Regionali: Cappato candidato Presidente della lista radicale in Lombardia
18 gennaio 2010
• da una nota di agenzia letta a Radio Radicale
I radicali corrono da soli alle elezioni regionali in Lombardia, con la candidatura di Marco Cappato a presidente e quella di Emma Bonino a capolista per Milano, Bergamo e Brescia.
"Riteniamo - ha detto Emma Bonino, candidata presidente del Pd alle regionali per il Lazio - che le battaglie di alternativa al blocco di potere leghista e formigoniano che si e' consolidato in questa regione possono avere piu' speranza di esprimersi con la presentazione di una lista autonoma". Le liste saranno rese note nei prossimi giorni, ha aggiunto Bonino, sottolineando che l' obiettivo dei radicali non e' tanto quello di portare via dei voti al candidato del Pd alla presidenza della regione Lombardia, Filippo Penati, quanto quello di attrarre elettori di centro destra che non si sono sentiti adeguatamente rappresentati dal governo di Formigoni.
"Stimo Penati, abbiamo fatto insieme la battaglia per l'Expo, ma non ci sara' alleanza", ha spiegato Bonino. "E' in corso con il Pd un patto di consultazione, che e' una grande novita' politica per noi, quindi si valutera' insieme la situazione regione per regione: ci saranno altre regioni in cui andremo da soli".
Il candidato presidente Marco Cappato ha spiegato che "la nostra partecipazione elettorale e' per dire alle cittadine e ai cittadini di questa regione che le promesse di una rivoluzione liberale sono state tradite. Al posto del grande federalismo, ha aggiunto il candidato presidente, "abbiamo l'imbroglio e l'illusione di un organismo protezionista xenofobo, statalista e antiliberale. In alternativa a questo ci presentiamo alla presidenza della regione Lombardia con le liste Bonino Pannella".
In merito alla mancata alleanza con il Pd in Lombardia, Cappato ha spiegato che i radicali intendono porsi come "esempio di come si possa essere amici senza essere alleati in una politica dove di solito succede tutto il contrario". Ma ha sottolineato di ritenere che "in autonomia e solo in autonomia possiamo parlare a quei tantissimi elettori, anche di centro destra, che in questi anni hanno creduto alla promessa berlusconiana e al mito formigoniano che si e' infranto in una politica di affari ed affaristi".