Un anno fa siamo andati alle urne per portare il nostro contributo al CentroDestra.
Probabilmente tutti noi eravamo certi della sconfitta,ma di una sconfitta pesante,irrimediabile,tale da consegnare il paese alla sinistra per 5 anni e più.
Con grandissima gioia invece abbiamo accolto i primi dati ufficiali;con delusione bruciante i dati definitivi (mancava così poco per vincere!).
Tuttavia,è apparso chiaro da subito che quella del Centrosinistra non era stata la vittoria schiacciante pronosticata da tempo. Tutt'altro! Bastava vedere la faccia di Fassino quella notte...
Un mese dopo,a metà maggio,si formava il Governo Prodi II: il più composito governo della Storia Repubblicana,con una miriade di partiti,e il record assoluto(superati persino i grigi esecutivi di Andreotti!) di ministri,vice ministri e sottosegretari.
Un governo elefantiaco,diviso al suo interno(basti pensare ai duelli Di Pietro-Mastella),scricchiolante già alla nascita.
Però,in estate,Prodi sembra farcela. Il referendum costituzionale vede la vittoria del "no";il Dpef è accolto con soddisfazione dagli ambienti economici,in Libano l'Italia fa la sua parte(scenografica e basta,a ben vedere).
In autunno,inizia la vera e propria agonia che ci accompagna tuttora.A fine dicembre la manovra finanziaria è finalmente varata. Una manovra bocciata dalla stragrande maggioranza degli italiani,criticata per le troppe tasse da Confindustria,Artigiani,Commercianti e Professionisti.
- Gli italiani scoprono che Temonti aveva ragione. La Finanziaria si preannuncia come un diluvio di tasse,esattamente come previsto dal centrodestra in campagna elettorale. Padoa Schioppa crolla nella fiducia espressa dai cittadini.
- All'interno del governo si scoprono impietosamente le fratture e le divisioni. La parte cosiddetta "riformista" della maggioranza sente sempre di più la sinistra radicale come una palla al piede.
- Prodi fa una figuraccia dietro l'altra. Su Telecom e Piano Rovati ("Io in Parlamento?Ma siamo matti?")e sul Papa ("lo difenderanno le guardie svizzere"). Al Senato è sempre più evidente che il governo esiste solo ed esclusivamente grazie all'appoggio di ultraottantenni e novantenni non eletti democraticamente dal popolo.
Insomma,da tutto il ceto produttivo e industriale del paese...e criticata pure dagli operai,che fischiano i sindacati a Mirafiori.
Il Governo tracolla nei sondaggi d'opinione. Ormai in pochi dicono di aver votato Prodi.
Nel 2007 l'agonia si aggrava.
Prodi convoca il Vertice di Caserta...la maggioranza pare ricompattarsi,sono definiti obiettivi su obiettivi,ma cosa rimane adesso di quel vertice? Il nulla!
E' sui temi etici che la spaccatura diviene evidentissima: da una parte coloro che parlano di Pacs e Dico,dall'altra chi dice che non voterà mai nulla del genere.
Ormai è il caos totale: su pensioni,Tav,politica estera,rapporti con gli Usa,Afghanistan,legge elettorale,il CentroSinistra è diviso. E' ormai diviso su praticamente TUTTO.
Ogni giorno i Ministri e gli esponenti di maggioranza rilasciano dichiarazioni contrastanti,opposte,in aperta polemica fra loro. Le figuracce si rincorrono,Prodi balbetta,non si esprime,non parla neanche più.
Non sa che pesci pigliare.
Sulla Base americana a Vicenza il Centrosinistra si sfracella,letteralmente: dopo una manifestazione in cui si presenta solo la sinistra radicale,in apertissimo contrasto con le decisioni del governo,al senato l'Unione è battuta.
Poco tempo dopo,le dichiarazioni del Ministro d'Alema,sempre al Senato,sono clamorosamente bocciate.
Dopo neppure un anno,Prodi si dimette,come nei peggiori scenari da prima repubblica.
L'Italia,oggettivamente,pare festeggiare.
Ma le manovre di palazzo,la paura delle elezioni,una opposizione che si presenta con posizioni differenti al Presidente della repubblica,la mancanza di alternative,fanno in modo che Prodi possa rimanere a Palazzo Chigi.
Con lo stesso governo,però.
Ed ecco che ritornano le divisioni. Ministri che vanno al Dico-Day e lasciano fischiare un loro collega,Ministri che andranno al Family-Day.
Un disastro continuo,una coalizione unita solo per restare al potere,nulla più.
Ecco un brevissimo riassunto di un anno di Governo Prodi.
Un Presidente del Consiglio assente (ormai famoso il balbettio circa la perplessità di vedere Ministri in piazza;ormai famosa la dichiarazione: "sulle pensioni sappiamo benissimo cosa fare"). Un esecutivo minato ogni giorno da polemiche interne. Una maggioranza eterogenea a dir poco,frantumata sui temi etici e battuta sulla politica estera.
Già,una politica estera criticata da Stati Uniti,Inghilterra,Germania e Olanda per le ultime vicende in Afghanistan.
Una vera e propria batosta per l'immagine internazionale del nostro paese.
Un paese che non vede l'ora di cambiare questo Presidente del Consiglio,bocciato,criticato,messo all'angolo,bollito.
Un paese deluso per promesse mancate,per aver assistito in questo anno ad uno spettacolo indecoroso. La "Serietà al Governo"? L'esatto opposto della realtà,è evidente a tutti.
Persino i più accesi elettori dell'Unione sembrano fortemente delusi,amareggiati.
Questo Governo si è dimostrato un danno per l'Italia.
Tutti noi speriamo di vedere finito questo pessimo governo,al più presto.
Non un altro anno così.
No!