(Da: YnetNews, 14.03.07)
15-03-2007
“Quanti ebrei ha ucciso la mamma?”
Due bambini in età da asilo, figli di una terrorista suicida palestinese, sono stati intervistati la scorsa settimana dalla tv Al-Aqsa, gestita da Hamas. Ai due bambini è stato anche chiesto di dire “quanti ebrei ha ucciso la mamma”.
La trascrizione in inglese dell’intervista è stata diffusa mercoledì dall’agenzia di traduzione dei mass-media arabi MEMRI e può essere sia letta che ascoltata in video (con sottotitoli in inglese) sul sito dell’agenzia (http://www.memritv.org/# ).
Rim Al-Riyashi, 23 anni, residente a Gaza, di famiglia benestante, si fece esplodere il 14 gennaio 2005 al valico di Karni fra Israele e striscia di Gaza, provocando la morte di quattro israeliani. L'attentato venne rivendicato da Hamas e dalle Brigate al Aqsa (Fatah).
Durante la trasmissione della tv di Hamas, un intervistatore sorridente annuncia: “Parliamo ora con i due figli della martire della jihad Rim Al-Riyashi: Dhoha e Muhammad”.
Quindi si rivolge con voce gentile alla bambina e le chiede: “Dhoha, vuoi bene alla mamma? Dov’è andata la mamma?”.
E la piccola risponde: “In paradiso”.
“E cosa ha fatto la mamma?”, chiede l’intervistatore.
“Ha fatto martirio”, risponde la bambina.
“Ha ucciso degli ebrei [yahud], vero? E quanti ebrei ha ucciso la mamma?”
“Così” risponde il maschietto, mostrando la mano aperta.
“Quanti, così?”, insite l’intervistatore, e Muhammad risponde: “Cinque”.
Sollecitata a recitare qualcosa, la bambina dice poi a memoria: “Nel nome di Allah clemente e misericordioso, quando verrà l'ausilio di Allah e la vittoria, e vedrai le genti entrare in massa nella religione di Allah, glorifica il tuo Signore lodandolo e chiedigli perdono: in verità Egli è colui che accetta il pentimento” [Corano, inizio della Sura 110 “L'Ausilio”].
L’intervista si chiude con l’intervistatore che si rivolge alla piccola Dhoha e le chiede: “Vuoi andare dalla mamma?”, e lei risponde: “Sì”.
Shalom
Dal Corriere della Sera, un articolo sul fatto di Davide Frattini
ShalomGERUSALEMME — «Tu ami la mamma, vero? Dov'è adesso». «In paradiso». «Che cosa ha fatto?». «Ha scelto il martirio». «Ha ucciso degli ebrei? Quanti ne ha uccisi?». Minuscoli, affondati in due enormi poltrone nere, Doha e Mohammed rispondono a domande troppo grandi. Un'intervista agghiacciante, trasmessa qualche giorno fa dalla televisione
Al Aqsa, controllata da Hamas nella Striscia di Gaza.
CINQUE MORTI — I due bambini sono figli di Rim Riashi, che il 4 gennaio del 2004 si è fatta saltare al valico di Erez uccidendo cinque israeliani. Nel video, diffuso da Memri (un centro israeliano di monitoraggio dei media arabi), l'intervistatore incalza Mohammed: «Quanti ne ha uccisi?». Il piccolo, 5 anni, fa vedere le dita: «Così...». «Quanti sono?». «Cinque». «Anche tu ami la mamma, Mohammed? Ti manca? Dov'è?». «In paradiso».
POESIA — Alla bambina viene chiesto di recitare dei versi. Doha, 7 anni, ripete a memoria una sura del Corano: «In nome di Allah, il misericordioso e il compassionevole... ». «Che cos'altro ti piacerebbe farci sentire?». La bimba prova a canticchiare
Mamma Rim: «Rim tu sei una bomba a mano, i tuoi bambini e i kalashnikov sono la tua parola d'ordine». Il dialogo è molto spesso inframmezzato da alcune domande normali. «Andate a scuola o all'asilo?». «All'asilo». «Che bello — commenta l'intervistatore senza ironia —. Bisognerebbe parlare dell'innocenza dei bambini».
Rim Riashi, 21 anni, è stata la prima donna kamikaze spedita in un attacco dai vertici di Hamas. Secondo l'intelligence israeliana, era stato il marito, un operativo dell'organizzazione, a spingerla a compiere l'attentato: accusata di adulterio aveva disonorato la famiglia e la morte le avrebbe restituito la rispettabilità.
CANZONE — L'organizzazione israeliana Palestinian Media Watch
ha mostrato un altro filmato, sempre trasmesso da Al Aqsa, in cui Doha canta un video musicale ed esalta la missione della madre: «Che cosa porti nelle braccia al posto mio? Una bomba». Sullo sfondo appare la Spianata delle moschee a Gerusalemme: «Solo adesso capisco che cosa fosse più prezioso di noi. Il mio amore non sarà fatto solo di parole. Seguirò i tuoi passi», intona mentre mostra l'esplosivo a una telecamera.
NELLE SCUOLE — Martedì scorso il parlamento israeliano ha discusso un rapporto sui libri di testo diffusi nelle scuole palestinesi e ha accusato l'Autorità palestinese di educare i ragazzi all'odio contro Israele. «Invece di cogliere l'opportunità di insegnare alle nuove generazioni — commenta il dossier — come convivere in pace, questi libri per giovani di 16-17 anni presentano lo scontro con Israele come un obbligo religioso. Il diritto all'esistenza dello Stato ebraico non viene riconosciuto e la nascita del nostro Paese viene presentato come "il furto della banda sionista"».
Il vergognoso commento degli squallidi di "FORUM PALESTINA", che però non osano smentire i fatti, sollevando invece uno sciocco polverone sulla "veline israeliane", nel perfetto stile negazionista imparato dai vari Irving e camerati.
Una notizia vecchia di una settimana rimbalza oggi su tutte le agenzie. Si tratta della segnalazione fatta il 14 marzo dal famigerato Memri (Middl East Media Research Inistitute, un centro organizzato dai servizi di disinformazione strategica ufficiali di Israele) e rilanciato dall'agenzia ufficiale israeliana Ynetnews di un video in cui a due bambini palestinesi vengono fatte delle domande sulla loro mamma morta in un attentato suicida.
Qui a seguito il testo della trasmissione nella traduzione fatta però dagli israeliani del Memri:Che pena..Durante la trasmissione della tv di Hamas, un intervistatore sorridente annuncia: “Parliamo ora con i due figli della martire della jihad Rim Al-Riyashi: Dhoha e Muhammad”.
Quindi si rivolge con voce gentile alla bambina e le chiede: “Dhoha, vuoi bene alla mamma? Dov’è andata la mamma?”.
E la piccola risponde: “In paradiso”.
“E cosa ha fatto la mamma?”, chiede l’intervistatore.
“Ha fatto martirio”, risponde la bambina.
“Ha ucciso degli ebrei [yahud], vero? E quanti ebrei ha ucciso la mamma?”
“Così” risponde il maschietto, mostrando la mano aperta.
“Quanti, così?”, insite l’intervistatore, e Muhammad risponde: “Cinque”.
Sollecitata a recitare qualcosa, la bambina dice poi a memoria: “Nel nome di Allah clemente e misericordioso, quando verrà l'ausilio di Allah e la vittoria, e vedrai le genti entrare in massa nella religione di Allah, glorifica il tuo Signore lodandolo e chiedigli perdono: in verità Egli è colui che accetta il pentimento” [Corano, inizio della Sura 110 “L'Ausilio”].
L’intervista si chiude con l’intervistatore che si rivolge alla piccola Dhoha e le chiede: “Vuoi andare dalla mamma?”, e lei risponde: “Sì”.
Questa è l'intervista. Non nascondiamo la nostra perplessità sull'uso televisivo dei bambini in ogni società ed in ogni quadrante del pianeta, ma non possiamo che denunciare con forza come sia passata una settimana dalla diffusione della velina israeliana e oggi tutte, ma proprio tutte, le agenzie, i giornali e i siti online ripetono a pappagallo come se fosse una novità [!!!!????] quella che è sostanzialmente una vecchia [????] velina dell'istituto di disinformazione strategica israeliana il Memri.
E' una sensazione penosa quella che se ne ricava ma è anche il segnale inquietante dell'influenza delle agenzie israeliane e della scarsa indipendenza etica e professionale dell'informazione in Italia. Una notizia vecchia di una settimana è una notizia vecchia anche se la mandano gli israeliani. E' così o così dovrebbe essere in tutte le redazioni.
Adesso si capisce perchè sparano a cannonate mediatiche contro ogni manifestazione di solidarietà con il popolo palestinese. Ma non ci hanno intimidito fino ad oggi nè ci faremo intimidire in futuro.
22 marzo 2007
Shalom
dal "L'Obiettivo" del 23 marzo
«"Quanti ebrei ha ucciso la mamma?"»
di Deborah Fait
Il sito www.israele.net pubblica l'agghiacciante intervista fatta a due bambini palestinesi la cui madre un giorno ha indossato un giubbotto pieno di candelotti e chiodi ed e' andata a farsi esplodere al valico di Karni, fra Israele e la striscia di Gaza, ammazzando cinque israeliani.
I due bambini , in eta' di asilo, si chiamano Dhoha e Muhammad e sono strati intervistati dalla TV nazionale palestinese:
Un giornalista gentile e sorridente si rivolge ai due bambini figli della martire Rim Al-Riyashim:
“Dhoha, vuoi bene alla mamma? Dov’è andata la mamma?”.
E la piccola risponde: “In paradiso”.
“E cosa ha fatto la mamma?”, chiede l’intervistatore.
“Ha fatto martirio”, risponde la bambina.
“Ha ucciso degli ebrei [yahud], vero? E quanti ebrei ha ucciso la mamma?”
“Così” risponde il maschietto, mostrando la mano aperta.
“Quanti, così?”, insite l’intervistatore, e Muhammad risponde: “Cinque”.
Dhoha infine recita:
“Nel nome di Allah clemente e misericordioso, quando verrà l'ausilio di Allah e la vittoria, e vedrai le genti entrare in massa nella religione di Allah, glorifica il tuo Signore lodandolo e chiedigli perdono: in verità Egli è colui che accetta il pentimento” [Corano, inizio della Sura 110 “L'Ausilio”].
Il giornalista allora le si rivolge con questa ultima domanda :
"vuoi andare dalla mamma?"
e Dhoha risponde "si".
Quel si sara' la sua condanna.
Dhoha e suo fratello Muhammad, come tanti altri bambini palestinesi, verranno psicologicamente violentati fino a farli diventare martiri, cioe' assassini, come la loro madre, la loro prima violentatrice a sua volta violentata come da decenni succede ai bambini in quel Regno del Male che ha il nome di Autorita' Nazionale Palestinese, trionfo della ferocia e dell'odio non solo contro gli ebrei ma contro se stessi. Genitori che violentano figli bambini vestendoli da terroristi a pochi mesi, portandoli in mezzo a energumeni urlanti a tre anni, mandandoli in campeggi di guerra a 8 anni, educandoli all'odio per gli ebrei dalla nascita, via via attraverso l'asilo, dove assistono a filmati di paradisi pieni di giocattoli per i coraggiosi bambini martiri, poi a scuola dove gli fanno assistere a filmini pieni di vergini pronte, tutte e 72, ad accogliere il martire. Dopo questa accurata preparazione all'odio e alla barbarie eccoli davanti a una tenda verde con il Corano nella mano destra e nell'altra il mitra, intorno al petto il giubbotto pieno di esplosivo a giurare che il loro corpo avrebbe procurato la morte degli odiati ebrei e che, per questo eroico martirio, la loro anima sarebbe volata nel Paradiso di Allah a godere delle vergini preparate per lui.
Ho notato che da quando il fondamentalismo islamico ha fatto la sua comparsa, impadronendosi immediatamente delle paure del mondo occidentale e ricattandole, si sono zittite le femministe che non hanno mai condannato l'abominio delle donne rinchiuse nei burka, sfigurate con l'acido o sgozzate se guardano un uomo, donne islamiche ridotte a riproduttrici schiave.
E dove sono le organizzazioni per i diritti dei bambini quelle che denunciano giustamente i bambini-soldato in Africa ma che hanno evidentemente i paraocchi e non vedono i bambini terroristi in Palestina! Come possono tacere? Con che coraggio non denunciano?
I palestinesi sono intoccabili?
Si, i palestinesi sono intoccabili, lo sono sempre stati, persino quando venivano in Italia ad ammazzare la gente per ordine di Arafat, persino quando smembrano i corpicini di bambini ebrei ammazzati a sassate, persino quando si cibano del cuore e del fegato appena strappati dai corpi di israeliani assassinati.
Nessuno condanna i palestinesi, li amano, li giustificano e uno allora si chiede come mai, come sia possibile che dei barbari riscuotano tanta simpatia, la risposta e' semplice: la loro controparte sono gli ebrei.
E' questo il segreto: l'antisemitismo storico si e' evoluto e ha trovato un modo nuovo per esprimersi, odiare Israele, auspicare la sua estinzione, e proteggere chi da 60 anni giura di adempiere , prima o poi, a questo compito.
Per questo il mondo occidentale ha adorato un mostro come Arafat e per questo oggi adora e protegge i suoi successori. Per questo la terribile domanda fatta a una bambina palestinese" quanti ebrei ha ammazzato la mamma?", cade nel piu' profondo e spaventoso silenzio.
Shalom
Sempre tempestive le tv italiane: http://www.politicaonline.net/forum/...d.php?t=331524
e vorrebbero anche trattare la pace,non solo in palestina,con questi soggetti: il bello che si chiedono perchè dopo 10 mesi la gente s'è già stancata di loro....
anche se nella vicenda Sircana il vero scandalo è il comportamento della RCS....
100.000 euro nn sono noccioline! nn credo che le abbia scucite BELLERI,e nemmeno RCS.
BELLERI dice che le foto sono una dozzina ,noi ne abbiamo viste solo 4
non che a me interessa....non "picco" a SX e nemmeno da quella parte ma una quesito,una pulce,un.....pisello continua a tormentarmi......fate un po' voi.....io stringo le chiappe