Rosy Bindi: Se i Dico sono affossati la colpa ricade su Cesare Salvi e Paola Binetti

[Willy]

Se il progetto di legge sul riconoscimento delle coppie di fatto è affossato la colpa ricade su Cesare Salvi e Paola Binetti per le loro idee troppo contrastanti. Lo dice il ministro delle Politiche per la famiglia, Rosy Bindi, durante un'intervista questa sera alla festa provinciale dell'Unità di Modena.

Al giornalista che gli chiede se la legge sui Dico è stata definitivamente affossata il ministro taglia corto: "Lo chieda a Salvi e alla Binetti". Poi aggiunge: "C'è stato un incontro dove uno diceva 'più Dico' e l'altro 'meno Dico' il risultato è nessun Dico".

http://www.canisciolti.info/news_dettaglio.php?id=8920

[bsiviglia]

Io non mi meraviglierei se fosse stato un gioco delle parti fra la Binetti e Salvi, tipo "poliziotto buono-poliziotto cattiv, per far fallire i Dico.

Dalla presentazione del libro "Opus Dei segreta" Di Ferruccio Pinotti (leggetelo!)

85.000 membri in tutto il mondo. Una penetrazione sempre più forte negli ambienti della finanza e della politica. Un'influenza decisiva sulle posizioni del Vaticano. Una pratica di vita fatta di rinunce, penitenza, autoflagellazione. È l'Opus Dei, misteriosa come una setta e al centro dei più clamorosi scandali finanziari internazionali: il caso Calvi-Ambrosiano, il caso Ruiz Mateos in Spagna, il crac Parmalat, la recente vicenda di Bancopoli e in particolare i legami dell'Opus con il cattolicissimo Antonio Fazio. L'inchiesta di Ferruccio Pinotti sfonda un muro invisibile. Racconta cosa è l'Opus Dei, com'è nata, come ha conquistato il Vaticano: la nomina papale di Joseph Ratzinger è stata resa possibile, come rivelano alcuni recentissimi scoop, da una vera e propria "campagna elettorale" imbastita dai cardinali vicini all'Opus Dei. E non solo il Vaticano. L'Opus Dei ha amicizie e simpatizzanti praticamente ovunque. Massimo D'Alema era presente alla cerimonia di santificazione di Escrivá De Balaguer, il fondatore dell'Opus, celebratasi nel 2002. Francesco Rutelli e Cesare Salvi erano in prima fila ai festeggiamenti per il centenario della nascita di Escrivá. L'amicizia tra Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri nasce proprio grazie all'Opus Dei.
Una trasversalità politica inquietante. Una camera oscura fatta di ombre e di segreti, che in questo libro si cerca di svelare, alla luce anche della testimonianza diretta di alcuni ex appartenenti all'Opus.

Descrizione del libro:

Descrizione
Per la prima volta in Italia, in questo libro appassionante il giornalista dell’Arena di Verona, Ferruccio Pinotti, dà la parola alle persone che, spesso attraverso pesanti drammi personali, sono uscite dall’Opus Dei. L’autore ha avvicinato l’Opera frequentando gli incontri dell’organizzazione nella sua città, Verona, definita la “Pamplona d’Italia” per il grande potere detenuto dall’Opus Dei e “capitale” della finanza cattolica. Immergersi nella vita segreta di questa “chiesa nella chiesa”, fondata dal sacerdote spagnolo Escrivà de Balaguer nel 1928, che conta 85.000 membri in tutto il mondo, non è stato semplice. I centri nelle eleganti ville collegate da cunicoli sottostanti, le scuole di ogni ordine e grado affiliate, i club e le iniziative che ne sono emanazione, segnano la presenza dell’Opus Dei a Verona, a Roma e in tutte le grandi città italiane. E’ una rete capillare e silenziosa che si regge sugli sforzi di coloro che offrono tutta la loro esistenza all’Opera.
Ferruccio Pinotti in questo libro dà voce a chi, tra mille difficoltà, è riuscito a uscirne. Persone che avevano compiuto “voto” di povertà, castità e obbedienza e che avevano ceduto tutti i propri beni all’organizzazione. Laici che dopo 10, 20, 30 anni di esistenza al servizio dell’Opera, ne escono senza una pensione, spesso senza un lavoro né una casa, private dei legami familiari e vittime di profondi sensi di colpa. Come Emanuela Provera, ex “numeraria” di Milano che racconta l’umiliante condizione della donna, l’uso del cilicio sulla coscia per due ore al giorno, la pratica del frustarsi le natiche o la schiena nuda il sabato. Soffrire, pregare, lavorare per l’Opus Dei: nella giornata di una giovane numeraria non c’è posto per altro. Spesso sono le adolescenti a venire arruolate, ragazze fragili che entrano nell’istituzione per la mancanza di una figura paterna. Coscienze deboli e immature, come quella di Amina Mazzali, di Firenze, che racconta nel libro la sua esperienza di quindicenne nell’Opus Dei, la mortificazione corporale, l’instillazione del senso di colpa, l’autoannientamento psicologico e il proselitismo esasperato che tutte le “numerarie” dovevano effettuare per reclutarne di nuove.
Storie incredibili ma vere, da tutta Europa e anche dagli Stati Uniti e dal Sud America. Esperienze umane che Ferruccio Pinotti ha raccolto in queste pagine e che si aggiungono alle ricostruzioni dei legami strettissimi tra l’Opera e gli ambienti della politica, dell’alta finanza e del Vaticano, portandoci dentro una delle più potenti e controverse organizzazioni della Chiesa di oggi.http://www.internetbookshop.it/ser/s...sbn=8817012254

[bsiviglia]

PS: ecco perchè è necessario il voto di preferenza e non le liste bloccate o il candidato di collegio! Supponiamo che uno voglia votare Sinistra Democratica: un conto è dare la preferenza a Katia Zanotti, deputata di Bologna e persona preparata e stimabilissima, o a Mussi, ottimo ministro di Università e Ricerca; un conto è votare una lista bloccata, dove magari mettono Cesare Salvi in testa di lista oppure, con il maggioritario, uno se lo ritrova come candidato unico del collegio per tutto il centrosinistra.

[LucaBI]

concordo sul ragionamento legato alla legge elettorale


però Salvi che trama contro i Dico sinceramente non me lo vedo...

[Jan Hus]

Francesco Rutelli e Cesare Salvi erano in prima fila ai festeggiamenti per il centenario della nascita di Escrivá.

Sorprendente.

[bsiviglia]

Sorprendente.

C'era anche D'Alema. E precisiamo che, nel 2002, nè Rutelli nè D'Alema nè Salvi avevano nessuna carica istituzionale. Nonostante ciò, sono andati alla canonizzazione di un tipo che aveva avuto ben 6 e 7 ministri dell' opus dei, l' organizzazione da lui fondata, in diversi governi del dittatore, massacratore e garrotatore Francisco Franco; la stessa opus dei ha un vescovo, Cipriani, che era amico di Fujmori in Perù e aveva suoi soprannumerari (membri sposati) fra i generali argentini che buttavano gli oppositori vivi dagli aerei nell' oceano.

[Jan Hus]

C'era anche D'Alema.

Di D'Alema lo sapevo, di Salvi no.

[are(a)zione]

C'era anche D'Alema. E precisiamo che, nel 2002, nè Rutelli nè D'Alema nè Salvi avevano nessuna carica istituzionale. Nonostante ciò, sono andati alla canonizzazione di un tipo che aveva avuto ben 6 e 7 ministri dell' opus dei, l' organizzazione da lui fondata, in diversi governi del dittatore, massacratore e garrotatore Francisco Franco; la stessa opus dei ha un vescovo, Cipriani, che era amico di Fujmori in Perù e aveva suoi soprannumerari (membri sposati) fra i generali argentini che buttavano gli oppositori vivi dagli aerei nell' oceano.

Sorprendente.

AH!

E poi prendono per i fondelli i complottisti.

[bsiviglia]

AH!

E poi prendono per i fondelli i complottisti.

A me però piace che si distingua e non si faccia un polverone. In questa faccenda, per esempio, chi inciucia con la Binetti e l' opus dei contro i dico? Non "i politici" in genere ma Rutelli, D'Alema e Salvi (oltre a Dell' Utri ecc... ma vabbè, per quegli altri è scontato). Alla canonizzazione del "santo" fondatore dell' opus dei, non mi risulta che ci sia andata la Bindi e neppure mi risulta che ci siano andati Bertinotti, Mussi, Bersani ecc... Se si volesse fare un' opera meritoria, si dovrebbe da un lato lottare per il ripristino delle preferenze nella legge elettorale e, dall' altro, divulgare al massimo certe cazzate e certi inciuci di personaggi che hanno un nome e un cognome (e questo non vale solo per i Dico). Se invece dici (non tu ma in generale): "sono tutti uguali, la casta ecc", alla fine è il solito mugugno che non risolve nulla.

[Monsieur]

PS: ecco perchè è necessario il voto di preferenza e non le liste bloccate o il candidato di collegio! Supponiamo che uno voglia votare Sinistra Democratica: un conto è dare la preferenza a Katia Zanotti, deputata di Bologna e persona preparata e stimabilissima, o a Mussi, ottimo ministro di Università e Ricerca; un conto è votare una lista bloccata, dove magari mettono Cesare Salvi in testa di lista oppure, con il maggioritario, uno se lo ritrova come candidato unico del collegio per tutto il centrosinistra.

Che hai contro Salvi? E' uno dei meglio