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  1. #21
    Nazione e Popolo
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    Citazione Originariamente Scritto da cristiano72 Visualizza Messaggio
    acc complotti sionisti anche allora
    Eccezionale, tralatro era una vita che sognavo che qualcuno li tirasse fuori! Qual'è la fonte di queste informazioni storiche, Cneus Mauritius Blondetius?

  2. #22
    www.myspace.com/rbnlione
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    L'ombra del Tempio sull'Impero. Come gli Ebrei dominarono il mondo celandosi dietro prestanome chiamati Imperatori.

    Magari la effedieffe lo pubblica...

  3. #23
    Dio e Po***o
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    Citazione Originariamente Scritto da teschio rosso Visualizza Messaggio
    daltanius, parliamo di cose serie.. di chi sei il troll ?
    parla in italiano , non ti capisco !

  4. #24
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    Più che un cristiano sono forse un pagano che crede in Cristo
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    Citazione Originariamente Scritto da Squalo Visualizza Messaggio
    In quanto ai Cristiani concettualmente non sono diversi dagli Islamici nel voler imporre il Dio unico...
    Ti correggo, perchè questo non corrisponde al vero. Proprio concettualmente, il cristianesimo non impone ma trasmette la fede attraverso un'efficace persuasione e un retto pensiero. Non vedo imposizioni, ma orientamenti. La dimostrazione è che ognuno è libero di rifiutare Dio senza pagare dazio su questa terra. Ma chi conosce un minimo di Corano sa perfettamente che nell'Islam la guerra è uno strumento di Allah, voluto e desiderato da questi per la sottomissione degli infedeli del mondo.
    Io credo che tra i due, corra una bella differenza.

  5. #25
    Squalo
    Ospite

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    Citazione Originariamente Scritto da Bardamu Visualizza Messaggio
    Ti correggo, perchè questo non corrisponde al vero. Proprio concettualmente, il cristianesimo non impone ma trasmette la fede attraverso un'efficace persuasione e un retto pensiero. Non vedo imposizioni, ma orientamenti. La dimostrazione è che ognuno è libero di rifiutare Dio senza pagare dazio su questa terra. Ma chi conosce un minimo di Corano sa perfettamente che nell'Islam la guerra è uno strumento di Allah, voluto e desiderato da questi per la sottomissione degli infedeli del mondo.
    Io credo che tra i due, corra una bella differenza.
    È vero, l'Islam è una religione "guerriera", ma anche il Cristianesimo si è imposto anche con la forza. In sud America le civiltà pre-Cristiane sono scomparse dopo che i Conquistadores hanno Cristianizzato con la forza.

    Anche alcune spedizioni Cristiane non hanno nulla da invidiare agli Islamici. Il tutto con il benestare della Chiesa che poteva allargare i propri confini...

  6. #26
    Forumista senior
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    Più che un cristiano sono forse un pagano che crede in Cristo
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    Citazione Originariamente Scritto da Squalo Visualizza Messaggio
    È vero, l'Islam è una religione "guerriera", ma anche il Cristianesimo si è imposto anche con la forza. In sud America le civiltà pre-Cristiane sono scomparse dopo che i Conquistadores hanno Cristianizzato con la forza.

    Anche alcune spedizioni Cristiane non hanno nulla da invidiare agli Islamici. Il tutto con il benestare della Chiesa che poteva allargare i propri confini...
    Appena ho tempo, possiamo approfondire certamente le questioni che hai sollevato. Ma sappi che molto di quello che abbiamo appreso sulle missioni cristiane in sudamerica, sui roghi, sulle crociate è frutto di pura leggenda che ci ha pervaso le coscienze. Ci sono tantissimi studi ben documentati che rivedono alcuni passaggi storici, dimostrando con evidenza quanto le leggende nere e infondate siano dure a morire, con buona pace di massoni e anticlericali.

  7. #27
    Forumista senior
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    Più che un cristiano sono forse un pagano che crede in Cristo
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    Predefinito Ad esempio, uno scritto del Timone

    È lo stesso Cardini che ha ricordato più volte come l’Occidente moderno abbia contribuito a creare con le sue mani la reazione islamica di cui è ora bersaglio. Nel mondo musulmano, ciò che viene da Europa, da Israele, dall’America è qualificato con odio, invariabilmente, Come “crociata”. “Crociati” sono gli israeliani che distruggono case ed elevano muri, “crociati” sono gli americani che bombardano e che occupano, “crociati” sono gli europei, anche se giungono tra loro con organizzazioni umanitarie.
    In realtà, come ha documentato lo storico fiorentino, la memoria delle spedizioni dei due primi secoli del Mille era praticamente scomparsa tra i musulmani se non, forse, nelle zone del Medio Oriente che avevano visto quel confronto. In effetti, sul piano oggettivo, le crociate — che avevano mobilitato poche migliaia di uomini — erano state un colpo di spillo in un mondo islamico sconfinato, che andava dal Portogallo sino all’Asia Centrale.
    Venne, però, l‘era del colonialismo e i governi europei, a cominciare da quello francese — composti da massoni e funzionanti come bracci politici delle Grandi Logge — si inquietarono perché al seguito delle truppe che conquistavano territori in Africa e in Asia giungevano i missionari. Bisognava neutralizzarli: da qui, il gran daffare per installare anche in quei luoghi la contro-chiesa, la massoneria, nella quale educare i notabili locali. A quelle logge fu affidata la propaganda anticattolica: come prendere sul seno i preti, i cui predecessori avevano organizzato e gestito campagne di guerra contro l’Islam, avevano massacrato bambini, violentato donne, rubati i tesori e tutto questo l’avevano chiamato “crociata”? La memoria di quegli eventi, travestita con i panni della più plateale leggenda nera, fu richiamata in vita, annunciata alte plebi, che spesso non ne avevano mai sentito parlare e sempre più radicalizzata. Il colonialismo finì, ma il seme gettato aveva ormai vigoreggiato: l’odio destinato alla Chiesa ha finito, così, per coinvolgere l’intero Occidente, con i risultati che ora vediamo bene.

    La crociata non fu aggressione e non fu guerra santa, fu legittima difesa: è una verità che sembra non si riesca a far passare. Eppure, basterebbe un piccolo atlante storico per capire. Quando Costantinopoli fece pervenire in Europa il suo grido di aiuto, il già estesissimo Impero Romano d’Oriente era ridotto alle dimensioni dell’attuale, piccola Grecia, inferiore alla metà dell’Italia. Dopo la conquista del Medio Oriente e di tutta l’Africa del Nord, ai guerrieri di Allah bastava solo un passo ulteriore ed era finita anche per quell’ultimo lembo di cristianità. Andare in soccorso dei fratelli nella fede era un sacro dovere.
    Certo, la storia è misteriosa e, ad occhi umani, talvolta crudele. Nate anche come impresa di solidarietà tra cristianità orientale e occidentale, le crociate finirono col creare tra le due comunità un muro che non si è ancora riusciti a sgretolare. Quella Costantinopoli che i turchi non erano riusciti ancora ad espugnare, fu presa e saccheggiata, nel 1204, da un esercito che era partito dall’Europa con le insegne della crociata e che, invece che contro gli infedeli, finì coll’accanirsi contro i fratelli nella fede.
    Se la crociata non fu aggressione, non fu neppure, dicevamo, guerra di religione. Ciò che importava era riaprire ai cristiani la via del pellegrinaggio verso il santo Sepolcro, nessuno aveva intenzione di convertire al Vangelo i seguaci del Corano. Non ci furono sforzi missionari. A parte qualche atto isolato di gruppetti fanatici, nessun musulmano fu infastidito per la sua fede. La Chiesa, comunque, non mise mai questo tra gli obiettivi della crociata. Come mostrano le fonti, a Gerusalemme i Templari stessi, pur sempre pronti a dar battaglia, se necessario, avevano a fianco della loro chiesa una moschea e ciascuno lasciava che l’altro pregasse il suo Dio. I primi tentativi di conversione in quei luoghi risalgono al XIII secolo, ad opera dei Francescani, quando ormai tutto era finito per i Regni cristiani e l’Islam aveva ridisteso ovunque la sua coltre. Non a caso, quei frati finirono quasi tutti martiri.
    Quanto al rapporto con gli ebrei, riporto qui quanto scrive uno storico americano di oggi, Thomas F Madden. Mi sembra significativo, visto che si tratta di uno studioso protestante: «Certo, come in ogni conflitto, ci furono sventure, errori e crimini. Cose sin troppo ricordate, oggi! All’inizio della prima Crociata, nel 1095, un gruppo, condotto dal conte Emicho di Leiningen, Si apri la strada lungo il Reno derubando e talvolta assassinando gli ebrei incontrati. Senza successo, i vescovi locali tentarono di fermare la strage. Agli occhi di quei guerrieri, gli ebrei erano i nemici di Cristo. Depredarli ed ucciderli, pertanto, non era peccato. Effettivamente, credevano trattarsi di un atto retto, potendo i soldi degli israeliti essere usati per finanziare la crociata verso Gerusalemme. Ma avevano torto, e la Chiesa condannò fermamente le ostilità contro gli ebrei. Cinquant’anni dopo, quando la seconda crociata stava gia per muoversi, san Bernardo proclamava che gli ebrei non sarebbero stati toccati: «Chiedete a chiunque conosca le Sacre Scritture cosa si auspica, per gli ebrei, nel Salmo. “Non per Ia loro distruzione io prego” sta scritto. Gli ebrei sono per noi le parole viventi della Scrittura, ci ricordano ciò di cui sempre soffrì il nostro Dio . Sotto i principi cristiani sopportano una prigionia dura, ma “aspettano solamente il tempo della loro liberazione”.
    «Ciononostante, un certo Radulf, un monaco cistercense, aizzò parecchia gente contro gli ebrei della Renania, malgrado le numerose lettere inviategli da Bernardo per fermarlo. Infine, il Santo fu costretto a recarsi personalmente in Germania, dove prese Radulf, lo spedì di nuovo nel suo convento e fece finire i massacri.
    «Spesso si dice che le radici dell’Olocausto possono essere rintracciate in questi pogrom medievali. In realtà, le radici affondano motto più indietro nel tempo, sono più profonde e più estese dei tempi delle crociate. Ebrei perirono, ma lo scopo non era certo quello di uccidere ebrei. È vero esattamente il contrario: papi, vescovi e predicatori assicurarono che gli israeliti non sarebbero stati molestati. Nella guerra moderna chiamiamo le morti tragiche come queste “danno collaterale”. Gli Stati Uniti hanno ucciso, con le tecnologie “intelligenti”, molti più innocenti di quanti i crociati avrebbero mai potuto uccidere. Ma nessuno oserebbe dire seriamente che lo scopo delle guerre americane è di massacrare donne e bambini».

    È singolare: i credenti della mia età hanno passato buona parte della vita a confrontarsi con coloro, i comunisti, che non avevano religione. E adesso, ci tocca fare i conti con coloro, i musulmani, che di religione ne hanno troppa.

    Le vie del mondo furono aperte dalla forza e dall’entusiasmo di quell’ideale struggente, non soffocato dal termine delle spedizioni e vivo sin quasi alle soglie dell’età contemporanea. Le vele delle caravelle di Colombo portavano la grande croce rossa della crociata: si cercava di raggiungere le Indie navigando verso Occidente per trovare oro e argento che servissero a finanziare la ripresa della lotta. Con la Spagna che, varcato lo stretto di Gibilterra, avrebbe raggiunto la pur remota Gerusalemme con una marcia vittoriosa attraverso il Nord Africa. Questo il sogno de los Reyes católicos.
    Ma già nel 1245 era stata aperta ad Oriente la via dell’Asia: il francescano Giovanni da Pian del Carpine mandato, dieci anni prima di Marco Polo, presso i Mongoli per ottenere l loro alleanza, prendere l’Islam tra due fuochi e ricominciare la Crociata. Con lo stesso obiettivo, nel 1253, le ambascerie che san Luigi di Francia invia in Persia (il domenicano Ivo il Bretone) e in Cina (il francescano Gugliemo di Rubruck).
    Chi ricorda, poi, che a salvare l’Europa contribuirà una realtà che senza le crociate non sarebbe esistita? Come l’ordine del Tempio, i Templari, anche l’ordine dell’Ospedale, gli Ospitalieri, nacque per sorreggere lo sforzo di tenere la Terra Santa. Espulso da questa, poi da Cipro, poi da Rodi, l’Ordine, installato a Malta, diverrà la maggiore potenza navale nel Mediterraneo, la sola in grado di tenere a bada e flotte ottomane e ripulire il mare dalle imbarcazioni dei pirati in caccia di cristiani da vendere come schiavi ad Algeri o a Tunisi.

    La “Garzantina”, la piccola Enciclopedia Universale, lo strumento di prima informazione più diffuso in Italia, ormai da decenni. lo pur la tengo sulla scrivania, come pronto intervento. Voce Crociate: «Quelle spedizioni ebbero alla base ragioni sociali, economiche e politiche». Queste; e queste soltanto, secondo il manuale.
    La fede, dunque, non è una ragione da mettere in campo, per spiegare perché, per secoli, migliaia di ricchi e di poveri, di giovani e di vecchi, di uomini ma anche di donne (quante famiglie partirono al completo!) abbiano affrontato fatica, miseria, morte inseguendo il sogno di liberare, per sempre, i luoghi santificati dal Cristo. Nella primavera del 1097, quando i capi diedero il segnale di partenza da Costantinopoli, erano in più di centomila. Allorché, due anni dopo, nel giugno del 1099, giunsero sotto le mura di Gerusalemme erano meno di ventimila: gli altri erano morti lungo il cammino o erano stati catturati, per essere venduti come schiavi, da incursioni di predoni.
    Ma non tirate in ballo la fede, per spiegare una simile ostinazione di raggiungere a ogni costo Ia meta. A chi volete darla a bere, voi cristiani? Noi sappiamo bene che i motivi erano soltanto sociali, economici, politici. Parola di enciclopedia.

    Dicevamo di Franco Cardini. Gli dobbiamo anche una biografia di san Francesco in cui fa giustizia del santino tutto dialogo, tolleranza, ecologismo, costruito prima dal romanticismo e poi dalle ideologie attuali, che lo strumentalizzano per la loro propaganda. In realtà, il Francesco “vero” si aggregò alla quinta crociata e non solo non disse mai una parola di condanna o di critica, ma arrivò a dare consigli ai capi della spedizione sui modi e i tempi per affrontare Ia battaglia sotto Damietta. Molto addolorandosi, poi, perché l’esito fu infausto per i cristiani. Cardini rileva come molti biografi moderni abbiano rivestito di panni politicamente corretti quell’esperienza del Santo, che mal si concilia con la caricatura da “scemo del villaggio” che predica agli uccellini, parla con i lupi e abbraccia giulivo tutti quelli che incontra. Compreso il sultano: dal quale il Francesco della storia, non quello del mito, andò non per dialogare ma per convertirlo, sfidandolo anche a un’ordalia per vedere se fosse più potente il Dio di Gesù o quello di Maometto. Ma riprendiamo da Cardini: «Per sostenere l’immagine “corretta” del Santo, si sono allineati argomenti che sfiorano il ridicolo. Si è osservato, ad esempio, che egli non portava armi, fingendo di ignorare che la sua condizione di chierico gli vietava comunque di portarne. Si sono forzate le fonti per leggere — in un episodio in cui Francesco sconsiglia i crociati di dar battaglia, avendo avuta Ia visione della sconfitta — una specie di astuzia cui sarebbe ricorso per impedire il combattimento. Si è addirittura sostenuto — e senza giustificazione alcuna! — che avrebbe predicato ai crociati di gettare le armi. Francesco, si e concluso alla fine di questa galleria di sciocchezze, ha dimostrato di volere convertire gli infedeli con l’amore, non con la spada».

    © il Timone

  8. #28
    Squalo
    Ospite

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    Citazione Originariamente Scritto da Bardamu Visualizza Messaggio
    Appena ho tempo, possiamo approfondire certamente le questioni che hai sollevato. Ma sappi che molto di quello che abbiamo appreso sulle missioni cristiane in sudamerica, sui roghi, sulle crociate è frutto di pura leggenda che ci ha pervaso le coscienze. Ci sono tantissimi studi ben documentati che rivedono alcuni passaggi storici, dimostrando con evidenza quanto le leggende nere e infondate siano dure a morire, con buona pace di massoni e anticlericali.
    Ho fatto luce solo su un aspetto, che poi siano leggende o meno credo che sia variabile da come si interpreta la storia. Non ho le conoscenze adeguate per affrontare un argomento impegnativo come questo, ma ciò non mi piace è semplicemente questo dogmatismo di fondo che c'è in queste religioni monoteiste.

    Ci sono poi ulteriori aspetti in questa vicenda, tipo quella del clero che viveva nello sfarzo e nel lusso nell'epoca in cui imponevano alla gente di rimanere nell'ignoranza, i feudatari che regalavano possedimenti alla Chiesa per legittimare la propria bontà e via discorrendo...

    Tengo a precisare che non ce l'ho con la religione Cristiana ed ho enorme rispetto verso i credenti, ma questi sono aspetti che non condivido.

  9. #29
    algyz77
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    Citazione Originariamente Scritto da widukind Visualizza Messaggio
    Con una differenza fondamentale: che il cristianesimo per attecchire in Europa ha subito più di qualche influsso dal cosiddetto paganesimo, a differenza dell'Islam che distrugge ciò che non è emanazione di Allah (i Buddha afghani, tanto per fare un esempio) ed i cristiani non sono iconoclasti, concetto genericamente semita, si veda "Iconoclastia e tradizione" (cfr numero 4 di PolliceVerso: http://polliceverso.altervista.org/rivista/Numero4.pdf )
    d'accordo ma bisogna anche dare a cesare quel che e' di cesare e a dio quel che e' di dio no? hai idea di quanti templi pagani sono stati distrutti dai cristiani? basta farsi un giretto per Roma e non solo per avere un'idea di quante siano le chiese costruite SOPRA a precedenti costruzioni pagane

  10. #30
    algyz77
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    Citazione Originariamente Scritto da Benni2003 Visualizza Messaggio
    .
    grazie. vedo che almeno qualcuno ci arriva che se continuiamo a scannarci su tutto stiamo ancora a livello da asilo-nido
    passiamo almeno alle elementari

 

 
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