Perchè certe radici cristiane (e già il fatto che siano la nostra storia dovrebbe essere un motivo più che valido) esprimono l'elevato fondamento dei valori civili, tolleranza, rispetto reciproco, valorizzazione della persona, affermazione dei suoi diritti, che sono poi i valori, che delineano la laicità nell'attuale ordinamento dell'Europa e svolgeranno una funzione simbolica ed educativa a prescindere dalla religione professata dalle altre persone o dalla laicità o ateismo di esse.
Riconoscere le radici cristiane dell'Europa è, oltre che un atto dovuto alla storia, anche un riconoscimento a certi valori base che sono nati e cresciuti appunto in Europa.
Non c'è nulla di cui offendersi e nessuna guerra di religione. C'è solo la nostra storia. Quella grande ma anche quella di ognuno di noi.
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Queste non sono altro che le stesse motivazioni che sono state date dal TAR e dalla Corte Costituzionale sulla questione del crocifisso nelle aule pubbliche:
Il crocifisso deve restare nelle aule scolastiche non perchè sia un «suppellettile» o un «oggetto di culto», ma perchè «è un simbolo idoneo ad esprimere l'elevato fondamento dei valori civili» (tolleranza, rispetto reciproco, valorizzazione della persona, affermazione dei suoi diritti, etc...) che hanno un'origine religiosa, ma «che sono poi i valori che delineano la laicità nell'attuale ordinamento dello Stato».
«È evidente - affermano i giudici di Palazzo Spada - che il crocifisso è esso stesso un simbolo che può assumere diversi significati e servire per intenti diversi; innanzitutto per il luogo in cui è posto». Se in un luogo di culto «è propriamente ed esclusivamente un simbolo religioso», «in una sede non religiosa, come la scuola, destinata all'educazione dei giovani, il crocifisso - prosegue la sentenza - potrà ancora rivestire per i credenti i suaccennati valori religiosi, ma per credenti e non credenti la sua esposizione sarà giustificata ed assumerà un significato non discriminatorio sotto il profilo religioso, se esso è in grado di rappresentare e di richiamare in forma sintetica immediatamente percepibile ed intuibile (al pari di ogni simbolo), valori civilmente rilevanti». Si tratta di «quei valori che soggiacciono ed ispirano il nostro ordine costituzionale, fondamento del nostro convivere civile. In tal senso - sottolinea il Consiglio di Stato - il crocifisso potrà svolgere, anche in un orizzonte 'laicò, diverso da quello religioso che gli è proprio, una funzione simbolica altamente educativa, a prescindere dalla religione professata dagli alunni».