«L'autocompiacimento per la propria diversità che a volte era arrogante pretesa di superiorità intellettuale e morale, la tradizionale disattenzione per i diritti civili in nome di un primato dei diritti sociali, la scarsa laicità nei rapporti con la società e la Chiesa, il lungo ostracismo alle riforme istituzionali sono difetti che noi Ds dobbiamo riconoscere».
«Non basta una semplice parentesi in un discorso congressuale, ma occorre un'esplicita ammissione di errori politici gravi, che hanno pesato sulla storia d'Italia».
«Questo silenzio fece di Craxi una sorta di capro espiatorio sull'altare del codice penale».
Luciano Violante-Corriere della Sera-05/04/2007
Di Stefania Craxi
"Caro direttore, Luciano Violante è ammalato, mi spiace. È una malattia che Miriam Mafai chiama «bulimia da ripensamenti». È la malattia dei post comunisti. È un virus che ha una a lunghissima incubazione , si manifesta dopo 15-20 anni. Il riformismo era considerato una bestemmia? Ci hanno ripensato! Anche la socialdemocrazia non era poi così male e così il mercato e le imprese private (meglio, però, se «illuminate», amiche). La linea della fermezza sul caso Moro? Fassino e Ingrao ci hanno ripensato! I missili Pershing e Cruise? Ci hanno ripensato! L'Unione Sovietica? In questo caso, addirittura, Veltroni non ci aveva mai pensato perché lui aderì al Partito comunista per combattere l'Unione Sovietica, pazienza se i soldi per il suo stipendio da funzionario e per le sue campagne elettorali arrivavano da Mosca. Il referendum sulla Scala Mobile? Ci hanno ripensato! Il Craxi riformista e innovatore? Ci stanno ripensando! Il patrimonio storico ideale del socialismo italiano? Ci hanno ripensato, molto, così tanto che oggi hanno deciso di partecipare alla nascita del Partito democratico, di un partito a-socialista, figlio legittimo del compromesso storico anni '70 anti-socialista. Però questa è solo una tappa, l'ennesima, magari, chissà, fra 15 anni ci ripensano. Sono ripensamenti onesti? Sentiti? Onerosi e quindi generosi? I comunisti diventati post- comunisti sono cambiati? Per chi li conosce, i «ripensamenti bulimici» sono la dimostrazione pratica che sono cambiati, molto e in peggio. Sono cambiati, sono passati dalla doppia verità di Togliatti alle mezze verità dei Fassino e dei Violante, dalla tragedia alla farsa.
Cari compagni post comunisti, è questo il punto politico, voi non avete alcuna autorità per rivalutare Craxi, voi non avete alcun diritto a dirvi eredi del socialismo riformista italiano, perché non dite la verità su Craxi e, soprattutto, su voi stessi. Non dite la verità perché non potete farlo, perché vi costerebbe non un semplice ripensamento ma la negazione di voi stessi, non solo di ciò che avete fatto, ma di ciò che siete. Per questo siete destinati a non guarire mai e ad annegare nel Partito democratico".
Corriere Della Sera 06/04/07
Come sempre, in colpevole ritardo, gli esponenti del PCI-PDS-DS, fanno mea culpa, non si smentiscono mai, dopo che Fassino due anni fa riconobbe Craxi come uno dei “ padri della sinistra italiana” e le sue qualità di politico e di statista , ecco che un altro campione dell’ala giustizialista dei post comunisti riconosce la persecuzione giudiziaria di Bettino Craxi.
Viene spontaneo domandarsi come la classe dirigente di questo partito che tanti errori ha commesso,per esplicita ammissione della stessa, possa ancora rimanere al proprio posto, ma si sa, le facce di bronzo passano sopra a tutto e tutti.
Tra qualche decennio rivaluteranno anche Berlusconi,accetto scommesse.
Tornando a Bettino Craxi ho appreso con piacere che, il consiglio comunale di Napoli il 23 marzo scorso, a larghissima maggioranza, ha dato mandato alla giunta di intitolare al defunto leader del PSI una via o una piazza ,prima tra le grandi città italiane,come in tanti altri piccoli-medi centri.
Aurora86