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  1. #1
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    Li dove ho inalzato mura solide a difesa dell'agressore Socialista. Li dove la strada ha il mio nome. Li dove ho costruito una torre bene armata in difesa della Libertà. Li dove sono Sovrano e i messi dello Stato non sono i benvenuti.
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    Predefinito Martino: Prodi tolga il disturbo...

    Antonio Martino spiega la posizione di Forza Italia sul rifinanziamento della missione in Afghanistan. Ecco il testo integrale dell’intervento pronunciato alla Camera dei Deputati, giovedì 8 marzo 2007…



    “Signor Presidente, onorevoli colleghe e colleghi,
    il gruppo di Forza Italia voterà a favore del rifinanziamento delle missioni italiane all’estero. In coerenza con la nostra tradizione, ancora una volta anteporremo l’Italia, la sua credibilità internazionale e la sicurezza dei nostri militari al nostro interesse di parte. Sia ben chiaro, tuttavia, che il nostro voto non intende, in alcun modo, essere approvazione, anche solo indiretta, della politica internazionale di questo Governo. Siamo, infatti, convinti che non vi sia nulla da approvare nella sistematica dilapidazione dell’affidabilità internazionale dell’Italia, perpetrata in pochi mesi da questo Esecutivo (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia). È stato sperperato un patrimonio accumulato non solo nei cinque anni del nostro Governo, ma addirittura negli ultimi sessant’anni. In questi sessant’anni, l’Italia ha avuto un gran numero di Governi, succedutisi spesso a ritmo frenetico, ma i pilastri della politica internazionale sono rimasti saldi, rispettati da tutti i Governi. In pochi mesi, quel patrimonio di affidabilità è stato dilapidato. In sessant’anni non era mai accaduto che gli ambasciatori di sei paesi dovessero scrivere una lettera per richiamare il Governo italiano ai suoi obblighi internazionali.
    Il ministro degli esteri, che guarda caso brilla per la sua assenza come il responsabile del Ministero della difesa, ha definito irrituale l’iniziativa degli ambasciatori: se c’è qualcosa di irrituale, a me sembra il fatto che questo Governo, come confermato dagli eventi recenti, non ha una politica estera, ne ha almeno due, il che significa che non ne ha nessuna!

    Né il nostro voto favorevole al rifinanziamento va interpretato come approvazione della gestione dell’impegno all’estero dei nostri militari: non abbiamo approvato la fuga dall’ONU, la cancellazione della missione in Iraq a carattere propriamente civile, voluta dalle Nazioni Unite e guidata da un funzionario dell’ONU. Nutriamo profonde perplessità sulla missione in Libano, di cui non è ancora chiaro lo scopo, e per la missione in Afghanistan siamo gli unici ad essere entusiasti della geremìade di giaculatorie lepide, volte a placare la sinistra pacifista più bellicosa.
    La missione in Afghanistan è di gran lunga la più impegnativa delle nostre missioni militari all’estero. La situazione in quel martoriato paese è molto difficile, ma dovrebbe essere chiaro a tutti che la posta in gioco è altissima: la vittoria dei talebani e dei terroristi di Al Qaeda sarebbe una catastrofe non solo per il popolo afghano o per la sicurezza nel Medio Oriente, sarebbe una catastrofe per l’intera comunità internazionale; e, dato che il pericolo è globale, la risposta deve essere globale. Ogni paese deve contribuire nei limiti delle risorse di cui dispone e della considerazione del proprio ruolo internazionale allo sforzo comune.

    La situazione oggi è particolarmente rischiosa, perché i talebani hanno rialzato la testa, hanno conseguito successi nel sud del paese e si apprestano a lanciare la tanto proclamata offensiva di primavera. L’Italia dovrebbe dare il suo contributo a contrastare il tentativo dei talebani e di Al Qaeda di conquistare il potere in Afghanistan. Il caveat che impedisce ai nostri militari italiani di combattere dovrebbe essere rimosso: la posta in gioco è anche la loro sicurezza. Ce lo chiede la NATO, preoccupata dall’esiguità delle forze della coalizione che possono essere impiegate per contrastare l’offensiva di talebani e terroristi. L’Italia dovrebbe dimostrare, con la sua adesione a tale richiesta, la sua fedeltà all’Alleanza, la sua capacità di essere pienamente in grado di affrontarne le responsabilità che ne derivano.
    Mi sia permesso di ripetermi. La politica estera e di difesa non sono semplicemente due fra i tanti compiti dello Stato: sono lo Stato, lo Stato come soggetto di relazioni internazionali.
    Se questa maggioranza è in grado di dare all’Italia una politica estera e di difesa, ha titolo a governare, ma se non è in grado di farlo, semplicemente quello di Prodi non è un Governo. Se al Senato della Repubblica il rifinanziamento delle missioni all’estero venisse approvato solo grazie ai voti dell’opposizione, sarebbe chiaro a tutti che questa pseudomaggioranza non ha alcun titolo per esprimere il Governo dell’Italia.

    Quanto all’idea delle maggioranze variabili, mi limito ad osservare che mai, in nessun paese al mondo, mai si è dato il caso di un Governo che delega la responsabilità della politica estera e di difesa all’opposizione. Sarebbe una situazione a dir poco paradossale, qualcuno l’ha definita una barzelletta: avrebbe potuto aggiungere che si tratta di una pessima barzelletta, perché non mi sembra il caso di ridere quando vi è in gioco la credibilità internazionale dell’Italia!
    Sono rimasto molto sorpreso di una recente dichiarazione dell’onorevole Fassino, il quale ha osservato che quando negli Stati Uniti è stata approvata una decisione col voto determinante dell’opposizione democratica o quando in Inghilterra i conservatori hanno votato a favore di una decisione del Governo laburista, nessuno ha gridato allo scandalo e si è conseguentemente chiesto perché si dovrebbe gridare allo scandalo in Italia. L’onorevole Fassino ha il dovere di essere informato che gli Stati Uniti sono una Repubblica presidenziale e che in Inghilterra vige il modello di Westminster. Non è comparabile quella situazione con quella italiana: qui è il Parlamento che esprime il Governo!
    In conclusione, Presidente, o questa maggioranza è in grado da sola di dare all’Italia una politica internazionale o non ha alcun titolo ad esprimere un Governo e dovrebbe senza ulteriori indugi togliere il disturbo.”
    8/3/2007

  2. #2
    email non funzionante
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    Martino dovrebbe solo chiudere quella fogna puzzolente che si ritrova al posto della bocca, lavarsi la lingua col sapone e vergognarsi, dato che è stato l'artefice del massacro del bilancio della difesa italiana progettato e compiuto dal governo Berlusconi. Particolarmente penosa la paternale a Fassino, che ha interrotto il disastroso trend aumentando anche se in misura insufficiente il bilancio.

  3. #3
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    Martino qual'e', quello che per un periodo giocava a fare il General Custer?

  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da -ART- Visualizza Messaggio
    Martino dovrebbe solo chiudere quella fogna puzzolente che si ritrova al posto della bocca, lavarsi la lingua col sapone e vergognarsi, dato che è stato l'artefice del massacro del bilancio della difesa italiana progettato e compiuto dal governo Berlusconi. Particolarmente penosa la paternale a Fassino, che ha interrotto il disastroso trend aumentando anche se in misura insufficiente il bilancio.

    ART!! Ti stai innamorando di me???? Mi perseguiti!!!!

  5. #5
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    Citazione Originariamente Scritto da POVERAITALIA Visualizza Messaggio
    Martino qual'e', quello che per un periodo giocava a fare il General Custer?
    Più o meno, ma almeno Custer non lo faceva per procura.

  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da Nelson Visualizza Messaggio
    Più o meno, ma almeno Custer non lo faceva per procura.

    Ahhh...allora non l'avete solo con Berlusconi.........

  7. #7
    Ian è di guardia qui
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    Citazione Originariamente Scritto da JohnPollock Visualizza Messaggio



    Ahhh...allora non l'avete solo con Berlusconi.........


    Io ce l'ho con i servilisti, leccapiedi e martino è quno di quelli, anche se non sapevo chi era...onore al Gen.Custer

  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da JohnPollock Visualizza Messaggio



    Ahhh...allora non l'avete solo con Berlusconi.........
    L'idea che per i cittadini onesti e dotati di capacità di giudizio non esista altro che Berlusconi è un altro dei sintomi di alterata percezione della realtà che hanno i bnanas osservanti.

  9. #9
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    Citazione Originariamente Scritto da JohnPollock Visualizza Messaggio
    Antonio Martino spiega la posizione di Forza Italia sul rifinanziamento della missione in Afghanistan. Ecco il testo integrale dell’intervento pronunciato alla Camera dei Deputati, giovedì 8 marzo 2007…



    “Signor Presidente, onorevoli colleghe e colleghi,
    il gruppo di Forza Italia voterà a favore del rifinanziamento delle missioni italiane all’estero. In coerenza con la nostra tradizione, ancora una volta anteporremo l’Italia, la sua credibilità internazionale e la sicurezza dei nostri militari al nostro interesse di parte. Sia ben chiaro, tuttavia, che il nostro voto non intende, in alcun modo, essere approvazione, anche solo indiretta, della politica internazionale di questo Governo. Siamo, infatti, convinti che non vi sia nulla da approvare nella sistematica dilapidazione dell’affidabilità internazionale dell’Italia, perpetrata in pochi mesi da questo Esecutivo (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia). È stato sperperato un patrimonio accumulato non solo nei cinque anni del nostro Governo, ma addirittura negli ultimi sessant’anni. In questi sessant’anni, l’Italia ha avuto un gran numero di Governi, succedutisi spesso a ritmo frenetico, ma i pilastri della politica internazionale sono rimasti saldi, rispettati da tutti i Governi. In pochi mesi, quel patrimonio di affidabilità è stato dilapidato. In sessant’anni non era mai accaduto che gli ambasciatori di sei paesi dovessero scrivere una lettera per richiamare il Governo italiano ai suoi obblighi internazionali.
    Il ministro degli esteri, che guarda caso brilla per la sua assenza come il responsabile del Ministero della difesa, ha definito irrituale l’iniziativa degli ambasciatori: se c’è qualcosa di irrituale, a me sembra il fatto che questo Governo, come confermato dagli eventi recenti, non ha una politica estera, ne ha almeno due, il che significa che non ne ha nessuna!

    Né il nostro voto favorevole al rifinanziamento va interpretato come approvazione della gestione dell’impegno all’estero dei nostri militari: non abbiamo approvato la fuga dall’ONU, la cancellazione della missione in Iraq a carattere propriamente civile, voluta dalle Nazioni Unite e guidata da un funzionario dell’ONU. Nutriamo profonde perplessità sulla missione in Libano, di cui non è ancora chiaro lo scopo, e per la missione in Afghanistan siamo gli unici ad essere entusiasti della geremìade di giaculatorie lepide, volte a placare la sinistra pacifista più bellicosa.
    La missione in Afghanistan è di gran lunga la più impegnativa delle nostre missioni militari all’estero. La situazione in quel martoriato paese è molto difficile, ma dovrebbe essere chiaro a tutti che la posta in gioco è altissima: la vittoria dei talebani e dei terroristi di Al Qaeda sarebbe una catastrofe non solo per il popolo afghano o per la sicurezza nel Medio Oriente, sarebbe una catastrofe per l’intera comunità internazionale; e, dato che il pericolo è globale, la risposta deve essere globale. Ogni paese deve contribuire nei limiti delle risorse di cui dispone e della considerazione del proprio ruolo internazionale allo sforzo comune.

    La situazione oggi è particolarmente rischiosa, perché i talebani hanno rialzato la testa, hanno conseguito successi nel sud del paese e si apprestano a lanciare la tanto proclamata offensiva di primavera. L’Italia dovrebbe dare il suo contributo a contrastare il tentativo dei talebani e di Al Qaeda di conquistare il potere in Afghanistan. Il caveat che impedisce ai nostri militari italiani di combattere dovrebbe essere rimosso: la posta in gioco è anche la loro sicurezza. Ce lo chiede la NATO, preoccupata dall’esiguità delle forze della coalizione che possono essere impiegate per contrastare l’offensiva di talebani e terroristi. L’Italia dovrebbe dimostrare, con la sua adesione a tale richiesta, la sua fedeltà all’Alleanza, la sua capacità di essere pienamente in grado di affrontarne le responsabilità che ne derivano.
    Mi sia permesso di ripetermi. La politica estera e di difesa non sono semplicemente due fra i tanti compiti dello Stato: sono lo Stato, lo Stato come soggetto di relazioni internazionali.
    Se questa maggioranza è in grado di dare all’Italia una politica estera e di difesa, ha titolo a governare, ma se non è in grado di farlo, semplicemente quello di Prodi non è un Governo. Se al Senato della Repubblica il rifinanziamento delle missioni all’estero venisse approvato solo grazie ai voti dell’opposizione, sarebbe chiaro a tutti che questa pseudomaggioranza non ha alcun titolo per esprimere il Governo dell’Italia.

    Quanto all’idea delle maggioranze variabili, mi limito ad osservare che mai, in nessun paese al mondo, mai si è dato il caso di un Governo che delega la responsabilità della politica estera e di difesa all’opposizione. Sarebbe una situazione a dir poco paradossale, qualcuno l’ha definita una barzelletta: avrebbe potuto aggiungere che si tratta di una pessima barzelletta, perché non mi sembra il caso di ridere quando vi è in gioco la credibilità internazionale dell’Italia!
    Sono rimasto molto sorpreso di una recente dichiarazione dell’onorevole Fassino, il quale ha osservato che quando negli Stati Uniti è stata approvata una decisione col voto determinante dell’opposizione democratica o quando in Inghilterra i conservatori hanno votato a favore di una decisione del Governo laburista, nessuno ha gridato allo scandalo e si è conseguentemente chiesto perché si dovrebbe gridare allo scandalo in Italia. L’onorevole Fassino ha il dovere di essere informato che gli Stati Uniti sono una Repubblica presidenziale e che in Inghilterra vige il modello di Westminster. Non è comparabile quella situazione con quella italiana: qui è il Parlamento che esprime il Governo!
    In conclusione, Presidente, o questa maggioranza è in grado da sola di dare all’Italia una politica internazionale o non ha alcun titolo ad esprimere un Governo e dovrebbe senza ulteriori indugi togliere il disturbo.”
    8/3/2007
    Fonte?

  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da Alex il Rosso Visualizza Messaggio
    Fonte?
    Non puo' averla scritta lui...

 

 
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