Non é possibile essere ottusamente autolesionisti a questo modo!!!
Certo che rubano anche gli italiani, ma QUANTO, in rapporto alla popolazione residente?
Quanti italiani insegnano ai figli a mendicare, o il furto con destrezza invece di mandarli a scuola per prendere almeno uno straccio di diploma?
Su, apri gli occhi caro!!!
Le generalizzazioni fanno schifo, altrettanto la percentuale di etnie di residenti nelle patrie galere.
Attenzione a citare certe etnie!
Qualcuno a Verona é stato condannato per effetto della Legge Mancino contro l'istigazione all'odio razziale, per avere raccolto firme contro un campo nomadi ABUSIVO, in un gazebo autorizzato.
Oltre al danno della condanna e dell'interdizione dai pubblici uffici, la beffa di aver dovuto sborsare fior di quattrini per danni morali nei confronti delle famiglie di nomadi,
nonostante fosse emerso a seguito di indagini che erano coinvolte in traffici illeciti e prostituzione minorile.
"Anche questa é Italia" dice il Gabibbo.
Qualche volta, non vi sembra di essere masochisti e autolesionisti?
Il Tg1 delle 20.30 di giovedì 27 luglio 2006 presenta in successione questi servizi: un filmato sullo sbarco di centinaia di migranti a Lampedusa (richiamo alla "invasione generica" dei cosiddetti "clandestini"); un'intervista al ministro dell'Interno, Giuliano Amato, il quale sottolinea che l'arrivo degli "extracomunitari clandestini" è un problema europeo e che occorre agire sulla Libia perché blocchi le partenze dall'Africa (richiamo alla "invasione facilitata" dei cosiddetti "clandestini" e possibile collegamento fra immigrazione e centrali internazionali dell'illegalità); un servizio di cronaca da Padova su uno scontro fra persone di nazionalità nigeriana e maghrebina nella ormai nota zona di via Anelli, fucina di scontri fra "extracomunitari". L'immigrazione - presentata dal Tg1 - è così declinata nel senso dell'illegalità, della delinquenza. Ancora una volta la stampa si limita a registrare la cronaca e a inquadrarla nel formato del notiziario, producendo un frame interpretativo del fenomeno migratorio che è tutto orientato verso la criminalizzazione del "diverso", dello "straniero".
Il “Corriere della Sera” di venerdì 28 luglio dedica una pagina di sinistra agli “sbarchi” e una pagina di destra ai fatti di via Anelli, a Padova. Altri giornali, locali e non, accostano nell’impaginazione le due notizie rendendo ancor più evidente la “connessione” fra immigrazione e criminalità. Non più esplicitata nelle argomentazioni e nei titoli, perché ormai superata dai dati oggettivi sulla delinquenza, l’equazione immigrazione=criminalità viene teorizzata e proposta di fatto con una certa impaginazione e una certa trattazione della notizia.
Nessuno vuole negare che i tre fatti siano accaduti: arrivo a Lampedusa di migranti non autorizzati ad entrare in Italia secondo la legge in vigore; complicità in terra di Libia per consentire che partano i barconi della speranza; scontro fra due gruppi di cittadini stranieri a Padova e relativo problema di ordine pubblico e di criminalità.
Quello che la stampa realizza, però, è il collegamento tra questi tre fatti. Nel processo di trasformazione del "fatto" in "notizia", i mass media operano un'aggiunta di senso (si veda Wolf, "Teorie delle comunicazioni di massa", Bompiani, 2001), una "induzione semantica" (si veda Corte, "Stranieri e mass media", Cedam, 2002) che fornisce al lettore un'interpretazione, una chiave di lettura di quanto accade nella nostra società. Dei giornalisti un tempo si diceva che erano gli "storici di tutti i giorni". Qualcuno, come Paolo Murialdi (scomparso di recente), è stato uno storico vero del giornalismo. Di molti altri possiamo dire che oggi si atteggiano a "sociologi di tutti i giorni", senza averne il tempo, la competenza e il rigore scientifico nell'analizzare quanto accade nell'Italia multiculturale.
a cura di Maurizio Corte - Verona, 28 luglio 2006
Fonte:
http://www.cestim.it/argomenti/34gio....30_poteri.htm
Nonostante tutto gli adepti buonisti della Chiesa e della "chiesa rossa" continuano giocondamente a votare per chi gli propone immigrazione incontrollata senza tenere conto delle reali possibilità di accoglienza del territorio oltre che della società.
Qualcuno si illude che questa voglia di accoglienza sia dettata da nobili sentimenti umanitari?
Per niente non muove la coda neanche il cane!
secondo me è il minimo... ma i sinistri non capiscono che ovviamente non verrà fatto un test grammaticale, ma che basterà dimostrare di aver capito quello che i partiti (della sinistra) diranno loro per cercare di "arrafarsi" i voti... insomma, è un modo per avvisarli o comunque per metterli a conoscenza delle cavolate che verrano dette loro
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Nessuno parla di un limite massimo della quota di immigrati sulla popolazione Italiana.
Fino a quando lasceremo entrare migliaia di personaggi non qualificati e con poca voglia di lavorare (quelli che hanno voglia di lavorare sono irmasti a casa loro) sul nostro territorio ?
Fino a quando continueremo a spendere migliaia di miliardi in finestre blindate, porte corazzate e sistemi di allarme per difenderci dai furti ?
Quando ci renderemo conto che la globalizzazione creerà anche da noi nei prossimi anni decine di migliaia di disoccupati e che non potremo mantenere all'infinito i disoccupati immigrati ?