Diritti: Maratona di Roma corre con Sponsor poco etici


Nonostante il Regolamento sulle Sponsorizzazioni lo vieti espressamente, il Comune di Roma continua ad avvalersi di sponsor poco “etici” per finanziare alcune iniziative pubbliche di grande rilevanza per la città. L’ultima grave conferma di questa “disattenzione”, riguarda gli sponsor della Maratona di Roma 2007 promossa dal Comune , che si è tenuta il 18 marzo. Infatti compaiono come sponsor dell’iniziativa, tra gli altri, Acea Electrabel del gruppo Acea, Banca di Roma, Smart del gruppo Daimler Chrysler, Gatorade del gruppo Pepsi e McDonald’s.


Secondo Oppidum, Osservatorio Popolare Permanente su Imprese e Diritti Umani, si tratta di imprese che offrono poche garanzie per soddisfare i requisiti previsti dal regolamento , in quanto coinvolte nella produzione o nel commercio di armi, in gravi discriminazioni, in violazioni dei diritti dei lavoratori e utilizzo di lavoro minorile, in atti che violano il diritto alla sicurezza e alla salute dei consumatori e le norme sulla concorrenza ed in altri comportamenti certo non etici nella gestione dei beni comuni, soprattutto nel Sud del mondo. “Secondo le ricerche che abbiamo realizzato – dichiara Riccardo Troisi, portavoce di Oppidum - sono complessivamente riconducibili a queste imprese almeno 53 sospette violazioni dei principi previsti dal Regolamento sugli sponsor etici. Dal sito ufficiale del Comitato Etico non risulta che queste sponsorizzazioni siano state sottoposte al vaglio del Comitato Etico né che abbiano ricevuto dallo stesso parere positivo. In base a questi dati, ci troveremmo di fronte all’ennesima violazione del Regolamento approvato con Delibera del Consiglio Comunale n. 214/2004 e fortemente voluto dalle realtà dell’Altraeconomia che si erano mobilitate con la campagna Sponsor Etici per Roma”. Con questo regolamento il Comune di Roma si impegnava a scegliere gli sponsor non solo in base alla convenienza economica dell'offerta, ma anche tenendo conto del rispetto, da parte dell'impresa sponsor, dei diritti umani, di quelli dei lavoratori e dell'ambiente. Purtroppo, nonostante l’apprezzabile sforzo del Comitato etico , istituito per esprimere pareri sulla condotta delle imprese che venivano a proporsi come sponsor, molte sono state le sponsorizzazioni non sottoposte al vaglio del Comitato, certo a causa della mancanza di una struttura adeguata di supporto e di lentezze burocratiche, ma a volte anche a causa di una deliberata volontà di aggirare il Regolamento. Secondo Oppidum questo ha permesso a molte imprese discutibili di continuare a farsi largo tra le pubblicità degli eventi della nostra città. “Dopo più di 2 anni di vigenza del regolamento, il dato è abbastanza sconfortante –spiega Federica Battelllini dell’Associazione Tavolo dell’ Altreconomia di Roma - Il Comitato Etico ha potuto produrre solo 14 pareri , l’ultimo dei quali risale a 9 mesi fa. E’ evidente che le sponsorizzazioni assunte dal Comune siano state molte di più basta pensare a grandi eventi come l’Estate Romana, la Notte Bianca ed il Festival del Cinema, che hanno visto il coinvolgimento di aziende come Nestlé, Nike, Finmeccanica o ENI, e soprattutto delle banche tesoriere del Comune, Banca di Roma e BNL, che figurano rispettivamente al primo e al settimo posto nella classifica delle cosiddette “banche armate” in base alla relazione 2006 prevista dalla legge 185/90 che controlla le esportazioni di armi”. Al fine di sollecitare ulteriormente il Sindaco ed il consiglio comunale ad intervenire subito perché si passi finalmente dalla politica degli annunci a quella dei fatti, la Rete Lilliput sarà in piazza domenica con altre realtà del movimento e dell’altraeconomia romana, per partecipare alla Maratona di Roma, ma correndo “in direzione ostinata e contraria” rispetto agli sponsor dell’iniziativa. La segnalazione inviata da Oppidum al Comitato Etico del Comune di Roma, corredata dalle schede su Acea, Banca di Roma, Daimler Chrysler, McDonald’s e Pepsi, è scaricabile da http://www.osservatorioimprese.org/d...roma130307.zip Per Info Cel 3355769531 E-mail info@osservatorioimprese.org Web www.osservatorioimprese.org