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Risultati da 1 a 9 di 9
  1. #1
    Forumista senior
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    Predefinito messaggio estremporaneo di ostilità al libero mercato

    Ho appena ricevuto una chiamata dalla tim perchè giorni fa ho chiesto il passaggi da tim a wind per pagare un po' meno di telefono ( odio finire nella logica della libera scelta dell'operatore più conveniente, ma stavolta m'avevano convinto ...d'altronde non navigo di certo nell'oro e a queste cose mi tocca pensarci ). Insomma la signorina al telefono mi offriva una tariffa iperscontata megagalattica con centomila opzioni straconvenienti pur di farmi restare cliente tim. Ragazzi stavo impazzendo, la guerra delle compagnie telefoniche è l'emblemadi questo sistema malato, dove la gente ( lavoratori al servizio clienti, clienti stessi, imprenditori ) passa metà del suo tempo vitale a pensare a come ottimizzare il denaro e spendere meno ad avere più clientela, più profitti. Una guerra infinita al massacro che ci entra nella sferam esistenziale quotidiana. E'emblematico, capite ? La signorina passa la sua giornata a convincere i clienti che tim è migliore di wind ....ma che cazzo si é inventato l'essere umano, che mondo è mai questo ????
    Vi prego, aspettando il comunismo delle comunità, almeno lottiamo per la nazionalizzazione della telefonia, dell'energia e di tutti i servizi...almeno quello.

    Scusate lo sfogo, ma non sopporto più il meccanismo mortale della concorrenza, mi fa ribrezzo, mi soffoca. Cerco, nella mia vita, di uscirne essendo sempre più indipendente dal sistema ...ma quanto è dura !!!

    la lotta continua

  2. #2
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    Assolutamente condivisibile quanto hai scritto!

    Hanno proprio rotto il cazzo!!! Oggi m'è arrivato un sms dove la Wind mi dice che la tariffa a 10 cent diventa a 12 cent automaticamente... Io non ho sottoscritto alcun nuovo contratto e questi fanno come cazzo vogliono!!! Incredibile, ma vero!

    Nazionalizzazione!!!!

  3. #3
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    Concordo perfettamente con voi, su una statalizzazione dei servizzi telefonoci, ma anche di altro. Da quando hanno privatizzato la rete telefonoca non fanno altro che telefonare a casa per proporti una nuova offerta (sarrebbe meglio dire fregatura per noi, guadagno per loro), hanno veramente rotto le scatole (per non essere volgare)
    statalizzazione subito!!!!

  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da Outis Visualizza Messaggio
    Assolutamente condivisibile quanto hai scritto!

    Hanno proprio rotto il cazzo!!! Oggi m'è arrivato un sms dove la Wind mi dice che la tariffa a 10 cent diventa a 12 cent automaticamente... Io non ho sottoscritto alcun nuovo contratto e questi fanno come cazzo vogliono!!! Incredibile, ma vero!

    Nazionalizzazione!!!!
    Il governo ha voluto abolire i costi di ricarica (il provvedimento non è stato ancora approvato dal parlamento) per farsi pubblicità......ovviamente non ha impedito alle compagnie di rifarsi sui clienti (anticipatamente ed ampiamente)...... che gli frega?

  5. #5
    marxista-leninista
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    Citazione Originariamente Scritto da giacobino Visualizza Messaggio
    statalizzazione subito!!!!
    Sarebbe bello,ma non vedo ora come ora la riuscita di tutto ciò

  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da terraeamore Visualizza Messaggio
    Scusate lo sfogo, ma non sopporto più il meccanismo mortale della concorrenza, mi fa ribrezzo, mi soffoca. Cerco, nella mia vita, di uscirne essendo sempre più indipendente dal sistema ...ma quanto è dura !!!
    In realtà mi sembra improprio parlare di "concorrenza" perchè, in finale, basta vedere i casi che si sono visti negli ultimi tempi per vedere come i costi che, sulla carta, si abbassano, poi te li trovi infilati su per il culo con una bella trovata truffaldina...

    Peraltro la concorrenza "in sè" non è un male...perchè laddove non c'è "meritocrazia" ed "efficienza"...che sono concetti alla base dell'idea di "concorrenza"...c'è soltanto "arbitrio", "nepotismo" e "mafia"!

    ...ciò che è discutibile è che qualcuno debba farci su una bella cresta e che, per questo semplice motivo, molte persone debbano soffrire ed i sistemi economici dei Paesi debbano collassare...

    ...peraltro leggevo qualche tempo fa che sono state recentemente acquistati degli immobili ex-Enel in un paese arabo...bè...erano immobili di Enel e quindi di una realtà che fino a ieri era *pubblica*...

    ...ora...se i privati possono speculare su cose di questo tipo (e, a quanto ne so, si tratta di "uffici", mica di case private), perchè una azienda pubblica o para-pubblica non dovrebbe farlo, lasciando soldi che potrebbero essere impiegati nell'interesse pubblico ai privati?

    ...bè...a mio avviso, la risposta è semplice...così come è concepito il "pubblico" in Italia non è assolutamente nè meritocratico nè efficiente, perciò si hanno notevoli sprechi di risorse...lì ed in tante attività che gravitano attorno al denaro di tutti (incluse attività private finanziate con soldi pubblici)...e francamente non credo assolutamente che la semplice nazionalizzazione sia una "panacea" per tutti i mali...
    Skarm
    Alle europee io voto Codacons...e tu?

  7. #7
    Con l'Iraq che si ribella
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    Citazione Originariamente Scritto da Outis Visualizza Messaggio
    Assolutamente condivisibile quanto hai scritto!

    Hanno proprio rotto il cazzo!!! Oggi m'è arrivato un sms dove la Wind mi dice che la tariffa a 10 cent diventa a 12 cent automaticamente... Io non ho sottoscritto alcun nuovo contratto e questi fanno come cazzo vogliono!!! Incredibile, ma vero!

    Nazionalizzazione!!!!
    Ma hai presente cos'è fare la ricarica colla Tim?

    Tre ore a sentire stà stronza di vocina pre-registrata che varia dalla "signorina perfettini" alla adolescente rincoglionita per creare il massimo disturbo con dieci ore a parlarti delle loro cazzo di offerte-fregature!
    Skarm
    Alle europee io voto Codacons...e tu?

  8. #8
    Forumista senior
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    Citazione Originariamente Scritto da Skarm Visualizza Messaggio
    In realtà mi sembra improprio parlare di "concorrenza" perchè, in finale, basta vedere i casi che si sono visti negli ultimi tempi per vedere come i costi che, sulla carta, si abbassano, poi te li trovi infilati su per il culo con una bella trovata truffaldina...

    Peraltro la concorrenza "in sè" non è un male...perchè laddove non c'è "meritocrazia" ed "efficienza"...che sono concetti alla base dell'idea di "concorrenza"...c'è soltanto "arbitrio", "nepotismo" e "mafia"!

    ...ciò che è discutibile è che qualcuno debba farci su una bella cresta e che, per questo semplice motivo, molte persone debbano soffrire ed i sistemi economici dei Paesi debbano collassare...

    ...peraltro leggevo qualche tempo fa che sono state recentemente acquistati degli immobili ex-Enel in un paese arabo...bè...erano immobili di Enel e quindi di una realtà che fino a ieri era *pubblica*...

    ...ora...se i privati possono speculare su cose di questo tipo (e, a quanto ne so, si tratta di "uffici", mica di case private), perchè una azienda pubblica o para-pubblica non dovrebbe farlo, lasciando soldi che potrebbero essere impiegati nell'interesse pubblico ai privati?

    ...bè...a mio avviso, la risposta è semplice...così come è concepito il "pubblico" in Italia non è assolutamente nè meritocratico nè efficiente, perciò si hanno notevoli sprechi di risorse...lì ed in tante attività che gravitano attorno al denaro di tutti (incluse attività private finanziate con soldi pubblici)...e francamente non credo assolutamente che la semplice nazionalizzazione sia una "panacea" per tutti i mali...
    Skarm
    Si Skarm, la concorrenza è un male, anzi ti dirò di più, la concorrenza è il male per eccellenza. Ora senza voler chiosare sull'origine della parola ( che di per sé non è altro che la trasposizione di cum curro: corro insieme ), il significato corrente di tale termine è chiaramente associato all'idea di escludere chi non ce la fa nella giungla dove prevale la legge del più forte. Chi resta indietro nel sistema concorrenziale ( anche se non è per sua colpa ) viene escluso dal lavoro, dal reddito, dalla vita comunitaria. L'antitesi di concorrenza è cooperazione. La cooperazione è la negazione della legge del più forte, del più intelligente, del più furbo, in nome del principio per cui ciascuno si dedica al suo lavoro dando il massimo senza che si senta sempre pressato alla calcagna dalla concorrenza altrui che gli toglie spazio vitale. Per quanto riguarda la nazionalizzazione, non mi sembra un argomento forte ( anzi mi sembra la ripetizione di un argomento giornalistico degno di questi tempi in cui si smantella ogni residuo di "pubblico" ) dire che il pubblico può mangiarsi i soldi come il privato. La differenza tra pubblico e privato è fondamentale e deve essere colta per non cadere nelle argomentazioni liberali più in voga. Il pubblico, se è inefficiente e si mangia i soldi, è per colpa di chi lo gestisce o di chi ci lavora, e quindi deve essere migliorato attraverso la volontà politica, al fine di rendere il servizio effeiciente, equo, remunerativo per i dipendenti e efficace per i clienti. Si tratta di volontà politica, e per tale volontà bisogna lottare. Il privato invece i soldi se li mangia comunque perché strutturalmente ragiona nell'ottica del profitto e se non incamera un profitto consistente ( specie in settori ad altissimi profitti come la telefonia ) semplicemente smette di produrre, taglia posti di lavoro, precarizza i contratti. Il privato può anche funzionare bene per il cliente ( il punto non è questo) ma per produrre, pretenderà margini di profitto che si traducono in denaro, cioé risorse potenziali, rapinate alla collettività ( e questo per un servizio a economia di scala come la telefonia è particolarmente vero ). Se non lottiamo per lo meno, hic et nunc, per la nazionalizzazione dei grandi servizi strategici ad alti profitti, deragliamo completamente dal binario della politica concreta da perseguire oggi. Se il pubblico non funziona, anziché affidare alla concorrenza fratricida privata, il popolo deve semplicemente pretendere che funzioni. Cosi' ragionavano , un tempo, i comunisti. Cosi' ragiono io.

  9. #9
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    Citazione Originariamente Scritto da terraeamore Visualizza Messaggio
    Si Skarm, la concorrenza è un male, anzi ti dirò di più, la concorrenza è il male per eccellenza. Ora senza voler chiosare sull'origine della parola ( che di per sé non è altro che la trasposizione di cum curro: corro insieme ), il significato corrente di tale termine è chiaramente associato all'idea di escludere chi non ce la fa nella giungla dove prevale la legge del più forte. Chi resta indietro nel sistema concorrenziale ( anche se non è per sua colpa ) viene escluso dal lavoro, dal reddito, dalla vita comunitaria. L'antitesi di concorrenza è cooperazione. La cooperazione è la negazione della legge del più forte, del più intelligente, del più furbo, in nome del principio per cui ciascuno si dedica al suo lavoro dando il massimo senza che si senta sempre pressato alla calcagna dalla concorrenza altrui che gli toglie spazio vitale. Per quanto riguarda la nazionalizzazione, non mi sembra un argomento forte ( anzi mi sembra la ripetizione di un argomento giornalistico degno di questi tempi in cui si smantella ogni residuo di "pubblico" ) dire che il pubblico può mangiarsi i soldi come il privato. La differenza tra pubblico e privato è fondamentale e deve essere colta per non cadere nelle argomentazioni liberali più in voga. Il pubblico, se è inefficiente e si mangia i soldi, è per colpa di chi lo gestisce o di chi ci lavora, e quindi deve essere migliorato attraverso la volontà politica, al fine di rendere il servizio effeiciente, equo, remunerativo per i dipendenti e efficace per i clienti. Si tratta di volontà politica, e per tale volontà bisogna lottare. Il privato invece i soldi se li mangia comunque perché strutturalmente ragiona nell'ottica del profitto e se non incamera un profitto consistente ( specie in settori ad altissimi profitti come la telefonia ) semplicemente smette di produrre, taglia posti di lavoro, precarizza i contratti. Il privato può anche funzionare bene per il cliente ( il punto non è questo) ma per produrre, pretenderà margini di profitto che si traducono in denaro, cioé risorse potenziali, rapinate alla collettività ( e questo per un servizio a economia di scala come la telefonia è particolarmente vero ). Se non lottiamo per lo meno, hic et nunc, per la nazionalizzazione dei grandi servizi strategici ad alti profitti, deragliamo completamente dal binario della politica concreta da perseguire oggi. Se il pubblico non funziona, anziché affidare alla concorrenza fratricida privata, il popolo deve semplicemente pretendere che funzioni. Cosi' ragionavano , un tempo, i comunisti. Cosi' ragiono io.
    Discorso chiaro, semplice ed efficace. Sono con te!

 

 

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