Bertinotti: "Lo Stato è laico" Bonino: "Ciascuno faccia la sua parte"

[Willy]

ROMA - "La laicità dello Stato è elemento fondativo delle istituzioni". Il presidente della Camera Fausto Bertinotti replica al monito dei vescovi italiani contenuto nella Nota pastorale sulla famiglia e le unionidi fatto. Bertinotti, che questa sera incontrerà il Segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone, ha spiegato che "bisogna avere rispetto per i fenomeni religiosi, in particolare per la presenza significativa della religione cattolica - ha spiegato Bertinotti - ma proprio per questo bisogna avere l'ambizione di realizzare ogni giorno la laicità dello Stato".

Anche la Bonino risponde alla Cei e lo fa ricalcando le parole del presidente della Camera: "Non si sentiva il bisogno di questo nuovo pesante intervento dei vescovi italiani. Da tempo - dice il ministro per le Politiche europee e il commercio internazionale - non passa giorno senza che le gerarchie vaticane non indirizzino le loro ammonizioni al governo. Ciascuno faccia la propria parte, ma l'ingerenza della Chiesa mi sembra francamente eccessiva".

Duro sulla Nota pastorale della Cei, Franco Grillini deputato dell'Ulivo e presidente onorario dell'Arcigay: "L'omofobia ecclesiastica sancita solennemente dal Consiglio permanente dei Vescovi è brutalmente razzista. L'odio verso gli omosessuali espresso dalla gerarchia ecclesiastica cattolica - aggiunge - legittima ed alimenta la quotidiana campagna discriminatoria e di violenza verso gli omosessuali rendendo la loro vita un calvario".

(28-03-2007)

[Willy]

C'e' qualcuno che ritiene che per dare prova dil aicità lo Stato debba adottare leggi che siano all'opposto di ogni indicazione che venga dal mondo cattolico e dai suoi organismi.
E' un'idea stupida, tutt'altro che laica;e' laicista, quindi sostanzialmente impregnata di un clericalismo laico.
Detto questo , pero', il pur legittimo intervento della CEI svilisce , come mai prima, il ruolo dei cattolici politicamente impegnati, a mero pecorame da prendere per mano e guidare nell'attivita' legislativa, a longa manus non gia' della Chiesa, giacche' della Chiesa fan parte gli stessi laici cattolici politicamente impegnati, ma delle conferenze episcopali.
E lascia molti dubbi sul campo, perche' anche i silenzi della Chiesa su altre iniziative legislative potranno essere interpretate come frutto di una opinabile discrezionalità politica legata a convenienze del momento.
Aggiungo, inoltre, che lo stesso family day perde di significato.
Diventera' , che gli organizzatori ne siano consapevoli o meno, un raduno, piu' o meno partecipato, di soggetti che non hanno nulla di orginale da dire, ma solo da recepire.
triste.

Non dico che si debba legiferare contro la Chiesa. Sarebbe sciocco e sbagliato ma a questa pare un'intromissione evidente.