IRAN-GB: MARINAI RITRATTANO 'CONFESSIONI'
LONDRA -
I marines e marinai britannici rientrati ieri in patria hanno ritrattato oggi le "confessioni" di "intrusione illegale nelle acque iraniane" fatte durante i tredici giorni di prigionia a Teheran. "Eravamo in acque territoriali irachene quando siamo stati catturati", hanno affermato sei dei quindici marines e marinai durante una conferenza-stampa nella base militare di Devon dove sono stati portati dopo il rientro in patria.
''Siamo stati bendati, legati e sottoposti a costante pressione psicologica'', hanno raccontato i marines e marinai quando hanno letto una dichiarazione comune all'inizio della loro prima conferenza-stampa dopo il rientro in patria. A loro giudizio e' ''profondamente deplorevole'' il fatto che l'Iran abbia usato a scopo propagandistico Faye Turney, la donna del loro gruppo, spinta a criticare il governo Blair per la guerra in Iraq. Faye Turney e' stata separata dal resto del gruppo subito dopo la cattura.
A FAYE TURNEY FU DETTO, SEI L'UNICA IN PRIGIONIA
Faye Turney avrebbe ceduto e 'confessato'' dopo che gli iraniani le fecero credere che gli altri quattordici militari erano stati rimandati a casa e lei era l'unica ancora detenuta. Durante la prigionia i marines e marinai del Regno Unito - bendati per la maggior parte del tempo e interrogati a ripetizione perche' ammettessero le loro ''colpe'' - sono stati trasferiti tre volte. Nel corso della conferenza-stampa i militari hanno sottolineato che al momento della cattura non hanno opposto resistenza in quanto ''ci sarebbe stata una grossa battaglia che non avremmo vinto e ci sarebbe stato un grosso impatto strategico''.
I MARINAI, O CONFESSARE O SETTE ANNI DI RECLUSIONE
I quindici marines e marinai catturati dall'Iran nel Golfo Persico si decisero a confessare ''l'intrusione illegale nelle acque iraniane'' dopo essere stati tenuti la maggior parte del tempo bendati e in isolamento e sottoposti a interrogatori notturni. ''Siamo stati interrogati - raccontano in una dichiarazione comune letta durante una conferenza-stampa - la maggior parte delle notti e ci hanno dato due opzioni. Se ammettevamo l'intrusione saremmo ritornati abbastanza presto in Gran Bretagna. Altrimenti avevamo davanti a noi sette anni di reclusione''.
Quale sarà la verità?Non lo sapremo MAI,ma: per gli antiamericanisti sarà certa la ragione degli Iraniani,per gli americanisti il contrario!La "fede" è "fede"..