19/3/2007
Dico, cattolici pronti alla piazza
Mastella: nessuna fiducia, o mi dimetto
Solo gli ultimi ritocchi prima di scendere in piazza contro i Dico. Il forum delle associazioni cattoliche, infatti, sta mettendo a punto i passaggi finali in vista del raduno di Piazza San Giovanni. Il Family Day è previsto per il 12 maggio: una data comoda in modo da non ostacolare le elezioni amministrative del 27 e 28. E dall’Unione già arrivano le prime adesioni.
Sicuramente ci sarà il Guardasigilli, Clemente Mastella,che la scorsa domenica, davanti a papa Benedetto VXI in visita al carcere minorile di Casal del Marmo, non ha mancato di difendere la famiglia, “pietra angolare della società” per niente superata “da una malintesa modernità”.
Dunque, il niet del ministro ai Dico: “Se il governo dovesse porre la fiducia sul disegni legge sulla coppie di fatto, ma mi pare non lo faccia, io voterei contro e mo dimetterei per motivi di coerenza”. Insomma, nessun dietro front per Mastella, che ribadendo la sua contrarietà “ad ogni surrogato di famiglia”, chiede alla sua colazione di lasciare “alla libertà di coscienza dei singoli parlamentare” ogni decisione in merito ai Dico. A fianco del ministro della Giustizia, ci sarà anche il collega della Funzione pubblica, Beppe Fioroni, oltre che tutti i teodem della Margherita: da Paola Binetti a Enzo Carra, passando per Emanuela Baio, Luigi Bobba e Marco Malgaro.
Adesioni anche dalla Cdl che punta a cavalcare la manifestazione. Di certo Daniela Santanchè, An, ci sarà, ma si aspettano al suo fianco molti altri esponenti ciddiellini. Lo slogan di riferimento sarà quello uscito dal manifesto del family day, e cioè che “il bene della famiglia è il bene del paese”.
Nel manifesto, inoltre, si ribadisce che l’unica famiglia che per l’universo cattolico va riconosciuta come istituzione è quella indicata dall’articolo 29 della Costituzione, in sostanza quella fondata sul matrimonio uomo-donna. E per questo “va tutelata” contro ogni possibile contaminazione, come le “libere convivenze che non sono affatto equiparabili”. Dunque, questa la piattaforma programmatica che mobiliterà la galassia delle associazioni, dei movimenti e delle nuove realtà ecclesiali.
Ma intanto, dal fronte opposto, il ds Franco Grillini, presidente onorario dell’Arcigay, già ha annunciato che il 9 giugno a Roma ci sarà il Gay pride.
http://www.tgcom.mediaset.it/politic...lo353807.shtml
Da destra a sinistra, tutti insieme facciamo sentire la nostra volontà di cittadini CATTOLICI.