(liberamente ispirato a "La storia siamo noi" di ieri sera, che fantasticava di una vittoria delle Sinistre alle elezioni del 48)
entriamo nel 1948-Alternativo
ROMA. Il Ministro dell'Interno Mario Scelba rende noti i risultati delle Elezioni per la Camera dei Deputati:
Fronte Popolare 12.200.452 voti ------48.8
Democrazia Cristiana 10.551.345------42.2
Partito Repubblicano Italiano 751.023---3.0
Unità Socialista 223.456---------------0,89
Movimento Sociale Italiano 751.001-----3.0
Altri 501.075
19 Aprile. Dai risultati il Fronte Popolare ottiene 299 seggi su 574, ottenendo quindi la maggioranza assoluta della Camera dei deputati.
Il 21 Aprile il Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi rassegna le dimissioni.
Il 10 Maggio 1948 si riuniscono le Camere
Il 13 Maggio si svolgono le elezione del Presidente della Repubblica.
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Le strategie.
Togliatti vorrebbe varare un Governo di unità con la DC, per scongiurare una guerra civile. Il leader comunista sà che l'Italia è sotto l'influenza americana, sà anche che l'URSS non fornirà grandi aiuti in quanto rispetterà le "zone di influenza". D'altronde senza il piano Marshall, il nostro paese rischia di piombare in una crisi senza precedenti.
Come primo segnale di "disgelo" tra le parti politiche, il leader comunista vorrebbe eleggere un Presidente della Repubblica di garanzia. Convoca quindi, assieme a Pietro Nenni, gli stati generali del Fronte Popolare per decidere la strategia da seguire.
La parte Secchiana del PCI vuole un Presidente Comunista, i Socialisti vorrebbero un Socialista, Togliatti e Nenni spingono per un liberaldemocratico o un democristiano.
Questi i Candidati:
Enrico De Nicola (liberale monarchico, attuale presidente provvisorio, avversato dai secchiani e da molti a sinistra perche ha un passato nelle liste fasciste anche se non ha mai collaborato con il regime)
Benedetto Croce (Liberale repubblicano, appoggiato da Togliatti ma non dai socialisti)
Vittorio Emanuele Orlando (appoggiato della DC che vorrebbe sancire con la sua elezione una tregua con le Sinistre, osteggiato da buona parte della Sinistra)
Ivanoe Bonomi (Socialista democratico, appoggiato da Unità Socialista e da buona parte dei Socialisti, non sgradito ai Comunisti)
Francesco Saverio Nitti (LiberalDemocratico, candidato del PRI e PLI con convergenze da parte della DC e del PCI e del PSI)
Umberto Terracini (comunista, portato dall'ala secchiana del PCI)
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A voi la parola