leoni di BabiloniaÈ stato assassinato Yassin Ramadan, vice di Saddam. Anch’egli sul patibolo ha dato l’esempio BAGHDAD - L'ex vicepresidente iracheno Taha Yassin Ramadan, condannato a morte per il (presunto e mai provato) massacro di 148 sciiti nel 1982 a Dujail, e' stato messo a morte a Baghdad, prima dell'alba, mediante impiccagione, Lo ha confermato un membro dell'ufficio del primo ministro iracheno Nuri al Maliki. ''Ramadan e' stato impiccato alle 3:05 (ora locale, 1:05 in Italia).
L'esecuzione è avvenuta senza incidenti e senza violazioni (della legge)'', ha detto alla France Presse il responsabile, che ha chiesto di restare anonimo. All'impiccagione - ha aggiunto la fonte - hanno assistito membri del gabinetto del premier al Maliki e del ministero della Giustizia, oltre a un medico, un giudice e un legale del condannato. L'avvocato Badie Aref, che faceva parte del collegio di difesa dell'ex presidente iracheno Saddam Hussein (impiccato il 30 dicembre scorso), aveva confidato in serata alla France Presse che Ramadan aveva ''avuto il diritto di telefonare alla famiglia''. ''Il legale (di Ramadan) mi ha detto che era calmo e sereno. Ha chiesto alla famiglia e agli amici di pregare per lui, ed ha dichiarato di non aver paura della morte''.
L’Iraq che abbiamo ridotto dal paese più avanzato e più vivibile del Vicino Oriente alla culla di una guerra etnica e tribale, da un paese indipendente ad una provincia iraniana vassalla degli Usa, ci da ancora una volta l’esempio. Con la capacità di morire da uomini che mettono in mostra i dirigenti del partito Baa’t. Questi governanti che diedero al paese un sistema sociale, medico e strutturale tra i migliori al mondo e che seppero far convivere etnie e religioni fra le più disparate, oggi che sono messi a morte dai signori della droga installati sul trono da Bush e Ahmadinejad, mostrano a tutti come si può morire da uomini liberi e degni.
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