TEHERAN - La televisione iraniana in lingua araba ha trasmesso le prime immagini dei militari britannici catturati venerdì scorso nel Golfo, tra cui la giovane soldatessa, che nelle immagini indossa un velo e fuma una sigaretta. La giovane dice che viene trattata bene e ammette che l'imbarcazione inlgese ha sconfinato in acque territoriali iraniane.
L'AMMISSIONE - «E’ chiaro che stavamo sconfinando». L’ammissione viene da Faye Turney, anni 25, la donna marinaio britannica sequestrata in Iran con 14 colleghi: lo dice nella breve intervista mandata in onda dalla tv di Stato satellitare in arabo iraniana Al Alam assieme a immagini che la mostrano con i compagni mentre mangiano, in divisa. Turney ha il capo coperto da un velo nero e una sigaretta accesa: «Sono il marinaio Faye Turney. Vengo dall’Inghilterra. Ho servito nel Foxtrot 99. Sono stata nella marina per nove anni». Il filmato mostra inoltre la lettera, in calligrafia tonda e leggibile che la giovane avrebbe scritto alla famiglia in cui assicura, "la gente qui è amichevole e ospitale. Ho scritto una lettera al popolo iraniano per chiedere scusa perché abbiamo sconfinato nelle loro acque" e ancora «Non vi preoccupate per me, spero che sarò a casa in tempo per la festa di compleanno di Molly». L’ambasciata iraniana a Londra nel frattempo aveva fatto sapere di essere in possesso di una lettera scritta ai familiari del marinaio donna britannica, in cui Turney ammette di essere entrata nelle acque territoriali iraniane.
GRAN BRETAGNA: «IMMAGINI INACCETTABILI» - Le immagini dei militari britannici mostrate dalla tv iraniana in lingua araba sono «completamente inaccettabili»: lo ha detto il Foreign Office britannico. Il ministero ha detto che l'Iran deve concedere immediato accesso alle autorità consolari ai 15, e che questo dev'essere «il preludio al rilascio».
28 marzo 2007, corriere.it
Questa sceneggiata degli ostaggi in tv, tipica della propaganda di terroristi e dittatori, è simile alle "confessioni" rese (estorte, dopo giorni di torture di solito) dai soldati alleati durante la prima guerra del golfo. Dicono molto sul tipo di gente con cui stiamo trattando.