Prima del 1968 si andava poco a scuola. I potenziali casinisti, quelli privi di capacità, quelli provenienti da famiglie disgraziate si fermavano alla quinta elementare.
Prima del 1968 si andava poco a scuola. I potenziali casinisti, quelli privi di capacità, quelli provenienti da famiglie disgraziate si fermavano alla quinta elementare.
Sto 68...
Fosse un eterno '68, con l'attivismo e le rivendicazioni di quegli anni, sarebbe una società migliore.
Si.
Ma ora niente di tutto questo. Si è preso il lato peggiore (il becero permessivismo) e si è perso quello migliore (le lotte, che seppur ingenuamente e senza cognizione di causa vennero fatte con spirito sincero)
E come no! Un nuovo 68 magari nel 2008 e voilà una società migliore....
Che palle.
Chiunque abbia fatto le scuole dell'obbligo al sud ma credo anche al nord sa benissimo che il bullismo è sempre esistito. Anzi mi sa che in altri paesi europei è peggio, è noto che in francia e in uk il fenomeno è endemico. Fa parte della crescita.
L'unica novità è youtube.
L'ARTICOLO,se proprio ti interessa, lo puoi leggere SUL SITO DEL CORRIERE DELLA SERA(www.corriere.it)tra gli editoriali!!!
Nessun dubbio circa l'inutilità del pessimo Galli Della Loggia, ma credo che varrebbe la pena di riflettere sugli effetti del movimento del '68 sulla scuola. La deriva attuale parte certamente di lì. E non parlo di bullismo. Parlo di un'istituzione educativa sempre meno selettiva (diciamo pure non più selettiva) che "sforna" diplomati in un mondo sempre più competitivo e duro (e non parlo solo del lavoro ma della vita in generale).
La scuola è virtualmente senza strumenti coercitivi. Non esistono quasi più le bocciature. Non esistono rischi per gli studenti fannulloni. Figuratevi per quelli un po' bulli...
La colpa è della scuola?
Se uno studente viene sospeso, e ha dei genitori che lo puniscono la volta dopo non rischia la sospensione. Se i genitori se ne fregano lo studente continua a fare quello che vuole.