ma c'è anche uno studente di seconda media - risultate positive al test della malattia, ma le radiografie e gli esami del sangue hanno comunque escluso che la stessa possa essere stata incubata. Anche per loro ci sarà la necessità di seguire la cura di antibiotici per alcuni mesi, poi per metà maggio l'unità sanitaria altopianese ha previsto nuovi controlli e accertamenti clinici.

«La situazione è ora sotto controllo - precisa il dottor Luigi Rossato, responsabile dell'Unità operativa del Dipartimento di Prevenzione dell'ospedale di Asiago - anche per merito della struttura medica che non riguarda solo il mio reparto, ma pure altri, tra cui quello di radiologia, che si sono mossi con tempismo e professionalità. Non abbiamo aspettato le comunicazioni da parte dei responsabili scolastici, ma ci siamo attivati immediatamente appena abbiamo accertato che la bambina, accompagnata in ospedale dai genitori, presentava sintomi che potevano in qualche modo condurre alla tubercolosi».

Allo stesso dottor Rossato abbiamo chiesto quali accorgimenti saranno necessari per le strutture che hanno ospitato la terza media di Cesuna . «È sufficiente procedere con la pulizia dei locali, che poi dovranno venire arieggiati. In altre parole non ci sarà bisogno di nessuna disinfestazione, come invece accadeva sino a 20 anni fa».

Luca Pozza

Il Gazzettino