Corriere della Sera - NAZIONALE -
sezione: Politica - data: 2007-03-29 num: - pag: 10
categoria: REDAZIONALE
IL SONDAGGIO SUI SINDACI
La Cdl divisa favorisce l'Unione. Palermo in bilico
Il 14% indeciso tra i due poli. Centrosinistra in netto vantaggio a Genova, Cdl a Reggio Calabria
di RENATO MANNHEIMER
A due mesi dalle amministrative, il quadro delle intenzioni di voto rimane in larga misura indefinito, sia per la incompleta designazione dei candidati, sia per la consueta indecisione diffusa nella popolazione.
La crescente mobilità potenziale dell'elettorato, già sperimentata nelle politiche, appare ancora maggiore nelle comunali. In questo caso gioca un ruolo decisivo la figura personale del candidato. Tanto che mediamente un elettore su dieci — con pari intensità tra i votanti per i due poli e, al tempo stesso, una significativa accentuazione tra i più giovani e meno legati alle appartenenze politiche tradizionali — afferma che, a fronte di un candidato della propria coalizione ritenuto insoddisfacente, potrebbe scegliere anche il polo opposto a quello cui si sente di appartenere. A costoro va aggiunto il 13% circa che dichiara che in questo caso si asterrebbe.
Per questo, anche dal sondaggio condotto nelle ultime settimane (dal 13 al 23 marzo) nei dieci comuni già oggetto di una precedente analisi (Corriere del 3 febbraio), emerge un elevato numero di incerti, con punte comprensibilmente maggiori là dove è ancora in discussione il nominativo dei candidati. Se ne ha prova sia dalle dichiarazioni sulla scelta di voto, sia da quelle relative al mercato potenziale di ciascun candidato, costituito da chi dichiara di «prendere in considerazione» questa o quella persona, pur non avendo ancora deciso definitivamente se votarla per davvero. Peraltro, anche nei comuni in cui sono stati definiti i candidati di entrambi i poli, il segmento dei «totalmente indecisi», che dichiarano di prendere in considerazione i candidati di ambedue le coalizioni, varia dal 12 sino al 20%, con una media del 14%. La decisione finale di costoro — che dipenderà dallo sviluppo della campagna elettorale locale e nazionale — sarà decisiva per l'esito della consultazione.
Vediamo rapidamente la situazione in ciascuno dei comuni esaminati.
A Como si conferma sin qui la prevalenza del candidato del centrodestra. Ma va notata l'ampiezza del mercato potenziale del suo avversario principale e, specialmente, quella del «terzo incomodo» Carcano.
A Frosinone, la mancata definizione (nel momento in cui il sondaggio è stato effettuato) del candidato del centrodestra penalizza quest'ultimo.
Si tratta di uno dei casi in cui è particolarmente difficile trarre dai sondaggi indicazioni precise.
A Genova il centrosinistra conferma la sua superiorità sia sul piano potenziale, sia su quello delle intenzioni di voto. Anche a Monza la situazione appare suscettibile di mutamenti rilevanti a causa dell'alto numero di incerti: un elettore su cinque. Nel capoluogo brianzolo il centrodestra ha prevalso alle politiche. Ma il sindaco uscente (e ricandidato), esponente del centrosinistra, è molto popolare e sembra sin qui prevalere. Peraltro, il centrodestra è minato anche dalla presenza di liste civiche, probabile espressione di settori delusi dall'assegnazione della candidatura ufficiale ad un esponente della Lega.
A Palermo la situazione parrebbe contraddittoria. Per gran parte dei sondaggi pubblicati sin qui, compreso quello Ispo di gennaio, Cammarata è in vantaggio. Ma egli risulta al tempo stesso uno dei sindaci meno popolari. E, nelle ultime settimane, sembra accrescersi il consenso per Orlando. Ciò porta ad una situazione, per ora, di sostanziale parità (per alcuni di prevalenza di Orlando), che verrà risolta dalle scelte del 20% di indecisi.
Il dato di Parma sconta l'assenza di candidati ufficiali. Occorre ricordare che il sindaco uscente è uno dei più popolari d'Italia e il suo orientamento, quando verrà espresso, avrà certo molto peso tra gli elettori .
A Piacenza, le politiche avevano sovvertito l'esito delle comunali precedenti. Ma oggi sembra contare nuovamente la popolarità del sindaco uscente e ricandidato.
A Reggio Calabria si conferma la netta superiorità del centrodestra, da sempre prevalente nella città.
A Taranto si rileva il livello massimo di incertezza dovuta alla indeterminazione dei nomi dei candidati al momento del sondaggio: un elettore su tre dichiara di non sapere chi votare. Per questo, la prevalenza del centrosinistra in termini di intenzioni di voto è suscettibile di possibili erosioni, anche a causa delle crescenti divisioni interne.
Verona, infine, è uno dei comuni ove l'assenza sin qui di un candidato ufficiale del centrodestra porta scompiglio nella Cdl. Di qui il successo potenziale di Zanotto. Ma, anche in questo caso, si tratta di un dato che potrebbe mutare rapidamente.
Nel complesso sembrerebbe (ma il condizionale è proprio d'obbligo) delinearsi una riconferma di molte delle maggioranze precedenti e delle consuete difficoltà del centrodestra a livello locale. Con possibili eccezioni dipendenti specialmente dal nome dei candidati in corso di designazione.