COME SI DIVENTE DIRIGENTE MEDICO IN UNA ASL A NAPOLI.
Ecco il testo completo delle intercettazioni telefoniche fra l’on. Petrella (responsabile Sanità dei Ds) ed il dr. Cerato (manager dell’Asl Napoli 2).
Petrella, intimo di Bassolino, caldeggia la nomina di un medico in quota verdi e si arrabbia quando il Manager si rifiuta per il non lusinghiero curriculum del candidato.
(11 Luglio 2003 ore 10.00 )
Cerato: pronto? .
Segretaria Petrella: buongiorno dottor Cerato. Le passo l'onorevole Petrella.
Cerato: sì grazie.Ciao
Petrella: Piero?
Cerato: Dimmi bello.
Petrella: mi ha chiamato questo dei Verdi.
Cerato: sì.
Petrella: se tu vedi alla pagina due di quel curriculum. Alla lettera M.
Cerato: sì.
Petrella: dice - nell'ambito della costituita azienda Santobono-Pausilipon, lo scrivente viene trasferito dal 27 dicembre 96 (1996) presso l'ospedale Pausilipon con la funzione di direttore sanitario di presidio. Quindi dice, li tiene i cinque anni.
Cerato: Eh, con la funzione di... ma non era di secondo livello. E' primo. No, lo so bene. Comunque lo verifico, poi t'ho detto ha partecipato al concorso di direttore sanitario a Ischia da me. E l'abbiamo ammesso regolarmente. Per cui c'ho tutto.
Petrella: eh, allora vedi se questo... perché mi ha chiamato Dino Di Palma, che è il loro responsabile, dicendomi - Ma guarda, questo nel 96 (1996)... ho detto, guarda, ma ha la funzione di direttore sanitario..
Cerato: sì, infatti.
Petrella: e dice ma quello basta la funzione per cinque anni.
Cerato: eh.,. insomma. E' stato contestato in più occasioni.
Petrella: va beh, fammi sapere. Per diamo una risposta corretta a loro.
Cerato: ok, perfetto. Sì, certo. Non ti preoccupare. Ti ho detto, credo di avere tutto perché ha partecipato, giustamente lì sì, al concorso di direttore sanitario a Ischia.
Petrella: va bene, un abbraccio. Cerato: ciao, caro.
Cerato: ciao.
(11 luglio 2003 ore 17.50)
Pino: Piero?
Cerato: pronto?
Pino: Piero, Pino.,
Cerato: ciao, Pino.
Pino: io, guarda, ho fatto vedere quella cosa. Quello sembra che abbia i titoli.
Cerato: non ho capito.
Pino: ho fatto valutare quel curriculum.
Cerato: sì
Pino: eh, sembra che i titoli li abbia.
Cerato: (sbuffa) eh no... è molto... ci sono una serie di sentenze... comunque lo sto facendo vedere anch'io.
Pino: fallo valutare, ti prego, per fallo valutare molto seriamente, non scherziamo mo su questo.
Cerato: no, no, figurati, per carità.
Pino: per lunedì debbo avere una risposta, Piero.
Cerato: certo, certo, certo.
Pino: va bene? Io mo sto alla Regione.
Cerato:..
Pino: va bene?
Cerato: senz'altro!
Pino: un abbraccio.
Cerato: ciao, a te; Ciao, ciao, ciao.
(14 luglio 2003)
Pino: pronto?
Cerato: Pino, sono Piero, ciao.
Pino: uhé Piero, come va?
Cerato: so che mi hai cercato.
Pino: si volevo sapere se avevi...visto quel fatto lì.
Cerato: quel fatto lì, ho controllato, adesso sto controllando anche i fascicoli, e al limite so tutto. Secondo me è improponibile, Pino. Perché allora, non si capisce perché dentro l'Asl gente col doppio dei titoli suoi non prende... Insomma.
Pino: ... poi vediamo
Cerato: questo è il limite di tutto, nel senso che ha fatto appena appena...
Pino: comunque ce li ha, diciamo.
Cerato: eh?
Pino: ce li ha, perché loro dicono di sì.
Cerato: ce li ha, sono contestabili. Nel senso che a me, la commissione verifica dell'Asl mi contestò Rubino su una serie di cose non contestabili, però ti faccio il prospetto esatto perché io poi i titoli suoi ce li ho tutti...
Pino: e ho capito, per non ci posso dire una palla...
Cerato: no...
Pino: eh?
Cerato: ti faccio il promemoria, domani ce l'hai il promemoria esattissimo.
Pino: va beh, allora mi chiami tu domani.
Cerato: tieni conto che lui ha fatto il concorso per il direttore d'Ischia
Pino: questo lo so.
Cerato: lo sai. E risultato uno dei peggiori.
Pino: va bene.
Cerato: cioè, proprio ai limiti capito? E proprio debole assai. Però ti dò il promemoria esattissimo. Per domani ce l'hai, ti chiamo e te lo mando per fax.
Pino: va bene, un abbraccio.
Cerato: a te, ciao, buona giornata.
(19 luglio 2003, ore 10,44)
Cerato: pronto?
Petrella: Piero, Pino
Cerato: ciao Pino
Petrella: come va
Cerato: tutto bene.
Petrella: Piero, devi stare fermo su quella situazione, sennò scoppia un casino politico.
Cerato: e perché.
Petrella: statti...devi stare fermo su quel fatto lì.
Cerato: io l'ho già fatto, Pino.
Petrella: no, mi dispiace. A chi l'hai detto scusa?
Cerato: eh?
Petrella: a chi l'hai detto?
Cerato: no, ho fatto la delibera.
Petrella: hai fatto una cosa sbagliatissima.
Cerato: e perché, Pino? Tu mi hai detto di verificare questo (tale Di Pietro, candidato a Direttore sanitario dell'Asl Na2). Questo non ha titoli.
Petrella: no, no, no, Piero, mi dispiace. Guarda, hai fatto una cosa, se l'hai fatto, hai fatto una cosa pessima.
Cerato: e perché?
Petrella: come perché? Ti è stato detto che dovevi aspettare.
Cerato: aspettare per Verificare che questo non aveva i titoli.
Petrella: no, no, no
Cerato: quando l'ho verificato...
Petrella: guarda, noi abbiamo parlato ieri, e ti ho detto che dovevi parlare con Costantino.
Cerato: per questo che non aveva i titoli.
Petrella: no, Piero. Mi dispiace.
Cerato: ho telefonato anche a
Petrella: no, guarda, Piero. Che hai chiamato a Soprano a noi non ce ne frega niente.
Cerato: cosa?
Petrella: ti ho detto che dovevi parlare con Costantino. Mi dispiace, su questo c'è uno scontro terribile. Perché fai succedere un casino terribile mai visto. Ho detto che dovevi parlare con Costantino. Non facciamo il gioco delle tre carte.
Cerato: non facciamo nessun gioco delle tre carte.
Petrella: era tuo dovere anzitutto chiamarmi. E non l'hai fatto. Quindi già hai fatto un fatto del genere, e ti assumi tutte le tue responsabilità. Però col partito e con noi è finita. Te lo dico, guarda, perché metti in condizione politiche una cosa che neanche ti immagini. Poi qui ognuno di noi ha delle responsabilità, caro Piero. E mi dispiace. lo ti ho detto pure che dovevi parlare con Costantino.
Cerato: ma per avvisarlo che non aveva i titoli. .
Petrella: no, innanzitutto, questo ha i titoli.
Cerato: no, assolutamente. Sono due delibere, lui è stato sospeso.
Petrella: ma che se questo non aveva titoli ce ne doveva essere un altro.
Cerato: eh, Pino.
Petrella: ti prego di prendere questa cosa e di stracciarla perché succede un casino.
Cerato: ma non posso stracciarla.
Petrella: allora fai quello che vuoi, Piero. L'hai fatto? Tu ti assumi tutte le tue responsabilità. Per quanto riguarda con me, fin quando sarò io il responsabile del partito, è chiusa la situazione. Ma proprio chiusa!
Cerato:Pino, tu hai...
Petrella: e farò un casino, te lo dico, faccio un casino.
Cerato: eh, Pino, fai un casino, non so che dirti.
Petrella: e certo che faccio un casino.
Cerato: io, quando ci siamo visti, tu mi hai detto...
Petrella: no, Piero, guarda, io sono una persona che ricorda le cose, non sono mica rincoglionito
Cerato: e neanche io.
Petrella: ieri ci siamo sentiti, e hai parlato con Soprano, che questo qui non aveva i titoli, invece i titoli ce li ha.
Cerato: non ce li ha, Pino! Io ho le due delibere, lui è stato sospeso da direttore sanitario un anno prima!
Petrella:ho capito, ma scusami tanto
Cerato: ho avuto le due delibere, e te le volevo mandare.
Petrella: no, ora debbo parlare io. Perché io le cose le ricordo benissimo. E ti ho detto che dovevi parlare con Costantino. Io ieri sera sono stato alla Regione e Costantino mi ha detto che non lo hai chiamato.
Cerato: credevo di dovergli dire semplicemente questo!
Petrella: scusa, non dire credevo. Io ti ho detto che noi abbiamo dei problemi politici, con tutto il centrosinistra. Tu prendi questa cosa, mi dispiace, è sbagliatissima. Perché l'hai fatto senza stare a sentire nessuno! Poi, se ognuno di noi può fare quello che vuole... allora fatelo! E poi dopo, quando si fanno le verifiche, non è che ognuno di noi sta in un posto perché è stato voluto dal Signore... Io sto in un posto perché mi sono state affidate determinate cose che debbo fare. Se ognuno di voi pensa di agire come vuole... bene! Siete padroni di fare quello che volete. Però, per con noi è chiusa.
Cerato: Pino?
Petrella: Lo sai, su questo io sono la persona più corretta al mondo.
Cerato: allora, quando...
Petrella: ti sono stato vicino, fino...
Cerato: Pino? Mi fai parlare un attimo?
Petrella: su questa questione, rompiamo. Te lo dico.
Cerato: eh, Pino, ascolta.
Petrella: poi fa' quello che vuoi!
Cerato: quando ci vedemmo quella volta, l'altra volta...
Petrella: no, Piero, non ci vedemmo quella volta, l'altra volta
Cerato: tu mi dicesti e beh Pino fammi parlare, scusami!
Petrella: si, dimmi, dimmi.
Cerato: allora tu mi hai detto: "Guarda, abbiamo questa pressione sui Verdi. Verifica questa cosa, perché questa cosa per me è importante. Se ce l'ha i titoli devi fare questo. Se non c'ha i titoli, mi hai guardato e mi hai detto "fa venire questo da Bologna (Walter Domeniconi)".
Petrella: no, no, mi dispiace. Mi dispiace, non ho detto assolutamente questo.
Cerato: come no, mi hai guardato e dice tu sei una "capa" e m'ha fatto pure la battuta, Pino.
Petrella: no, guarda, allora io...Piero stammi bene a sentire. Noi ieri mattina ci siamo sentiti io ti ho detto che tu dovevi fare un passaggio con Costantino
Cerato: si, per dirgli che questo non aveva i titoli!
Petrella: no, non che non aveva i titoli. Ho detto che questa è una questione politica, per favore, Piero. Non facciamo il gioco delle tre carte.
Cerato: no, non lo faccio.
Petrella: e allora non mi far dire cose che non ho mai detto, e invece le cose che ho detto tu le nascondi con un'altra cosa. Per me, questo fatto, io non so, non sapevo nulla. In questo momento, se io non ti telefonavo, non sapevo neanche che tu avevi, che cosa ... avevi fatto. Per quanto mi riguarda, è una cosa che stai facendo autonomamente! Per carità è nei tuoi diritti. E allora tu decidi quello che tu vuoi, e noi decideremo quello che tu sai benissimo e noi decideremo quello che vogliamo e non ti comunicherò più niente! Perché si modificano tutti i rapporti. Che tu sai benissimo che momento difficile si sta vivendo nella sanità, e gli equilibri che noi dobbiamo garantire. Se tu pensi che esiste solo l'Asl Na2 allora pensa che esiste solo l'ASL2 e che non esiste una coalizione di centrosinistra, che non esiste una Regione.
Cerato: Pino, credo che per esista anche una qualità delle cose.
Petrella: No guarda
Cerato: scusami.
Petrella: No, ti prego. Se mi fai questo discorso...c'erano altri cento nomi. Che significa la qualità? Se questo non era...non aveva la qualità, ne veniva un altro che aveva la qualità. Ma non è che la qualità la puoi decidere tu!
Cerato: infatti, ho detto che non sono io, per carità di Dio!
Petrella: No ce ne sono altri cento. Piero. Mi dispiace. Questa è una cosa sbagliatissima. E' una cosa che creerà un casino mai visto, e poi sono cazzi tuoi. Te lo dico, ti posso dire che ti attaccherò, perché io ho una responsabilità politica.
Cerato: ho capito, Pino.
Petrella: allora, se tu hai delle idee politiche o ad un certo punto uno fa riferimento, oppure se pensi di fare...ci mancherebbe! Quindi nessuno può obbligare niente a nessuno. Per arrivati a questo punto, io non so a chi appartieni! Appartieni a te stesso! E mi dispiace, perché io te l'ho detto chiaramente.
Cerato: ah, se appartengo a me stesso, è venuto un diesse, Pino.
Petrella: ma che me ne ... che è venuto il diesse!
Cerato: quale me stesso?
Petrella: Ma stai scherzando? Si creerà un casino che neanche ti immagini. Arrivati a questo punto, prendi questa cosa, stracciala per quanto mi riguarda, io non ne so nulla. Ti ho detto pure...
Cerato: ma ieri abbiamo parlato di questo Di Pietro.
Petrella: no, guarda, Piero. Non alteriamo la realtà perché sennò dopo mi incazzo veramente. lo ti ho detto che bisognava fare un passaggio da Costantino, perché un passaggio... questo qui non aveva i titoli, innanzitutto ho il dovere di chiamare il rappresentante di quel partito, dopodiché "fammi un altro nome". Era un passaggio politico, io non ti voglio mettere nessuno che non sia bravo, ci mancherebbe, sono per la qualità come sono sempre stato per la qualità nella mia vita, però non è detto che ne stanno altri dieci.. .che potevano essere bravi.
Cerato: per carità, questo è ovvio
Petrella: ah, allora se è ovvio questo, mi dispiace. Hai fatto un fatto di arbitrio tuo... l'hai fatto... Ti consiglio vivamente di pensare a quello che hai fatto. Ma proprio vivamente, perché scoppia un casino politico. Metti in condizione il presidente, tutti quanti noi nella merda totale quando stiamo cercando di fare un accordo politico che sia alto, ampio per il rilancio della coalizione, tu fai un atto così che può sembrare che voglio dare una spallata. Quando io non c'entro proprio niente di tutta questa storia. Ma tu mi metti a me in una grande difficoltà, caro Piero. Eh, scusami tanto. E uno fa una cosa del genere e non chiama neanche?
Cerato: ma perché io l'avevo dato per scontato, Pino!
Petrella: ah, tu l'hai dato per scontato?
Cerato: te ne avevo parlato!
Petrella: allora mi dispiace.
Cerato: non è che non te ne avevo parlato, mica è una cosa che ho nascosto! Ne ho parlato anche con Sauro ieri!
Petrella: senti Piero, Sauro, PincoPallo e Pinco Franco non contano un ... E' chiaro?
Cerato: no, e ha detto che doveva vedere te domani pomeriggio.
Petrella: ma a me non mi ha visto nessuno. Io stamattina... persone che mi ha detto questa cosa? E' impossibile.
Cerato: allora, Sauro è venuto da me a mezzogiorno..
Petrella: no, guarda...
Cerato: ti prego, Pino. A via Calabritto alle 4.
Petrella: Piero? Piero? Allora cambiamo un poco la situazione così siamo chiari perché a me questi discorsi non piacciono proprio. C'è uno solo che è il responsabile del partito, che è il sottoscritto, e tu lo sai. I contatti li hai mantenuti sempre è non me e tu lo sai. Se hai voluto fare questo per aggirare, hai fatto un errore mai visto. Con me non ha parlato nessuno, nessuno ti ha dato l'ok sull'operazione, nessuno, quindi, assumiti la tua responsabilità, non scaricarla sugli altri...
Cerato: no, io non la scarico su nessuno, no, Pino, questo no.
Petrella: ...ti dico di più. Tu tieni una situazione di responsabilità, questo qui mi dispiace. Mi dispiace. Ma non può venire! O se verrà, verrà dopo che è stato fatto un accordo con tutta la coalizione. Eh. Noi non possiamo assolutamente far vedere o immaginare all'esterno che io ho voluto fare un colpo di mano. Ma stiamo scherzando? Ma stiamo scherzando? Tu mi metti in una condizione assurda. Pensano che lo abbia fatto io. Eh, dopo che tanto più ti ho detto devi passare per...Costantino.
Cerato: eh, giuro, Pino, io avevo capito solo per avvisare...
Petrella: hai capito male, mi dispiace!
Cerato: perché quando io ti ho detto che non ha titoli, mi hai detto "passa per Costantino".
Petrella: no, eh... allora lasciamo perdere. Ora avrai capito male, tutte cose in buona fede, per carità ci credo. Per è una cosa che non si può fare. E' così.
Cerato: io ieri mattina mi sono fatto mandare due delibere da Claudio...
Petrella: Piero? Tu, Claudio, Antonio, Francesco... non me ne ... più niente! E' chiaro? E' un fatto politico. Ti è chiaro?
Cerato: sì.
Petrella: ecco, allora se è un fatto politico, hai capito male.. Diciamo che hai capito male... Diciamo che hai capito male. Annulla questo fatto qui e bisogna aspettare che si faccia un accordo. E' così semplice. Perché atti di forza non siamo abituati a farne. In un momento così delicato. E tu sai quanto è delicato il momento. Ci vuole solo questo. Per scatenare l'inferno mondiale. Che io ti ho detto, fino in fondo, "valutiamo prima", no questo non è bravo. Non va bene, questo non è bravo. Vediamo i titoli, le cose che... vanno bene. Però te l'ho detto proprio l'altro giorno, devi passare da Costantino. Perché abbiamo una questione politica. Non abbiamo bisogno del genio. Né esiste solo l'Asl 2 (AsLNa2), in Campania. O lo capisci questo, oppure significa insomma che non te ne importa niente a te di tutto... della nostra Regione. Se non te ne importa niente, va bene. Fai quello che vuoi. lo te lo dico che uscirò in una maniera violentissima. Prendendo le distanze. Comunque Ognuno fa quello che vuole. Tu farai quello che vuoi, e noi faremo quello che vogliamo. Eh, perché non è che non ti ho avvertito. lo per primo, ma io potevo mettere tutti i diesse? Non ho capito! Ma è possibile questo? No. Lo capisce chiunque, tranne che gli altri dicono va bene. Mettetelo a questo...dei passaggi politici. lo non ho la responsabilità di un'Asl, io ho la responsabilità della Sanità in questa Regione. Eh, scusami tanto. Ora rifletteteci, io tra un quarto d'ora ti richiamo. Ciao.
Cerato: va bene, ciao