Alla mezzanotte di venerdì 23 di Marzo, sono stati detenuti arbitrariamente 4 compagni/e anarkopunk in un municipio confinante con la città di Oaxaca.
Dopo essere stati picchiati, un compagno editore della pubblicazione Pensares y Sentires, fanzine anarkopunk e che 2 giorni prima aveva partecipato allo sciopero della fame fuori dalla Procuraduria Generale della Repubblica di Oaxaca, per esigere la condanna a tutti/e gli/le assassini/e dei/delle nostri/e compagni/e e giustizia per il compagno reporter di Indymedia Brad Will, é riuscito a scappare e ci ha comunicato i seguenti fatti.
Stavano camminando per una colonia vicina al centro della città di Oaxaca quando aprossimatamente 5 elementi della polizia vestiti di nero ed appartenenti alla Polizia Municipale di Santa Lucía del Caminosi si scagliarono contro di loro. Con brutalità hanno arrestato 4 dei/delle 5 compagni/e che si dirigevano verso la casa in cui abitano. Al momento dell'arresto hanno fatto uso delle loro armi da fuoco sparando in aria diversi colpi.
Bisogna menzionare che il medico legale non ha voluto constatare i colpi, ematomi e ferite sui corpi di tutti/e i/le compagni/e arrestati e che sono stati incarcerati nelle celle del municipio sopra menzionato.
Chi é riuscito a scappare all'arresto, tornava dalla visita ai compagni libertari nel CERESO di Miahuatlán de Porfirio Díaz, Oscar Santamaría e Sacramento Cano.
Uno dei compagni detenuti partecipa nel collettivo Somos Resistencia e un'altro forma parte della rete di comunicazione libertaria Anarkalactica.
Con la già classica forma della repressione, si sono inventati i capi di imputazione di alterazione dell'ordine pubblico, danni causati ad una motocicletta della polizia ed a una camionetta. Non essendo sufficiente la brutalità con la quale tutti/e sono stati/e trattati/e hanno dovuto pagare una multa, oltre ad una quantità di denaro proporzionale ai supposti danni provocati.
Approssimatamente alle 10 della mattina sono stati scarcerati.
Denunciamo questi fatti come parte della crescente repressione che si vive nello stato e della violenza contro i giovani e contro chi protesta davanti ai
maltrattamenti ed ingiustizie che si vivono.
A Oaxaca NON C'E' PACE, esiste una Guerra di Bassa Intensità che provoca indignazione nel popolo. I mezzi di disinformazione occultano la mediocrità delle istituzioni e la costante violenza dei corpi repressivi utilizzata come vendetta contro il popolo oaxaqueño che continua a resistere insieme ad altri popoli del mondo. Non esiste a Oaxaca tranquillità, nè accordi, nè conciliazioni, esiste resistenza e repressione.

¡ALTO A LA REPRESIÓN !
¡DISOLUCIÓN DE CUERPOS REPRESIVOS!
¡ABAJO LOS MUROS DE TODAS LAS PRISIONES!

Kolectivo Todxs Somos Presxs

A luta continua