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  1. #21
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    Confermo,anche se quel che scrive gherradori non mi entusiasma,era con la pulce che me la prendevo. Detto questo,aggiungerei che nelle scuole italiane non sono solo i libri di testo ad essere composti in chiave anti-usa,pure buona parte dei professori,anche non di storia,sono pregiudizialmente contro gli Usa, quindi non mi sorprende che gli elementi più influenzabili ci siano contro. per fortuna,quelli di loro con più di 17 neuroni in testa,messi di fronte ai fatti rinsaviscono....

  2. #22
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    Citazione Originariamente Scritto da perplesso666 Visualizza Messaggio
    Confermo,anche se quel che scrive gherradori non mi entusiasma,era con la pulce che me la prendevo. Detto questo,aggiungerei che nelle scuole italiane non sono solo i libri di testo ad essere composti in chiave anti-usa,pure buona parte dei professori,anche non di storia,sono pregiudizialmente contro gli Usa, quindi non mi sorprende che gli elementi più influenzabili ci siano contro. per fortuna,quelli di loro con più di 17 neuroni in testa,messi di fronte ai fatti rinsaviscono....
    ... Divertente!!! "Buona parte dei professori"!!! Perplesso, ammetto di non avere esperienza di università (maturità la faccio il prossimo anno), ma nelle scuole pubbliche sono un po' ferrata... Eufemismi a parte, ti dico che è più facile trovare un ago in un pagliaio che dei prof di destra (o almeno centro-destra)! Non ho mai trovato un docente che non fosse filo-Prodi... ammetto però che qualche piccola eccezione esiste... posso dire di ritenermi fortunata di avere la prof di filosofia che ha passato un anno a Yale (sì, era lei di cui parlavo in post precedenti), e per questo è possibile sostenere una discussione decente senza cadere in luoghi comuni del tipo "bah, gli americani.... imperialisti rozzi guerrafondai ecc ecc". Diciamo che l'esperienza negli States le ha permesso di guardare con mente più aperta molti aspetti della società americana, pur rimanendo di centro-sn, in pratica contesta alcune posizioni(v. repubblicani/Bush, due a caso), ma non rifiuta in toto l'intera nazione...
    Cmq, in soldoni, i prof sono TUTTI anti-usa e di sinistra.... Putroppo è una realtà delle scuole italiane... l'unica è ignorarli quando si mettono a pontificare di politica....

  3. #23
    direttamente dall'Inferno
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    a ignorarli si fa solo il loro gioco,perchè possono condizionare le menti più deboli. Non c'è bisogno di fare cmq cose eclatanti,ad esempio quando si mettono a raccontar la balla della resistenza che avrebbe da sola liberato l'Italia,x metterli ij difficoltà,basta chiedergli: "mi scusi,ma come han fatto pochi e male organizzati uomini con solo mitra e fucili,senza artiglieria e carri armati a scacciare le panzerdivisionen e la luftwaffe? No,xchè il resto del mondo ci ha messo 6 anni ad avere ragione dei tedeschi..."

  4. #24
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    Citazione Originariamente Scritto da perplesso666 Visualizza Messaggio
    a ignorarli si fa solo il loro gioco,perchè possono condizionare le menti più deboli. Non c'è bisogno di fare cmq cose eclatanti,ad esempio quando si mettono a raccontar la balla della resistenza che avrebbe da sola liberato l'Italia,x metterli ij difficoltà,basta chiedergli: "mi scusi,ma come han fatto pochi e male organizzati uomini con solo mitra e fucili,senza artiglieria e carri armati a scacciare le panzerdivisionen e la luftwaffe? No,xchè il resto del mondo ci ha messo 6 anni ad avere ragione dei tedeschi..."
    No, beh, quando dicono cavolate storiche come questa ovvio che non si possono ignorare... mi riferivo alle vicende di attualità, che molte volte i docenti riportano, magari facendo commentini qua e là... purtroppo non sempre però si può discutere con loro, anche perché da parte degli studenti c'é anche la paura di incorrere nelle loro ire (e nel conseguente abbassamento dei voti)

  5. #25
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    Effettivamente la maggior parte dei prof ha delle idee di sinistra,ma non tutti.
    Ne ho conosciuti diversi di destra.. esistono i prof di destra,sono pochi ma esistono!
    All'università dipende dalla facoltà.. in Lettere c'è quasi sempre un'ambiente di sinistra, per quanto riguarda Giurisprudenza,invece,solitamente c'è più gente di destra..
    Riguardo l'antiamericanismo dei professori e di molti altri.. Non lo riterrei un vero antiamericanismo,in quanto esso è fondamentalmente un anti-bushismo..
    Semplicemente identificano l'America con Bush e tutti quelli simili a lui.. quindi invece di dire,non so, "certi politici americani sono guerrafondai" generalizzano in "gli americani sono guerrafondai".. Poi però,parlandoci,scopri che ciò che odiano non è il singolo americano-in-quanto-americano-e-quindi-sistematicamente-guerrafondaio-per-forza,ma semplicemente l'immagine che hanno dell'America : il loro presidente.
    La mia prof di storia e filosofia è di sinistra (non ho capito bene se è più Ds o più comunista) ma il fatto che sia di sinistra l'ho saputo da altre fonti,perchè in classe non ha quasi mai lasciato trapelare niente. Per lungo tempo tempo,infatti,non ha mai espresso pareri personali politici in classe,nè sugli stati uniti nè su altro. Fino a quando, un po' di tempo fa, abbiamo fatto la rivoluzione americana. Ha spiegato tutto in modo tranquillo,senza mai esprimere giudizi. Anzi,quando si è parlato degli emendamenti,li ha elogiati. Ha detto: "Qui c'è il diritto alla felicità,che è una cosa molto bella,sono stati l'unico Stato a inserirlo nella costituzione. il problema è che in seguito il diritto alla felicità porterà a un capitalismo sfrenato." Poi,sempre parlando dell'America,finalmente si è espressa. Ha fatto una bella digressione. Ha detto l'America è un grande paese,hanno fatto un sacco di belle cose,è un bel posto ecc. però ci sono anche dei problemi,delle cose brutte,vedi il capitalismo sfrenato,l'imperialismo,le guerre per interessi economici ecc.ecc.
    Vedete,sebbene la mia prof sia di sinistra (e filocomunista) per lungo tempo non ha mai espresso pareri personali su niente,manco sull'America. E quando l'ha fatto,ha detto ciò che le piaceva e che non le piaceva.. in maniera razionale,mi pare. Da una persona del genere,infatti, (in base alle sue idee politiche) potreste aspettarvi un odio radicale verso tutta l'america. E invece no.

    Le cattive opinioni riguardo gli Usa derivano dalla loro politica estera degli ultimi cinquant'anni! Uno vede tutto quello che hanno combinato e dice:questi qui mi stanno sul cazzo. Questo vale anche per i professori. Semplicemente,ce l'hanno coi loro politici,con l'esercito..l'America vista essenzialmente come forza di occupazione.
    Poi,come ho detto,cerso il singolo cittadino americano non hanno niente.
    Sarebbe ridicolo da parte di tutti generalizzare dicendo "sono tutti come Bush" e cose del genere..

  6. #26
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    Anzitutto un marchiano errore: non si parla di diritto alla felicità,ma di Ricerca della felicità e non se ne parla nella costituzione,ma nella Dichiarazione d'Indipendenza. Secondariamente se uno non ama uno stile di vita ipercompetitivo ed edonistico,non va a vivere a New York City,ma che so a Little Rock o nel Dakota,xchè gli USA non solo solo le metropoli dei film,ma anche cittadine e paesini come abbiamo qui,dove lo stile di vita è molto più cheto e morigerato. Anche se quella prof si sforzava di mostrarsi imparziale (lode a lei),purtroppo anche lei è rimasta vittima dell'immagine degli USA che aveva nella sua testa,o meglio che la propaganda rossa le aveva inculcato. Peraltro,mi compiaccio che almeno da qualche parte si parli del 1776,vuol dire che non tutto è perduto....

  7. #27
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    Guarda che in tutte le scuole si parla del 1776-anno della dichiarazione d'indipendenza! si fa in storia!

  8. #28
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    abbi fede che ai miei tempi il capitolo sul 1776 si saltava a piè pari. Mi fa piacere che almeno oggi se ne parli. Anche se non so in che termini...

  9. #29
    Squalo
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    Citazione Originariamente Scritto da perplesso666 Visualizza Messaggio
    Confermo,anche se quel che scrive gherradori non mi entusiasma,era con la pulce che me la prendevo. Detto questo,aggiungerei che nelle scuole italiane non sono solo i libri di testo ad essere composti in chiave anti-usa,pure buona parte dei professori,anche non di storia,sono pregiudizialmente contro gli Usa, quindi non mi sorprende che gli elementi più influenzabili ci siano contro. per fortuna,quelli di loro con più di 17 neuroni in testa,messi di fronte ai fatti rinsaviscono....
    Piccolo acaro, ho fatto una parte delle scuole in Italia e l'altra in un paese germanofono...

    Ricordo poi di aver avuto un professore di diritto ultra filo-americano, quindi il tuo teorema non regge.

  10. #30
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    Citazione Originariamente Scritto da Gherradori Visualizza Messaggio
    Guarda che in tutte le scuole si parla del 1776-anno della dichiarazione d'indipendenza! si fa in storia!
    Perplesso, effettivamente qui ha ragione Gherradori. La Dichiarazione d'Indipendenza si fa nel programma di storia, assieme alla nascita dei partiti federalista e repubblicano-democratico, che hanno in seguito portato al GOP e ai Dems. La Dichiarazione d'Indipendenza è riportata (di solito quasi interamente) in molte storiografie. Letteratura americana si faceva prima del ritorno dei commissari esterni a maturità (ora hanno tutti paura e non spiegano niente al di fuori del programma ministeriale).

    Per quanto riguarda le posizioni dei prof (che, indipendentemente dall'insegnante di diritto di Squalo o in parte dalla mia prof, resteranno per lo più antiamericanisti), dipende molto dalla gente. La mia esperienza è di persone che, a parte qualche eccezione, non sono aperte al dibattito, sul fatto che essi possano contestare solo certi aspetti della società americana, ma non la Società Usa in blocco. Per loro l'America sarà sempre New York, la White House, il Pentagono, la CIA e i McDonald. E non è possibile far loro cambiare idea, perché si sono letteralmente cristallizzati nelle loro ideologie. L'unica cosa che rimane è la consapevolezza che esistono persone che la realtà Usa l'hanno toccata con le proprie mani, che sanno cosa vuol dire uscire dalle grandi metropoli e trovarsi nelle piccole cittadine del Midwest, che possono parlare di repubblicani e democratici senza per forza identificare i due partiti con dx e sn italiane, che insomma hanno una esperienza soggettiva della nazione e del suo popolo.

    In fondo anche Italo Calvino, che non era certo di destra, ha girato gli States e si è innamorato di NY al punto tale da professarsi Newyorkese...

 

 
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