A Palazzo Madama un lungo colloquio tra Fassino e Berlusconi
Il Cavaliere gli mostra i sondaggi, e prende appunti sulle Riforme
Quello scambio di fogli tra Silvio e Piero
E in Senato un fotografo "ruba" le immagini
ROMA - Di spalle, fianco a fianco, sui banchi di Palazzo Madama. Conversano pacatamente, e a tratti si concentrano su un fascicoletto di grafici e dati. Silvio Berlusconi gesticola e prende appunti. Piero Fassino ascolta. I due leader non se ne accorgono. Ma un fotografo li immortala in una lunga sequenza. Capace di mettere in moto boatos che lo stesso segretario della Quercia si affretta a tacitare: "Solo uno scambio di opinioni". Sarà poi il portavoce dello stesso leader diessino a ribadire che le foto "rubate" "contengono le proposte, per altro già note, che Forza Italia ha avanzato per la riforma della legge elettorale".
Niente patti della "crostata" siglati sui banchi del Senato, dunque, anche se quelle quattro righe, vergate dal Cavaliere, che una delle immagini mostra in chiara evidenza, accendono subito la curiosità degli osservatori. In testa al foglio l'ex premier scrive "Fassino". Quindi tre paragrafi: "Maggioranza nazionale"; "No a preferenze"; "Sì a sbarramento".
Ma non solo. I due si passano di mano anche un piccolo dossier pieno di numeri e grafici. L'intestazione recita: "Silvio Berlusconi e Romano Prodi: la fiducia. Gennaio-marzo 2007". Davanti a quei fogli Fassino e il leader di Fi chiacchierano animatamente. Il capo della Quercia annuisce e scuote la testa.
Più tardi, durante "Otto e mezzo", il segretario Ds dirà: "Berlusconi viaggia sempre con i sondaggi, è un suo elemento costitutivo. Ma io li conoscevo gia".
(23 marzo 2007)
Se ne evince che Fassino vuole un sistema con sbarramento, senza preferenze e con premio di maggioranza nazionale. Ma è scemo?