Caro reverendo signore, so leggere e conosco la prassi moscovita (che peraltro differisce, come lei sa, da altre posizioni sull'acribia nell'Ortodossia). Deducevo da questa dichiarazione che il vostro sinodo (o se preferisce, more transgender, la vostra sinodo) non riconosce la Grazia che nei suoi atti. Dopo Mosca, mi risulta che Silvano sia entrato nel Patriarcato di Serbia, anche qui, deduco, senza ribattesimo e riordinazioni. Ma allora, perché Silvano, che era adulto e vaccinato al tempo di questi salti giurisdizionali, si fece accogliere per ben due volte come sacerdote senza protestare la cosa e rivolgersi subito a Cipriano, dove anni dopo ha scoperto di non essere neanche batezzato cristiano? Con tutto il rispetto per le illuinazioni tardive, la cosa mi sembre piuttosto sospetta di corsa verso l'ultima spiaggia, così come mi sembra che l'attuale suo approdo sia un'ultima spiaggia anche per lei, che si è presentato, nel sinodo di Milano, come arcivescovo di Genova per lunghi anni (visto che il suo ex primate ama mandare i depliant con foto dimostrative della potenza del suo sinodo), e sia fuggito dal sinodo milanese (di cui era segretario in quanto vicario del "primate") per motivi non prettamente ecclesiologici, ma per gli stessi motivi che hanno portato Basilio e Vladimiro a uscirne e a creare un sinodo internettiano basato sul modello del vostro comune grande maestro.
In quanto al vostro riconoscimento dallo Stato, esso è in linea con l'articolo 8 della Costituzione. Anche i Testimoni di Geova sono nella stessa situazione: se lei si accontenta… Le ricordo tuttavia che il Presidente della Repubblica italiana o chi per esso sia nell'autorità di riconoscere una confessione religiosa presente in Italia (purché non si opponga all'ordinamento della Costituzione italiana) non ha nessuna autorità canonica per stabilire se un sinodo sedicente ortodosso sia membro della Chiesa ortodossa.
cordialmente, Michail