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lupoDL
La risposta del ministro dell'Istruzione al ministro dei Beni culturali
Fioroni: «Family Day, io vado di sicuro»
«Lui farà come gli pare. Del resto io non ho bisogno di compagnia. Si stabiliscano le regole per i ministri alle manifestazioni»
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Giuseppe Fioroni (Ansa)
ROMA - Opinioni (molto) diverse all'interno della Margherita sull'opportunità di partecipare al Family Day, previsto per il 12 maggio a Roma. «Io ci vado», ha detto il ministro dell'Istruzione Giuseppe Fioroni, in contrapposizione con il ministro dei Beni culturali e vice premier Francesco Rutelli,
che lunedì aveva detto che i membri del governo avrebbero fatto meglio a non andare in piazza. «Rutelli farà come gli pare», ha replicato Fioroni. «Del resto io non ho bisogno di compagnia».
DUBBIO AMLETICO - «Il problema non è la partecipazione o meno», secondo Fioroni. «Quel ridicolo dubbio amletico, esserci o non esserci, ossessiona in molti ma certamente non me. Il problema vero è impegnarsi in modo forte e determinato per le politiche a sostegno della famiglia investendo le risorse che ci sono sulla riduzione della pressione fiscale sulle famiglie, sulle misure a sostegno delle famiglie numerose e per far sì che la nascita di un figlio non rappresenti un lusso».
REGOLE - «Io sono per il rispetto delle regole», specifica Fioroni, «purché siano condivise e valide per tutti. Se si stabilisce la regola che prevede quando e dove i ministri possono andare a una manifestazione, allora a quella regola mi atterrò».
27 marzo 2007