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nella storia del socialismo europeo sono generalmente considerati come assai imbarazzanti gli atteggiamenti assunti dalle socialdemocrazie alla vigilia della prima guerra mondiale. Non mi riferisco alla feroce critica di Lenin ma a riflessioni interne al socialismo democratico che hanno considerato quelle scelte, votare i crediti di guerra, come scelte disonorevoli per chi è per l'internazionalismo della classe operaia e considera le guerre strumenti delle classi dominanti per arricchirsi e continuare a sovrastare sul mondo.
Mi permetta di dire che non c'è differenza tra quelle posizioni ed il voto per finanziare la presenza del corpo militare italiano in Afghanistan.
Che ci stiamo a fare in Afghanistan? Sono forse nostri nemici popolazioni provate da anni ed anni di guerra, con centinaia di migliaia di mutilati, con tantissimi bambini e bambine che camminano con le stampelle?
C he cosa vale la sopravvivenza del governo Prodi rispetto ad una questione di etica politica cosi importante?
La sinistra scegliendo di votare il rifinanziamento della missione afgana
commette lo stesso gravissimo errore del 1914.