Il Gazzetino Domenica 25 Marzo


GLI INDIPENDENTISTI
«E Gobbo gli chieda di ricredersi sui Serenissimi»
Anche gli indipendentisti del movimento "I Veneti" danno a Napolitano il benvenuto. Naturalmente a modo loro. E il primo messaggio è per il sindaco di Treviso Gian Paolo Gobbo. «Colgo l'occasione - dice Gianluca Busato - per fare una richiesta a Gobbo che ha detto che le divisioni politiche tra gli autonomisti veneti nuocciono alla causa comune. Siamo d'accordo con lui e visto che martedì sarà il padrone di casa quando il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano verrà in visita a Treviso, gli chiediamo di farsi portavoce di una nostra istanza, un'istanza del popolo veneto. Visto che Napolitano ci ha messo 49 anni per dare qualche segno di pentimento per avere approvato la soppressione dell'insurrezione in Ungheria nel '56, volevamo sapere se a 10 anni di distanza dalla presa del campanile di San Marco, quando era ministro dell'Interno, ha maturato qualche ripensamento sulla vicenda, o se dovremo aspettare altri 39 anni per avere qualche scusa. Per Gobbo questa è l'occasione per farsi portavoce di una richiesta di tutto il popolo veneto».

Molto personale, invece è il ritratto che il portavoce Patrick Riondato fa di questa visita di Napolitano: «Una visita - dice - che ricorda l'ultima della Regina d'Inghilterra alle colonie delle Indie nel 1930. Un viaggio apparentemente trionfale fra l'indifferenza del popolo indiano. Ancora pochi anni e quelle colonie si libereranno arrivando alla piena indipendenza».

Infine una precisazione: non ci sarà una lista dei Serenissimi alle amministrative di Breda di Piave. Lo conferma Gianluca Busato dopo la riunione che il movimento ha organizzato proprio a Breda per festeggiare la sentenza con cui la Corte d'Assise di Padova ha scagionato i Serenissimi dall'accusa di costituzione di banda armata e associazione eversiva. Durante la festa qualcuno aveva accennato alla possibilità di una lista del movimento proprio a Breda. «Ma - assicura Busato - non sarà così».