Napoli, Poggio reale, 17 aprile 2007
cari camerati,
stamane son tornato nell'inferno di Poggio reale dove, come sapete, è tenuto prigioniero Luigi Ciavardini.
Dopo il solito sbattimento di porte e rumori sinistri di chiavi finalmente incontro Ciavardini.
Luigi è forte, convinto, razionale e coraggioso; ad ognuno di Voi manda i propri saluti ed i propri ringraziamenti, insiste nel ribadire che il lavoro di questi mesi non va sprecato, che bisogna mantenersi uniti perché non accada mai più a nessuno di noi ed a chi verrà dopo di noi, di essere catapultato nel tritacarne della persecuzione. La sua forza nasce, oltre che dall’innocenza palese, anche da forti e profonde radici quelle che “non gelano mai”!
Nei prossimi giorni sarà recapitata una sua lettera alle singole comunità affinché la leggano ai propri militanti.
E’ inutile palesarvi quanto sia dura la detenzione “speciale” ma il vittimismo non appartiene a Luigi ed a quelli come lui.
Invito tutti ad agire sempre secondo le indicazioni del comitato.
Vi saluto cameratescamente da parte di Luigi