In LOmbardia , la sanità pubblica Funziona o ci sono carenze?
Aperta discussione costruttiva....
In LOmbardia , la sanità pubblica Funziona o ci sono carenze?
Aperta discussione costruttiva....
Carenze come è abbastanza logico in un paese come l'idaglia. Però noto che da altre parti è peggio, senza parlare del zudde... in ogni caso, si può e si deve migliorare, magari evitando di tenere in sospeso i 30MLN di euro che altre regioni devono ancora sborsare ed evitare di pagare il 50% del fondo di perequazione per la sanità.
Carenza per le tasse che paghiamo
A livello statale è la regione con la sanità migliore (guardacaso)
Fornisce un 20% di prestazioni a extra (regionali/comunitari)
Ed è penultima o terzultima nei rimborsi dallo stato centrale
Bistrattata, sottovalutata ma la migliore. Troppo code comunque, tempo fa mi son spaccato un timpano combattendo ed è iniziata una trafila di visite e altro che mi ha non poco asciugato i maroni.
Se vedùm
La sanità in Lombardia, sta per decollare verso L'ambita privatizzazione...
tanto cara a Formigoni e Berlusconi....praticamente chi ha più soldi
è da considerarsi un privilegiato..??.mentre chi è in difficoltà economiche
è un disperato ??....
C'E' Alessandro ha volutamente cedere al Volere, del Movimento Leghista....
INCOMPRENSIBILE....aderire immediatamente ad un nuovo soggetto
politico in regione....molto probabile...mettersi in evidenza...e concordare
un nuovo posto futuro???
Questo VALZER SANITARIO, lascia a qualcuno un certo amaro in bocca
quale sarà il prossimo colpo di scena Sanitario LOMBARDO ???
Mi lamento della sanità lombarda ma sono felice che sia quella lombarda e non quella campana o calabra o sicula.
Non è bello dirlo ma alla fine chi si accontenta gode....
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IN QUESTO MOMENTO LA SITUAZIONE E' A MACCHIA DI LEOPARDO.
SONO STATO RICOVERATO IN UN PICCOLO OSPEDALE DI PROVINCIA DOVE TUTTO E' ECCELLENTE, LIVELLO DEI MEDICI, PULIZIA,CORTESIA DEL PERSONALE, TEMPI VELOCISSIMI PER ESAMI E TRATTAMENTI.
OVVIAMENTE ESISTONO SITUAZIONI MENO FELICI, ALCUNE DELLE QUALI CONOSCO, MA QUESTO E' DOVUTO PIU' ALLA PRATICA DELLE NOMINE POLITICHE DEI RACCOMANDATI DI TURNO AL PRIMARIATO DI ALCUNI REPARTI PIUTTOSTO CHE A DEFICIENZE DI MEZZI ECONOMICI O ORGANIZZATIVI.
LA SANITA' DEVE RESTARE UN SERVIZIO PUBBLICO E GRATUITO PER TUTTI, LA PRIVATIZZAZIONE SAREBBE UN ARRETRAMENTO NEL LIVELLO DI CIVILTA' DEL NOSTRO POPOLO.
COME AL SOLITO I PARTITI, DESTRA E SINISTRA, SARANNO D'ACCORDO PER FARE DANNO.
NON PER NIENTE NOI DI DEMOCRAZIA FEDERALE VOGLIAMO MANDARLI TUTTI A CASA ( NON HANNO BISOGNO DI ANDARE A LAVORARE, SONO GIA' BENESTANTI E PENSIONATI ALLA GRANDE )
il livello della sanità lombarda è più alto rispetto al livello della sanità meridionale, e questo riflette il primato morale, professionale e civile del nord rispetto al zudde, pur con eccezioni assolutamente degne di nota. Tra l'altro alcuni ospedali lombardi hanno reclutato ottimi (va detto) clinici meridionali, come molti istituti di ricerca hanno reclutato straordinari ricercatori meridionali (grandi satrapi, com'è tipico della loro cultura, ma anche ottimi cervelli).
Ma il problema resta, ed è un problema pesantissimo.
Laddove i posti di responsabilità nella sanità pubblica vengono distribuiti sulla base della contiguità o dell'affiliazione ad un partito o soggetto politico, IL MERITO SOCCOMBE ALLA LEALTA' DI CASTA. Tutto il circuito virtuoso che spingerebbe i giovani a cercare la migliore preparazione professionale in idaglia ed all'estero SOCCOMBE alla logica secondo cui più ci si fa il naso marrone e più si va avanti nella vita. Questo ha conseguenze CATASTROFICHE per la qualità professionale e morale, in ultima analisi per la qualità dell'assistenza.
Anche in Lombardia QUESTA E' LA REGOLA, nel nome di peppone o nel nome di Gesù.
FANNO SCHIFO.
Non so come funziona da voi, ma io nel 3° millennio non tollero che la gente che si è spaccata la schiena tutta la vita e quella che paga regolarmente tasse per quasi il 70% del reddito prodotto, sia costretta a code estenuanti o liste d' attesa lunghe anni. Siamo uno dei paesi più civilizzati del 3° mondo