Originariamente Scritto da
Pierluigi
Salve a tutti!
Visto il proliferare incessante negli ultimi giorni di thread dai toni apocalittici e scandalizzati contro le parole del Papa, contro presunti "attacchi", "ingerenze" e "pesanti violazioni", mi sento in dovere di fare un po' di chiarezza.
Tutti leggono o sentono quotidianamente, sui giornali o in televisione, di parole e discorsi pronunciati da Benedetto XVI o da qualche cardinale, sempre sugli stessi temi, con toni aspri e duri, con una certa incoerenza...
Ma è davvero così?
Qualcuno di quelli che si scandalizza per presunte parole del Papa è mai andato a leggere alla fonte i discorsi?
Purtroppo, se si ha un minimo di curiosità e ci si va ad informare direttamente alla fonte (scritti, discorsi, lettere, etc), si nota facilmente come nei mezzi di comunicazione di massa i discorsi degli uomini di Chiesa (Papa
in primis) sono spezzettati, modificati e liofilizzati ad uso e consumo dei giornalisti e di quello che vogliono far passare. I discorsi non sono MAI riportati per intero, ma addirittura si usa riportare magari una singola frase, o addirittura poche parole, estrapolandola dal contesto e sbattendola in prima pagina.
Per cominciare, un piccolo ma significativo esempio
Il caso più eclatante è quello della presunta frase ai politici cattolici, creata da repubblica.it (vedi
questo thread e riportata sulle prime pagine di tutti i quotidiani, nella quale Benedetto XVI direbbe
"non votate leggi contro natura".
Ebbene,
questa frase nell'esortazione apostolica Sacramentum Charitatis non esiste!
Andando a leggere il paragrafo 83, quello incriminato, si legge:
Coerenza eucaristica
83. È importante rilevare ciò che i Padri sinodali hanno qualificato come coerenza eucaristica, a cui la nostra esistenza è oggettivamente chiamata. Il culto gradito a Dio, infatti, non è mai atto meramente privato, senza conseguenze sulle nostre relazioni sociali: esso richiede la pubblica testimonianza della propria fede. Ciò vale ovviamente per tutti i battezzati, ma si impone con particolare urgenza nei confronti di coloro che, per la posizione sociale o politica che occupano, devono prendere decisioni a proposito di valori fondamentali, come il rispetto e la difesa della vita umana, dal concepimento fino alla morte naturale, la famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna, la libertà di educazione dei figli e la promozione del bene comune in tutte le sue forme.(230) Tali valori non sono negoziabili. Pertanto, i politici e i legislatori cattolici, consapevoli della loro grave responsabilità sociale, devono sentirsi particolarmente interpellati dalla loro coscienza, rettamente formata, a presentare e sostenere leggi ispirate ai valori fondati nella natura umana.(231) Ciò ha peraltro un nesso obiettivo con l'Eucaristia (cfr 1 Cor 11,27-29). I Vescovi sono tenuti a richiamare costantemente tali valori; ciò fa parte della loro responsabilità nei confronti del gregge loro affidato.(232)
Innanzitutto la frase è in positivo ("presentare e sostenere") e non in negativo (un divieto), e poi parla di "valori fondati della natura umana", ovvero seguire dei valori genuinamente umani. Poi, l'intero paragrafo parla di "coerenza": non c'è alcun obbligo, non c'è alcuna imposizione! Il Papa dice che, se si crede nell'Eucarestia (e l'essere cattolici lo implica), allora è giusto agire in maniera coerente con ciò che si professa.
Diamo uno sguardo al resto
L'esortazione apostolica "Sacramentum Charitatis" è in pratica un compendio ed una rielaborazione di quanto ha affermato il sinodo dei Vescovi del 2005 (mi pare che l'anno sia quello).
La potete trovare integralmente sul
sito della Santa Sede (io ne ho una versione cartacea, pubblicata da Avvenire mercoledì scorso).
Ebbene, questa lettera tratta il tema dell'Eucarestia, centro della vita cristiana.
Già soltanto a scorrere l'indice, si nota che il documento si snoda in tre parti principali: una che spiega il significato e l'essenza dell'Eucarestia, una che si concentra sui modi di celebrare l'Eucarestia, ed una terza che mostra le conseguenze pratiche del credere nell'Eucarestia.
E' un percorso ben articolato e motivato.
In totale sono
97 paragrafi, circa 130 pagine in formato libro (10 pagine a cinque colonne in formato giornale).
Di questo immenso materiale, è colpa del Papa se viene riportata dai media soltanto una singola frase, che si trova all'ottantatreesimo paragrafo, peraltro storpiata???
Non è forse colpa dei mezzi di informazione il ridurre un documento ricchissimo e profondo ad una singola frase?
Non è forse colpa dei giornalisti se si estrapola una frase, la si storpia e la si sbatte in prima pagina, e tutti gli altri giornalisti la copiano come dei burattini???
Andate a leggere il documento, se siete interessati.
Ulteriore precisazione
Giusto per mettere i puntini sulle "i": la terza parte dell'esortazione, quella che conterrebbe la presunta frase, tratta delle conseguenze pratiche del credere nell'Eucarestia: pure questa parte si snoda lungo un percorso in tre tappe: ""Forma eucaristica della vita cristiana", nella quale si parla della vita del cristiano come singolo (paragrafi 70-83); "Eucarestia mistero da annunciare", che parla di testimonianza del singolo di fronte agli altri uomini (paragrafi 84-87) ed infine "Eucarestia mistero da offrire al mondo" nel quale si parla delle implicazioni del'Eucarestia nella dimensione sociale (paragrafi 88-93).
Ancora una volta, andando a leggere bene il testo, si nota come molti "stracciamenti di vesti", come quelli manifestati in molti thread (vedi
qui e
qui, non hanno motivo di esistere!!!
Invito alla "vita cristiana coerente" al paragrafo 85, ben quattro paragrafi su pace ed equilibrio sociale (contro una singola frase sui politici), dall'88 al 91, nonché uno, il 92, sulla "salvaguardia del creato".
Insomma, il Papa parla in modo coerente e completo, sta ai media non travisarne i discorsi.
Vi raccomando di andare sempre alle fonti per evitare incomprensioni.
Buon pomeriggio!
Pier