Ma quanti "siete" ??

[Posse]

Caspita, sembra di sentir parlare della diaspora del PSI, mi sento a casa

Il fatto è che già durante il Ventennio c'erano le varie correnti di destra e di sinistra, di monarchici e repubblicani etc. e così è stato anche nel MSI. Poi nel dopoguerra ci sono state anche altre influenze nella nostra area: Evola, Freda, una maggiore apertura verso i cosiddetti "fascismi stranieri" come quelli di Codreanu e Primo de Rivera, in alcuni settori aveva fatto breccia persino il mito di Mao... Il panorama che ne è venuto fuori è quindi assai frammentato.

[ITALIANO (POL)]

e allora benvenuto. in questo forum io sono il cattolico ultra etc...quindi per me tu devi essere arrostito come giordano bruno, tutto fumo e niente arosto! (e vai con la polemicaaaaaaaaaaaaaaaa.....)

:-)

no...no...io sono il VERO cattolico!!!! Voi siete gli eretici che non credono che il Papa sia Papa!!!! A moooorteeeeeeee!!!! (W LE POLEMICHEEEEEEEEE)

[Manfr]

no...no...io sono il VERO cattolico!!!! Voi siete gli eretici che non credono che il Papa sia Papa!!!! A moooorteeeeeeee!!!! (W LE POLEMICHEEEEEEEEE)

Scissione della Scissione, stupendo!

[Manfr]

Quel che chiedi è impossibile.
L'unica è che ognuno ti esponga cosa è lui.
Ma così non finiresti mai.

Il fatto è che già durante il Ventennio c'erano le varie correnti di destra e di sinistra, di monarchici e repubblicani etc. e così è stato anche nel MSI. Poi nel dopoguerra ci sono state anche altre influenze nella nostra area: Evola, Freda, una maggiore apertura verso i cosiddetti "fascismi stranieri" come quelli di Codreanu e Primo de Rivera, in alcuni settori aveva fatto breccia persino il mito di Mao... Il panorama che ne è venuto fuori è quindi assai frammentato.

Uhm..capisco...peccato, è un argomento che mi affascina da un pò, stavo pensando di farci su qualcosa per l'Uni...vorrà dire chge vi leggerò più assiduamente e cercherò di fare una "media ponderata" delle vostre posizioni

[peter from milan]

Una curiosità...quali sono le principali articolazioni ideologiche dell'Area di Destra Radicale??? Liquidarvi come "fasssssisti" e basta, dopo aver dato una letta al vostro forum, è chiaramente impossibile... quindi mi chiedevo se qualcuno avesse uno "specchietto" riassuntivo delle principali articolazioni del Neo/Post Fascismo.

Di' qualcosa di Destra - A.Mellone - ed.marsilio - 11,00€
Nonostante la retorica della Seconda repubblica, nel nostro Paese sopravvive l’idea di una destra minoritaria, socialmente reazionaria, antropologicamente bacchettona, culturalmente arretrata e destinata a subire il processo di modernizzazione anziché generarlo. Si tratta di una falsa rappresentazione, che fino a oggi né la classe politica né tanto meno quella intellettuale sono state in grado di capovolgere. Il libro di Mellone, definito nell’introduzione da Claudio Velardi "un campionario puntuale di quanto si muove di nuovo e di interessante nella destra italiana", prova a sfatare questo "mito negativo". Rivelando l’esistenza di una destra italianissima radicata nella società, dinamica, creativa, serenamente postideologica, che si muove tra i fenomeni di costume, il dibattito intellettuale, le culture popolari, l’immaginario diffuso: dal cinema alla letteratura, dalle curve degli stadi al mondo imprenditoriale, dalle occupazioni "non conformi" agli sport estremi, dal pop-fascismo a D&G, dalle fiction alle tendenze gastronomiche. Eppure, sostiene l’Autore, dire "qualcosa di destra" oggi, nel nostro Paese, è ancora complicato. Perché? Il libro, un’originale narrazione a cavallo tra l’analisi sociologica e la cronaca giornalistica, cerca di rispondere a questo interrogativo, che rimanda al carattere articolato, complesso e affascinante della destra italiana, alle difficoltà della politica a interpretarla, e alla speranza per una "svolta riformista" che tarda ad arrivare.
Nonostante la retorica della Seconda repubblica, nel nostro Paese sopravvive l’idea di una destra minoritaria, socialmente reazionaria, antropologicamente bacchettona, culturalmente arretrata e destinata a subire il processo di modernizzazione anziché generarlo. Si tratta di una falsa rappresentazione, che fino a oggi né la classe politica né tanto meno quella intellettuale sono state in grado di capovolgere. Il libro di Mellone, definito nell’introduzione da Claudio Velardi "un campionario puntuale di quanto si muove di nuovo e di interessante nella destra italiana", prova a sfatare questo "mito negativo". Rivelando l’esistenza di una destra italianissima radicata nella società, dinamica, creativa, serenamente postideologica, che si muove tra i fenomeni di costume, il dibattito intellettuale, le culture popolari, l’immaginario diffuso: dal cinema alla letteratura, dalle curve degli stadi al mondo imprenditoriale, dalle occupazioni "non conformi" agli sport estremi, dal pop-fascismo a D&G, dalle fiction alle tendenze gastronomiche. Eppure, sostiene l’Autore, dire "qualcosa di destra" oggi, nel nostro Paese, è ancora complicato. Perché? Il libro, un’originale narrazione a cavallo tra l’analisi sociologica e la cronaca giornalistica, cerca di rispondere a questo interrogativo, che rimanda al carattere articolato, complesso e affascinante della destra italiana, alle difficoltà della politica a interpretarla.

[adsum]

no...no...io sono il VERO cattolico!!!! Voi siete gli eretici che non credono che il Papa sia Papa!!!! A moooorteeeeeeee!!!! (W LE POLEMICHEEEEEEEEE)

voi siete gli scismatici che fanno la messa contro il papa per il papa!!!!

e andiamo avanti!!!!

oggi mangiate pollo? gallo? :P

[adsum]

Uhm..capisco...peccato, è un argomento che mi affascina da un pò, stavo pensando di farci su qualcosa per l'Uni...vorrà dire chge vi leggerò più assiduamente e cercherò di fare una "media ponderata" delle vostre posizioni

allo stai fresco...

[Manfr]

Di' qualcosa di Destra - A.Mellone - ed.marsilio - 11,00€
Nonostante la retorica della Seconda repubblica, nel nostro Paese sopravvive l’idea di una destra minoritaria, socialmente reazionaria, antropologicamente bacchettona, culturalmente arretrata e destinata a subire il processo di modernizzazione anziché generarlo. Si tratta di una falsa rappresentazione, che fino a oggi né la classe politica né tanto meno quella intellettuale sono state in grado di capovolgere. Il libro di Mellone, definito nell’introduzione da Claudio Velardi "un campionario puntuale di quanto si muove di nuovo e di interessante nella destra italiana", prova a sfatare questo "mito negativo". Rivelando l’esistenza di una destra italianissima radicata nella società, dinamica, creativa, serenamente postideologica, che si muove tra i fenomeni di costume, il dibattito intellettuale, le culture popolari, l’immaginario diffuso: dal cinema alla letteratura, dalle curve degli stadi al mondo imprenditoriale, dalle occupazioni "non conformi" agli sport estremi, dal pop-fascismo a D&G, dalle fiction alle tendenze gastronomiche. Eppure, sostiene l’Autore, dire "qualcosa di destra" oggi, nel nostro Paese, è ancora complicato. Perché? Il libro, un’originale narrazione a cavallo tra l’analisi sociologica e la cronaca giornalistica, cerca di rispondere a questo interrogativo, che rimanda al carattere articolato, complesso e affascinante della destra italiana, alle difficoltà della politica a interpretarla, e alla speranza per una "svolta riformista" che tarda ad arrivare.
Nonostante la retorica della Seconda repubblica, nel nostro Paese sopravvive l’idea di una destra minoritaria, socialmente reazionaria, antropologicamente bacchettona, culturalmente arretrata e destinata a subire il processo di modernizzazione anziché generarlo. Si tratta di una falsa rappresentazione, che fino a oggi né la classe politica né tanto meno quella intellettuale sono state in grado di capovolgere. Il libro di Mellone, definito nell’introduzione da Claudio Velardi "un campionario puntuale di quanto si muove di nuovo e di interessante nella destra italiana", prova a sfatare questo "mito negativo". Rivelando l’esistenza di una destra italianissima radicata nella società, dinamica, creativa, serenamente postideologica, che si muove tra i fenomeni di costume, il dibattito intellettuale, le culture popolari, l’immaginario diffuso: dal cinema alla letteratura, dalle curve degli stadi al mondo imprenditoriale, dalle occupazioni "non conformi" agli sport estremi, dal pop-fascismo a D&G, dalle fiction alle tendenze gastronomiche. Eppure, sostiene l’Autore, dire "qualcosa di destra" oggi, nel nostro Paese, è ancora complicato. Perché? Il libro, un’originale narrazione a cavallo tra l’analisi sociologica e la cronaca giornalistica, cerca di rispondere a questo interrogativo, che rimanda al carattere articolato, complesso e affascinante della destra italiana, alle difficoltà della politica a interpretarla.

Grazie, lo cercherò! Credo potrebbero essermi utili anche "Cuori Neri" e la "Croce e la Celtica", almeno secondo il catalogo Feltrinelli...qualcuno di voi l'i ha letti???

[Ferruccio]

Una curiosità...quali sono le principali articolazioni ideologiche dell'Area di Destra Radicale??? Liquidarvi come "fasssssisti" e basta, dopo aver dato una letta al vostro forum, è chiaramente impossibile... quindi mi chiedevo se qualcuno avesse uno "specchietto" riassuntivo delle principali articolazioni del Neo/Post Fascismo.

Domanda da un milione di dollari ..............!

In questo momento risultano oltre 100 entita' politiche della destra radicale cosidetta.Una volta ero capace di enumerarne le prime ora non piu'. Ne sbuca una al giorno !

Il Post fascismo a mio modesto avviso si articola in almeno quattro rami principali.

fascismo mussoliniano ante 25 Luglio

fascismo risalente all'ala estrema del fascismo repubblicano

fascismo risalente all'ala moderata della RSI

fascismo con forte attrazione verso il neonazismo.

Faccio notare che una notevole parte della piccola borghesia italiana ed in parte anche media si dice fascista ma in sostanza e' solo una reazione conservatrice e messa alla prova finsice ad...................AN !

Cos' la vedo io e mi scuso per la estrema semplificazione.Forse svaglio ma..............errare humanum est !

Io appartengo all'ala moderata risalente alla RSI:

[Manfr]

Grazie anche a te !