Nel Vangelo, da quel che mi ricordo, Gesù diceva che era venuto a rettificare non chi "giusto" lo era già, ma chi ancora non lo era, perciò, sinceramente non vedo una aperta avversione del Cristianesimo verso l'aristocrazia, intesa come "casta" fondata sulla nobiltà d'animo, sulla lealtà, sulla virtù e quindi come l'insieme dei "migliori".Originariamente Scritto da Arjuna
Il passo del Vangelo nel quale Gesù disse al "ricco" di donare tutto ai poveri per poterlo seguirlo veramente, da molti tacciato di essere la prova che il Cristianesimo non sia altro che l'anticipazione del "comunismo", penso che sia più che altro un voler affermare non solo il valore dell'altruismo ma che, in nome della religione (quindi di un qualcosa che "materiale" non è), si debba essere pronti a rinunciari ai meri beni materiali, vista la superiorità dello "spirito" sulla "materia".
Per carità, la mia può anche essere un'interpretazione errata, però penso che sia così.