Originariamente Scritto da
Bèrghem
Roma, 4 apr. - (Adnkronos/Ign) - Redditi non dichiarati pari a 17 miliardi, 4 miliardi di Iva dovuta e non versata, 7.288 gli evasori totali. Sono i numeri 2006 contenuti nel Rapporto annuale del Comando generale della Guardia di finanza, presentato oggi. Nel 2006 la Guardia di finanza ha segnalato, per il recupero a tassazione, redditi pari a 17 mld di euro circa. Per quanto riguarda la verbalizzazione di rilievi Iva dovuta e non versata, si è raggiunta la cifra di 4 mld di euro circa. Si tratta del picco più alto dei consuntivi degli ultimi 10 anni, si sottolinea. Rimane consistente nel 2006 la 'black economy'. Sono ben 7.288 gli evasori totali che non hanno presentato la dichiarazione dei redditi e Iva, per un totale di 8,4 miliardi di euro sfuggiti alla tassazione. I settori economici più interessati, si sottolinea, sono quelli del terziario e in particolare il commercio all'ingrosso e al dettaglio (2.600 casi) l'edilizia (1.400 casi), il comparto immobiliare (600 casi) e i trasporti e le comunicazioni (420 casi). Rimane ''alto l'allarme'' sulle frodi fiscali e l'evasione dell'Iva. Sono state denunciate all'autorità giudiziaria oltre 7.200 persone con un'evasione d'Iva pari a 1,6 miliardi di euro, con un incremento del 60% rispetto all'anno precedente. I settori piu' colpiti da questo fenomeno sono quelli del commercio di autoveicoli (490 milioni Iva evasa), di elettrodomestici (162 milioni), di capi di abbigliamento (67 milioni) e dell'edilizia (80milioni). Individuate circa 2,2 miliardi di frodi a danno dell'erario. In particolare, sono state scoperte fondi di aiuti all'agricoltura per 50 mln e di finanziamenti di fondi strutturali europei per 404 mln, oltre a 430 mln di incentivi alle imprese che sono stati sottratti allo sviluppo del Paese. Le regioni più colpite da questi fenomeni, si sottolinea, sono la Sicilia, Calabria, Puglia e Campania. La Guardia di Finanza ha inoltre accertato, sempre nel 2006, l'impegno di 22.700 lavoratori in nero e 8.200 irregolari. Quasi la metà sono stati individuati nelle regioni del mezzogiorno. L'operazione ha permesso di recuperare ritenute fiscali per oltre 140 milioni di euro con un incremento del 20% rispetto al 2005.