GRIMOLDI (LEGA NORD): PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA, VA IN ONDA LA DISI
Grimoldi
“Ieri sera la Rai ha messo in onda l’ennesima opera di disinformazione pagata da tutti i cittadini, compresi quelli che con il canone permettono a ‘Report’ e alla Gabanelli di trasmettere. Chiederemo l‘intervento della Commissione di Vigilanza perché la Tv pubblica deve informare, non disinformare”: Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord e coordinatore federale del Movimento Giovani Padani, commenta la trasmissione Report di Milena Gabanelli andata in onda ieri sera su Rai Tre e dedicata alle nuove Province.
“L’equiparazione tra una realtà di 700mila abitanti come la Brianza e gli esempi citati da Report di Province con poche migliaia di abitanti è del tutto fuorviante ed è inesatto parlare delle nuove Province come dei carrozzoni pubblici mangiasoldi. Per quanto riguarda la Brianza - spiega Grimoldi - non verrà assunto nuovo personale perché verrà dislocato quello attualmente impiegato per la Provincia di Milano“.
“Mettere insieme Monza, che è la terza città della Lombardia, con Tortoli e Lanusei, i due futuri capoluoghi sardi con rispettivamente 10mila e 6mila abitanti è un’operazione culturalmente disonesta. La Brianza - aggiunge il deputato leghista - nasce dopo oltre 10 anni di richieste del territorio. Qui la Gabanelli avrebbe dovuto informare meglio. Nell’ultima legislatura l’unica provincia nata al Nord è la Brianza. Come sempre Nord e Sud si differenziano: i cittadini brianzoli vogliono la Provincia perché chiedono di poter lavorare e vogliono istituzioni più vicine in grado di dare risposte, in primis sulle infrastrutture. Un atteggiamento ben diverso da quanto succede al Sud dove, effettivamente, nascono Province inesistenti con il solo scopo di aumentare il ceto politico e parapolitico. Sbagliato è anche dire che la nuova Provincia di Monza e Brianza verrebbe pagata con i soldi della Regione e dello Stato. La visione centralista della ‘cosa pubblica’ ha fatto prendere un’enorme cantonata agli autori della trasmissione: la sola città di Monza paga a Roma oltre 1 miliardo di euro l’anno tra tasse dirette e indirette e i costi della nuova Provincia sono paragonabili ad una sola settimana di contributi del capoluogo brianzolo. E’ proprio il contrario, non è Roma che mantiene Monza ma la Provincia della Brianza che mantiene, con i soldi del proprio lavoro, Roma“.
“Di fronte a tante inesattezze e dure accuse che hanno colpito anche i media locali, responsabili solo di aver dato voce al territorio in tutti questi anni, chiederemo - conclude Grimoldi - l’immediato intervento della Commissione vigilanza sulla Rai: ogni critica è legittima, la disinformazione però non può essere permessa in tv pagate con i soldi dei cittadini, compresi quelli brianzoli”.
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Siamo sicuri che la provincia di Monza serva ai cittadini e non ai politicanti brianzoli? Siamo sicuri che la nuova istituzione possa dare risposte efficaci sul piano delle infrastrutture e dei bisogni di mobilità della popolazione? Conosce Grimoldi gli studi sul pendolarismo della Brianza?
Guardate qui:
http://www.unioncamere.it/Atlante/selreg_frame1024.htm
I sistemi locali del lavoro sono aggregazioni di comuni che derivano da una ricerca condotta da Istat e il Dipartimento di Economia dell’Università di Parma a partire dai dati relativi al pendolarismo dei componenti delle famiglie per motivi di lavoro ricavati dagli appositi quesiti posti nel Censimento Generale della Popolazione del 2001.
L'obiettivo di base è la costruzione di una griglia sul territorio determinata dai movimenti dei soggetti per motivi di lavoro; l'ambito territoriale che ne discende rappresenta l'area geografica in cui maggiormente si addensano quei movimenti.
In questo modo si aggregano unità amministrative elementari (Comuni) individuati sul territorio dalle relazioni socio-economiche. I criteri adottati per la definizione dei Sistemi Locali del Lavoro (da ora in poi SLL) sono i seguenti:
Autocontenimento
Contiguità
Relazione spazio-tempo
Con il termine autocontenimento si intende un territorio dove si concentrano attività produttive e di servizi in quantità tali da offrire opportunità di lavoro e residenziali alla maggior parte della popolazione che vi è insediata; capacità di un territorio di comprendere al proprio interno la maggior parte delle relazioni umane che intervengono fra le sedi di attività di produzione (località di lavoro) e attività legate alla riproduzione sociale (località di residenza). Un territorio dotato di questa caratteristica si configura come un sistema locale, cioè come una entità socio-economica che compendia occupazione, acquisti, relazioni e opportunità sociali; attività, comunque, limitate nel tempo e nello spazio, accessibili sotto il vincolo della loro localizzazione e del la loro durata, oltreché delle tecnologie di trasporto disponibili, data una base residenziale individuale e la necessità di farvi ritorno alla fine della giornata (relazione spazio - tempo).
Il vincolo di contiguità invece significa che i comuni contenuti all'interno di un SLL devono essere contigui, mentre con la dicitura relazione spazio-tempo si intende la distanza e tempo di percorrenza tra la località di residenza e la località di lavoro; tale concetto è relativo ed è strettamente connesso alla presenza di servizi efficienti.
In base a questi elementi si è giunti a determinare tramite apposite tecniche statistiche di clusterizzazione 686 SLL esaustivi dell'intero territorio nazionale.
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Partendo da questi presupposti "scientifici", le province sarde, che pure sono un errore politico, hanno più senso della provincia brianzola.
Un ente come la provincia è utile solo ad "assistere" i territori meno sviluppati e questo non è certo il caso di Monza.
http://www.unioncamere.it/Atlante/selreg_frame1024.htm
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P.S: mi piacerebbe sapere cosa ne pensa il Fronte...