Nel 2050 in pensione un terzo degli italiani
La percentuale di ultra 65enni rispetto alla popolazione totale salirà dal 19,6% del 2005 al 33,7% nel 2050


ROMA - Nel 2050 quasi un terzo degli italiani sarà in pensione. È l'allarme lanciato dall'Ocse nell'ultimo report in cui si evidenzia anche il peso della bassa crescita economica, agli ultimi posti per produttività, e l'alto livello di invecchiamento della popolazione.
OLTRE IL 33% DELLA POPOLAZIONE OVER 65ANNI

La percentuale di ultra 65enni rispetto alla popolazione totale salirà - secondo l’Ocse - dal 19,6% del 2005 al 33,7% nel 2050. In questo caso non si tratta del dato più elevato: In Giappone nel 2050 gli ultra 65enni saranno il 39,6% della popolazione, in Corea il 38,2%, in Spagna il 35,7%. Ma intanto l’Italia si ritrova con un tasso di occupazione del 57,5%, in base ai dati 2005, contro il 65,5% della media dell’Ocse. Peggio fanno solo Polonia (53%) e Turchia (45,9%).

SCARSA OCCUPAZIONE

- A pesare, in Italia, sono la bassa percentuale di occupati nella fascia di età 55-64 anni, meno di uno su tre (31,4%) contro oltre uno su due (52%) nella media Ocse; assieme alla bassa occupazione giovanile al 25,5% sulla fascia 15-24 anni contro il 42,9% della media Ocse e a un tasso di occupazione delle donne al 45,3% contro una media Ocse del 56,1%.
02 aprile 2007