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45° Congresso PRI
“Innovazione Repubblicana”: la speranza concreta dei giovani del PRI
Il 45° Congresso del PRI sarà ricordato per la mozione unitaria che riconferma alla Segretaria l’On. Francesco Nucara, ma soprattutto per tre novità politiche d’innegabile rilievo.
La prima riguarda la collocazione politica del PRI nello scenario politico italiano ed europeo, che riporta i repubblicani alla sua dimensione di “partito di frontiera”, in grado di determinare in “piena autonomia” le proprie alleanze. Il PRI non è, e non sarà mai (come ripete fermamente il Segretario Nucara nella replica conclusiva) una forza organica al centro-destra o al centro-sinistra, perché le differenze valoriali che separano i repubblicani dai partiti estremi lo impediscono. La politica estera, condotta dal governo Prodi e vincolata ai diktat della sinistra radicale risulta incompatibile con la difesa dello Stato di Israele, la lotta contro il fondamentalismo islamico, il sostegno alla politica dell’alleanza atlantica e degli Stati Uniti d’America, l’impegno per la costruzione di un’Europa politica. Allo stesso modo, il conservatorismo, il dirigismo e lo statalismo sostenuta dal passato governo Berlusconi, in questo condizionato dalla destra sociale e nazionalistica, non si concilia con la tradizione dei repubblicani, che sostiene i valori delle libertà civili, economiche e religiose.
Forte di queste valutazioni, il PRI considera necessario ed inevitabile il superamento del “bipolarismo all’italiana” (Giorgio La Malfa), che impedisce alle principali forze moderate del Paese di lavorare insieme. Il PRI ambisce ad essere il “motore pulsante” dell’ELDR a livello nazionale. La trasposizione in Italia del modello tri-partitico europeo, non è un processo utopico, ma è fondamentale per poter coagulare le migliori forze del “Centro” e avviare insieme ad altri le grandi riforme dello Stato. Ecco perché nella mozione unitaria si stabilisce che le alleanze del PRI, a livello nazionale, quanto a livello locale, saranno di volta in volta decise seguendo l’unica vera stella polare del pensiero repubblicano: “l’interesse del Paese e non del Partito” (Oscar Giannino).
La seconda novità si sostanzia nell’impegno ad “aprire le porte del partito a tutti i repubblicani”, superando definitivamente la “diaspora” susseguita al terremoto di tangentopoli. Il PRI intende “farsi contaminare” dagli esponenti della società civile, del mondo accademico, del ceto imprenditoriale, che idealmente rivedono nel PRI un attore politico capace di sostenere le ragioni dell’ammodernamento dell’Italia in economia e nelle libertà civili. Oscar Giannino ha riproposto l’importanza di “recuperare” la classe dirigente cresciuta sugli insegnamenti di Ugo La Malfa e Giovanni Spadolini, che in gran parte “subì” le divisioni degli anni novanta, allontanandosi dal PRI. Oggi, i tempi sono maturi per riavviare un processo di cooperazione con questi illustri esponenti che non attendono altro che un invito a rientrare nella casa repubblicana.
La terza novità attiene il rinnovamento della classe dirigente del PRI. Ovviamente, è un processo avviato solo in parte, grazie all’ingresso di un numero, ben superiore rispetto al passato, di giovani nel Consiglio nazionale e negli organi dirigenti a livello locale. Il Segretario nel primo mandato ha riservato un’attenzione particolare alla Federazione Giovanile e al reclutamento di nuovi ragazzi. Si può confidare, che anche in questa seconda segreteria, egli rispetterà gli impegni assunti al Congresso, e sosterrà gli sforzi dei dirigenti che dimostreranno di avere fiducia nei giovani, coinvolgendoli, e facendoli crescere nei valori repubblicani.
Alla luce di questi tre elementi, noi giovani repubblicani, che ci rivediamo nel progetto di “Innovazione Repubblicana” dovremmo imparare dagli errori del passato ed evitare nuove divisioni. Liberi dai pregiudizi dovremmo aprire i nostri spazi e aumentare i momenti di confronto con altre forze politiche idealmente vicine a noi, cercando costantemente di rafforzare la nostra voce nelle scuole, nell’Università e nel dibattito politico. Accogliamo pienamente l’invito di Oscar Giannino all’impegno e intendiamo superare insieme questa lunga fase di transizione dello schema politico italiano. Guardiamo avanti, con un occhio puntato anche alla classe dirigente che il PRI si è “perso”, ma nella quale si potrebbero trovare nuovi “riferimenti”. Puntiamo al futuro, con un solo obiettivo, il rinnovamento per il bene del Paese.
Paolo Montesi
Segretario Federazione Giovanile Repubblicana - FGR - Romagna
03 aprile 2007
tratto da http://www.fgr-fc.it/Home.htm