Dove sono andati i romeni sfrattati a Voltri dalle forze dell'ordine?
Basta fare un salto in Valbisagno per capirlo. Alla colonia che da
mesi occupa abusivamente un gruppo di case abbandonate in salita
Liggia a Molassana (case rurali di proprietà del conte Cattaneo
Adorno), si sono aggiunti altri due distinti gruppi di romeni: uno in
via Trossarelli, l'altro in via Geirato.Il primo gruppo, composto da
una trentina di persone, ha preso possesso di un edificio abbandonato
e fatiscente che dal condotto si affaccia su Prato. Una colonia di
abusivi che non si fa mancare nulla, dalla luce elettrica (allacciata
alla linea pubblica) alle antenne paraboliche, da costosi televisori
al plasma ad impianti stereofonici. La seconda colonia, quella di via
Geirato, si è invece impossessata di alcune case, anch'esse
abbandonate, sulle alture di Molassana lungo il tragitto dell'antico
acquedotto romano. Nemmeno ad essa manca nulla. Lo conferma Giuseppe
Macrì, controllore dell'Amt che da qualche giorno ha notato un
aumento di romeni, «pizzicati» senza biglietto (nessuno,
naturalmente, paga le multe).Gli abitanti dei due quartieri, oltre
che impauriti sono inferociti per l'improvvisa impennata di furti.
Claudio Villa, consigliere della Margherita della IV circoscrizione,
sbotta: «Purtroppo possiamo fare ben poco ma se questi fatti fossero
veri mi auspico un immediato intervento delle forze dell'ordine».
Sergio G. abita sul condotto di via Trossarelli da oltre 50
anni: «Non posso più portare il cane a passeggio e nemmeno fare
qualche passeggiata con mia moglie, quella gente è pericolosa e quasi
sempre ubriaca, viviamo ugualmente col terrore di essere derubati».
Allo stesso modo la pensano in via Geirato, Caterina e Iolanda G.,
due anziane sorelle: «È una vergogna, quelle case sono diventate una
latrina a cielo aperto, di notte è impossibile dormire, ascoltano la
musica a tutto volume, cantano e ballano».Secondo Giuseppe Russo,
consigliere della Margherita nella stessa Circoscrizione, non esiste
via di scampo: «Sta capitando come in via Piacenza, le auto
incendiate, i furti nei negozi e le aggressioni sono all'ordine del
giorno, nessuno ci tutela». Stanchi dei soprusi, gli abitanti dei
quartieri si stanno organizzando per creare un comitato, pronto a
clamorose manifestazioni. Paolo Acerbi, il portavoce,
minaccia: «Perché a Voltri le forze dell'ordine sono intervenute in
massa per sloggiare quella gente e invece noi dobbiamo sopportarla?
Se nessuno si muove bloccheremo le strade, prima o poi qualcosa
cambierà».