Originariamente Scritto da
Bardamu
PRIMO ALLARME
La rivolta della comunità cinese di Milano apre, per la prima volta in Italia, lo scenario della rivolte etniche e delle zone vietate agli italiani ed esentate dal rispetto di leggi e regolamenti. Il semplice tentativo di allargare a questa comunità le stesse misure amministrative a cui sono sottoposti tutti i giorni gli italiani, ha portato centinaia di cinesi per le strade con coltelli e bandiere della Cina Comunista attivamente appoggiati e fomentati da esponenti dei centri sociali.
Sono lampanti le gravissime responsabilità del governo pro-immigrazione di Prodi e della decennale amministrazione locale Cdl –Lega. Si dimostrano ormai solamente propaganda strumentale le parole senza fatti della Lega e del centrodestra. Il centro-destra ha governato l’Italia fino al giugno scorso e, a Milano, la Lega ha sempre governato negli ultimi 20 anni. La tesi in malafede che esistano un’immigrazione buona ed una cattiva; un’immigrazione che lavora ed un’altra che delinque( i cinesi lavorano tutti) oggi viene demolita in modo definitivo e radicale.
Forza Nuova, sola, da sempre afferma che l’ immigrazione è un fenomeno radicalmente negativo e pertanto propone:
1)l’ immediata controllo di tutte le imprese cinesi e la chiusura di tutte quelle che non regolarizzano i lavoratori e utilizzano metodi paraschiavistici.
2) un’ indagine approfondita sulle infiltrazioni mafiose e l’ accertamento dell’origine dei capitali utilizzati per comprare gli esercizi. Chiusura delle banche cinesi per manifesta impossibilità di controllo sulle fonti di finanziamento.
3) espulsione di tutti gli immigrati irregolari e non rinnovo dei permessi di residenza per tutti coloro che siano arrivati in Italia negli ultimi 5 anni.
Forza Nuova si impegna da subito ad riprendere la sua campagna di boicottaggio contro i prodotti cinesi “frutto di illegalità e schiavitù” e in difesa della produzione italiana.
La segreteria nazionale