ROMA - Urla, schiaffi, spintoni e pugni al consiglio nazionale del Nuovo Psi. La rissa tra i consiglieri nazionali è scoppiata quando a prendere la parola è stato il presidente Gianni De Michelis. Dall'assemblea, riunita a Roma in una sala dell'Hotel Palatino, si levano i primi fischi da parte dei 'seguaci' di Stefano Caldoro che inducono l'ex ministro del governo Berlusconi a intervenire, interrompendo De Michelis. La richiesta infuoca gli animi: invertire l'ordine del giorno e soprattutto verificare la legittimità di chi è chiamato a votare nel consiglio nazionale. Scoppia la bagarre: spintoni, urla, pugni fra i seguaci delle due correnti, quella di Caldoro e quella di De Michelis. Volano pure i microfoni, quando Francesco Pizzo, che presiede la seduta del comitato nazionale, cerca di calmare gli animi dell'assemblea. Pochi minuti e la bagarre si sposta fuori dalla sala congressi dell'hotel Palatino.
Arriva anche la polizia, ma a rissa finita. Al momento i lavori sono sospesi ed è in corso un esecutivo dei vertici del partito per cercare di trovare una mediazione e ricominciare i lavori del comitato nazionale. L'aria tesa tra le due correnti del partito, in realtà, si respirava già da tempo, in particolare da quando De Michelis aveva annunciato di voler aprire un dibattito sulla costituente socialista di Boselli, nell'ambito del Pse. Un posizione che non é mai andato giù a Stefano Caldoro ex ministro del governo Berlusconi che ha sempre tenuto fermo il punto di stare nella Cdl.