Una platea non troppo 'calda' per Silvio Berlusconi che rimedia anche qualche contestazione. I Repubblicani Italiani, riuniti a congresso all'Ergife di Roma, accolgono l'ex premier con un caloroso applauso ma, poi, gli riservano anche alcuni interventi dalla platea in disaccordo con le sue parole. Berlusconi fa il suo ingresso in sala e, rivolgendosi ai delegati del Pri, spiega che oggi ha gia' parlato in diverse occasioni e, quindi, se preferiscono - visto che "per la prima volta i miei collaboratori mi hanno preparato un bel discorso" - puo' non intervenire a braccio. Ma la platea lo acclama e gli chiede di lasciar stare il discorso scritto. Il leader di Forza Italia non risparmia elogi e lodi a Giorgio La Malfa e Francesco Nucara: del primo, in particolare, ricorda il "carattere mite" che molte volte in Consiglio dei ministri gli e' servito per contrastare "il carattere bellicoso di alcuni ministri del Nord, facendo da pacificatore". Quindi, Berlusconi entra nel vivo del suo intervento, riproponendo quello che e' il suo "grande sogno" di dar vita ad un "grande, grande, grande partito delle liberta'", da contrapporre ad un'altra grande forza politica dall'altra parte. Poi arriva l'affondo verso il governo e la maggioranza di centrosinistra, sempre piu' divisa. Berlusconi si sofferma sulle nuove politiche per l'immigrazione, contestandole punto per punto, fino a trarne la conseguenza di una rinnovata e aumentata mancanza di sicurezza. Fa l'esempio di Milano e della manifestazione di piazza: ma qui arriva la prima contestazione. Dalla platea c'e' chi gli grida ironicamente: "Milano e' governata dai comunisti, vero?". E ancora: Berlusconi parla di evasione fiscale, critica le misure del governo, ma ecco la nuova interruzione dalla platea: "L'evasione fiscale si combatte con i condoni?".
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