ROMA - Il Tar del Lazio ha sospeso il cosiddetto 'Decreto Turco' ovvero il provvedimento che ha innalzato da 500 milligrammi a 1 grammo la quantita' massima di detenzione di cannabis al di la' della quale scattano le sanzioni penali. Lo hanno deciso i giudici della III sezione quater, presieduta da Mario Di Giuseppe, che hanno pubblicato oggi la loro ordinanza con la quale hanno accolto le richieste di sospensione del Decreto fatto dal Codacons e da una cooperativa sociale-comunita' terapeutica di Taranto.

I giudici amministrativi hanno ritenuto che la Legge ''non conferisca - si legge nel provvedimento - al Decreto un potere politico di scelta in ordine alla individuazione dei limiti massimi delle sostanze stupefacenti o psicotrope che possono essere detenute senza incorrere nelle sanzione penali''. Bensi' ''un potere di scelta di discrezionalita' tecnica, soprattutto per quanto attiene alle competenze del Ministero della Salute''. Non solo; il Tar ha anche ritenuto che, nel caso specifico, ''la scelta effettuata con il decreto impugnato non risulta supportata da alcuna istruttoria tecnica che giustifichi il raddoppio del parametro moltiplicatore''.


TURCO, FARO' RICORSO A CONSIGLIO DI STATO

''Rispetto tutte le sentenze, per questa faro' ricorso al Consiglio di Stato perche' c'e' un dato tecnico-giuridico che mi pare infondato''. Cosi' il ministro della Salute, Livia Turco, commenta la sentenza di sospensione del decreto ministeriale che raddoppia i quantitativi di cannabis detenibile per uso personale senza incorrere in sanzioni penali e li porta da 500 a 1000 milligrammi.
Il dato cui il ministro fa riferimento e' il fatto che non possa intervenire la discrezionalita' politica. ''Non e' cosi' - spiega Turco - sulla base della legge Fini-Giovanardi, ne' sulla base degli atti della commissione insediata dal governo precedente, che stabilisce che sulla definizione della soglia massima di cannabis ci sia una discrezionalita' politica. Se e' invalidato questo decreto - conclude il ministro - e' invalidato anche quello precedente e la legge Fini-Giovanardi''.



CODACONS, DECISIONE TAR LAZIO E' GIUSTA
''Quella di oggi del Tar del Lazio sul 'Decreto Turco' e' senza alcun dubbio una decisione giusta, visto anche il raddoppio, dal 2001 al 2005, del numero di consumatori di cannabis soprattutto dei giovani tra i 15 e i 24 anni''. E' il commento del presidente del Codacons Carlo Rienzi, dopo la decisione del Tar del Lazio che ha sospeso il Decreto con il quale erano stati innalzati i limiti quantitativi massimi, riferibili ad un uso esclusivamente personale, delle sostanze stupefacenti. ''La facilita' di passaggio alle droghe piu' pericolose - ha continuato Rienzi - e' scientificamente dimostrata.

La decisione del Tar evitera' l' attivita' di quell' uso in comune di cannabis che finiva per diventare una sorta di spaccio involontario creatosi tra i giovani ai quali, col nuovo provvedimento, era in pratica data la possibilita' di avere con se' ben 40 dosi di cannabis e di poterle cosi' facilmente scambiare con gli amici''.