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  1. #11
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    Citazione Originariamente Scritto da Gualerz Visualizza Messaggio


    da che pulpito...

    Ma chi è che dal 2002 al 2006, di fronte ai propri disastrosi risultati di governo, diceva "è colpa degli altri"?

    illuminami la giornata con una perla Mantide, ti prego!!!
    Peccato che è passato manco un Anno è già vi attaccate ad Oggi per sopravvivere credendovi superiori...

  2. #12
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    Sto seguendo il dibattito al Senato,è il caos: l'emendamento del governo è stato ritirato...dal governo,poi Sodano (PrC) l'ha ripresentato...il governo rischia...l'opposizione presenta sub-emendamenti,il relatore Morando è in affanno,la seduta adesso è sospesa(di nuovo)...

    Questa si chiama Serietà al Governo...

  3. #13
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    Oggi come ieri è la solita Unione...solo chiacchiere e presunzione.

  4. #14
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    Citazione Originariamente Scritto da zaffo Visualizza Messaggio
    Sto seguendo il dibattito al Senato,è il caos: l'emendamento del governo è stato ritirato...dal governo,poi Sodano (PrC) l'ha ripresentato...il governo rischia...l'opposizione presenta sub-emendamenti,il relatore Morando è in affanno,la seduta adesso è sospesa(di nuovo)...

    Questa si chiama Serietà al Governo...
    Credo che tu abbia visto il canale sbagliato, l'unico affannato era Azzolini spaventato che tolgano i Ticket prima delle Ammnistrative... Anche Calderoli ha dovuto richiamere l'opposizione perchè volevano che l'emendamento saltasse... Dilettanti allo sbaraglio, per fortuna che stanno all'opposizione..

  5. #15
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    Citazione Originariamente Scritto da Repubblica Visualizza Messaggio
    Credo che tu abbia visto il canale sbagliato, l'unico affannato era Azzolini spaventato che tolgano i Ticket prima delle Ammnistrative... Anche Calderoli ha dovuto richiamere l'opposizione perchè volevano che l'emendamento saltasse... Dilettanti allo sbaraglio, per fortuna che stanno all'opposizione..
    Dunque,per amor del vero presento il resoconto stenografico.
    E' molto lungo,mi scuso,ma solo così ciascuno potrà giudicare:



    MORANDO (Ulivo). Domando di parlare.
    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
    MORANDO (Ulivo). Signor Presidente, nel corso della riunione che abbiamo tenuto poco fa in Commissione bilancio abbiamo esaminato una proposta di modificazione del testo dell'emendamento del Governo che introduce una copertura diversa da quella presente nell'attuale testo. Tale proposta di modificazione è stata però esaminata sotto il profilo informale, signor Presidente, in quanto il Governo non l'ha presentata presso la Presidenza. Pertanto, non avendola ricevuta dalla Presidenza del Senato, la 5a Commissione non ha potuto esprimere formalmente il proprio parere.
    Signor Presidente, mi affido a lei; la situazione è la seguente. In via del tutto informale posso dire che, se il Governo depositasse formalmente la proposta di modificazione del suo emendamento, il parere della 5a Commissione sull'emendamento del Governo potrebbe certo rimanere contrario, senza riferimento all'articolo 81, ma si tratterebbe di una contrarietà decisamente meno rilevante di quella che avevamo formulato sul testo originario. Permarrebbero cioè dei problemi, ma non così seri e gravi come quelli che avevamo intravisto e valutato ci fossero nel testo originario.
    Non so come si debba procedere formalmente. Io questo sono in grado di dire, sulla base di quello che, per adesso, ho potuto prendere in esame. Forse qualche minuto di sospensione potrebbe essere la soluzione più ragionevole; ma può darsi che questa non sia del tutto idonea.
    Veda lei, signor Presidente, come fare, anche alla luce di un eventuale pronunciamento del Governo. Questa è la situazione che abbiamo di fronte.

    TURCO, ministro della salute. Domando di parlare.
    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
    TURCO, ministro della salute. Condivido la proposta del presidente Morando di una sospensione rapida per esaminare un'ipotesi alternativa.

    CASTELLI (LNP). Domando di parlare.
    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
    CASTELLI (LNP). Signor Presidente, mi scusi, io non conosco nel Regolamento pareri informali. Se il Governo ha un'altra copertura da presentare, non c'è altra via che la Commissione bilancio si riunisca e discuta questa cosa. Altrimenti, non riesco a capire come la Commissione possa formulare un parere preventivo. Se il Governo presenta un'altra copertura, la Commissione bilancio dovrà riunirsi ed esaminare questa copertura. Non vedo altra via.

    AZZOLLINI (FI). Domando di parlare.
    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
    AZZOLLINI (FI). Signor Presidente, la situazione è abbastanza anomala. Noi abbiamo un emendamento da votare; normalmente, quando c'è un emendamento, lo si vota.
    Quell'emendamento - come abbiamo detto - presenta gravissimi problemi di copertura. Nonostante questo, poiché l'opposizione sa bene che sul piano del merito quell'emendamento, con la riduzione dei ticket, pone un parziale rimedio ad una norma iniqua e vessatoria introdotta da questo Governo attraverso l'introduzione del ticket da 10 euro (che oggi, con un ravvedimento parziale e tardivo del Governo stesso, si tende a ridurre), l'opposizione mostra un senso di responsabilità particolare nell'accedere alla richiesta del presidente Morando di una sospensione della seduta per qualche minuto, affinché la Commissione bilancio possa esaminare con attenzione l'emendamento riformulato nella copertura che il Governo ci ha detto intende presentare.
    Ci pare importante sottolineare tale questione, signor Presidente, perché il nostro atteggiamento assolutamente responsabile nei confronti di un rimedio che noi riteniamo tardivo e parziale, che noi proporremmo in forma ancora più radicale, ma che comunque si presenta come un vulnus gravissimo alle norme di contabilità pubblica, ci induce ad accedere alla richiesta fatta dal Presidente Morando e quindi a derogare un po' al Regolamento del Senato, che prevede viceversa la votazione dell'emendamento così com'è.
    Per questo accediamo alla proposta fatta, ma naturalmente chiediamo che la discussione si svolga in tempi molto rapidi, perché i termini del problema sono noti e sono già stati affrontati da ieri.

    PRESIDENTE. Formulo dunque la seguente proposta, tenendo conto della discussione e delle valutazioni fatte: se non ci sono obiezioni, la Presidenza aderisce alla richiesta di sospensione, in modo che il Governo possa formalizzare o meno ciò che c'è da formalizzare.
    Quindi sospenderei la seduta per 35 minuti, un tempo non eccessivo ma congruo per far svolgere alla Commissione bilancio il proprio lavoro.
    BOCCIA Antonio (Ulivo). Prima l'emendamento deve essere presentato!
    PRESIDENTE. Ovviamente, senatore Boccia. Dunque aderisco alla proposta fatta dal Presidente della Commissione bilancio di sospendere la seduta per permettere di risolvere la questione. Possono andar bene anche dieci minuti, per me va benissimo: penso comunque che abbiamo la necessità di avere un po' di tempo per permettere alla Commissione bilancio e al Governo di risolvere il problema.

    RIPAMONTI (IU-Verdi-Com). Domando di parlare.
    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
    RIPAMONTI (IU-Verdi-Com). Signor Presidente, la Commissione bilancio, ovviamente, si riunisce solo se c'è l'emendamento presentato da parte del Governo.
    PRESIDENTE. Non c'è dubbio che questa sia una condizione necessaria.
    RIPAMONTI (IU-Verdi-Com). Ma c'è questo emendamento?

    SARTOR, sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Domando di parlare.
    PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Con la speranza di venire a capo di questa situazione.
    SARTOR, sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Signor Presidente, il Governo riteneva, nel momento in cui ha presentato un'ipotesi di copertura, che la stessa potesse essere considerata pienamente rispettosa delle norme. Allo stesso tempo però prende atto e rispetta l'autorevole parere, dato in seguito all'esame approfondito - come di consuetudine - della 5ª Commissione, durante il quale il Presidente della Commissione stessa e autorevoli rappresentanti sia della maggioranza che dell'opposizione hanno sollevato, per usare un eufemismo, delle perplessità circa l'adeguatezza della forma tecnica di copertura dell'emendamento stesso.
    Quindi, nel pieno rispetto del parere formulato dalla 5ª Commissione, il Governo ritira l'emendamento in oggetto.

    TECCE (RC-SE). Domando di parlare.
    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
    TECCE (RC-SE). Signor Presidente, pongo un problema sia formale che sostanziale. La Commissione non ha votato ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione un parere contrario all'emendamento. La Commissione, tenendo conto del dibattito di cui il Sottosegretario ci ha riferito, ha votato un parere contrario senza riferirsi all'articolo 81. Ovvero essa ha dato atto che la spesa per eliminare i ticket era coperta con i 350 milioni di euro legati al fondo di copertura degli interventi comunitari, dopodiché ha chiesto eventualmente al Governo di precisare.
    Abbiamo svolto una riunione informale: bene ha fatto il senatore Boccia a chiedere una formalizzazione, lo comprendo.
    Abbiamo chiesto di poter avere un'ipotesi di copertura alternativa che informalmente è stata discussa, la nostra parte politica ritiene fondamentale che si mantenga un provvedimento, sul cui merito anche l'opposizione è d'accordo, che contribuisca ad eliminare i ticket. Pertanto, signor Presidente, le ribadisco la richiesta di sospensione perché riteniamo fondamentale votare un provvedimento che elimini i ticket almeno nella misura proposta dal ministro Turco. Invitiamo quindi il Governo a non ritirare tempestivamente l'emendamento e a permettere, con mezz'ora di sospensione, un approfondimento.
    Pertanto, pur condividendo in astratto il percorso prima previsto (riunione della Commissione bilancio), oggi di fronte ad un fatto politico nuovo, che è il ritiro dell'emendamento da parte del Sottosegretario, vi chiediamo una sospensione con un fine esplicito: poter salvare questa parte del provvedimento, la tendenziale abolizione dei ticket, che ci sembrava qualificante affinché non soltanto si tamponassero i deficit fatti da alcune Regioni con un concetto di solidarietà del sistema sanitario, ma si desse anche un segnale. Chiediamo quindi una sospensione di trenta minuti.

    MAZZARELLO (Ulivo). Domando di parlare.
    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
    MAZZARELLO (Ulivo). Signor Presidente, com'è noto, ho un presentato due subemendamenti collegati ed ora sono di fronte al fatto che il Governo ritira l'emendamento. Ci sono due subemendamenti collegati perché sembrava, fino ad un certo punto, che la copertura finanziaria del Governo ci fosse. Ovviamente, di fronte alla presentazione di un nuovo emendamento da parte del Governo, immagino che ci sarà un tempo per la presentazione di eventuali subemendamenti, soprattutto per chi ha un emendamento o un subemendamento collegato, perché altrimenti non si capisce più.
    PRESIDENTE. Guardi, senatore, che il problema è che non c'è più l'emendamento del Governo. Non c'è nessun emendamento, allo stato.
    MAZZARELLO (Ulivo). È chiaro che allo stato non c'è: volevo dire se ci fosse.

    AUGELLO (AN). Domando di parlare.
    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
    AUGELLO (AN). Signor Presidente, intervengo più che altro sull'ordine dei lavori, nel senso che come rappresentante dell'opposizione, ma anche come membro della Commissione, fatico a capire di che cosa stiamo discutendo.
    Se ho capito bene, non si può fare la sospensione per riunire la Commissione perché non c'è più un emendamento a cui dobbiamo appostare una nuova copertura, quindi direi che tecnicamente il caso è chiuso, nel senso che il Governo rinuncia - chiedo se ho capito bene - a cercare con l'opposizione e con la Commissione un meccanismo per ridurre il ticket.
    Se è così, direi di passare alla fase successiva, se non è così, non capisco qual è il senso della dichiarazione che ha pocanzi reso il Governo all'Aula.

    PRESIDENTE. La situazione è, a questo punto, molto semplificata, anche se complicata, ed è questa: non esiste nessun emendamento, perché è stato ritirato, decade il subemendamento e quindi non dobbiamo più votare alcunché e dobbiamo passare alle dichiarazioni di voto. Mi pare che la cosa, dal punto di vista procedurale, sia semplicissima.

    CASTELLI (LNP). Domando di parlare.
    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
    CASTELLI (LNP). Signor Presidente, non voglio, per carità, insegnarle alcunché, però credo che stante l'importanza dell'emendamento e stante il nostro Regolamento, dovrebbe prima verificare se qualche senatore in Aula lo vuole fare proprio. Questo è il diritto inalienabile di ogni senatore.
    PRESIDENTE. Senatore Castelli, lei ha ragione: questa è una possibilità che il Regolamento da, ma non è disposta dalla Presidenza. Se qualcuno lo fa proprio, è un altro tipo di ragionamento, deve annunciare che lo fa proprio.
    CASTELLI (LNP). Poiché l'emendamento è stato difeso così appassionatamente da alcuni, non vedo perché rinuncino a farlo proprio, se è così importante per loro.

    SODANO (RC-SE). Domando di parlare.
    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
    SODANO (RC-SE). Signor Presidente, la comunicazione del Governo avviene in una fase convulsa, in cui non si è compresa a pieno la portata della decisione, per cui ritengo che ci siano le condizioni per tenere ancora aperta la discussione.
    A nome del Gruppo, faccio mio l'emendamento, e chiedo la sospensione della seduta per 30 minuti per poter fare un approfondimento con il Governo.

    BALDASSARRI (AN). Domando di parlare.
    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

    BALDASSARRI (AN). Signor Presidente, intervengo solo per annotare ulteriormente la situazione. Vi è un emendamento che riduce i ticket, ma che era già emerso in Commissione privo di adeguata copertura. Francamente debbo sottolineare il paradosso che sta vivendo l'Assemblea del Senato su questo specifico emendamento, per garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione, quando da giorni e da settimane membri di Governo annunciano tesoretti che appaiono da tutte le parti. (Applausi dei senatori Amato, Quagliariello e Polledri).
    Questa, signor Presidente, cari colleghi, è la controprova che stiamo discutendo e lavorando in quest'Aula con un bilancio dello Stato falso, con numeri falsi. L'ho detto a dicembre e lo ripeto adesso. (Applausi dai Gruppi AN, FI, LNP e UDC). Stiamo discutendo su numeri falsi. Quando il Governo intende sanare questa situazione?

    PRESIDENTE. Inviterei tutti i colleghi ad attenersi alla materia del contendere, che è già complicata per conto proprio.
    A questo punto siamo nella seguente condizione: è ripristinato l'emendamento 1.0.200, poiché è stato fatto proprio dal senatore Sodano a nome del proprio Gruppo. Rivive, quindi, anche il subemendamento del senatore Mazzarello. Poi, però, occorrerà votare.

    AZZOLLINI (FI). Domando di parlare.
    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
    AZZOLLINI (FI). Signor Presidente, avendo seguito fin dall'inizio con attenzione questa vicenda, ritengo difficile che un emendamento del Governo, che era corredato da relazioni tecniche plurime (naturalmente, secondo noi, tutte non soddisfacenti, come si è dimostrato) e che era stato assoggettato ad un ragionamento assai complesso all'interno della Commissione bilancio, possa essere riassunto così da un senatore. Credo che ciò sia possibile per un emendamento di iniziativa parlamentare, mentre è del tutto evidente che un emendamento di questa importanza, come quello al nostro esame, è soggetto alla responsabilità politica del Governo.
    Il Governo ha ritenuto di non dover più presentare l'emendamento di riduzione dei ticket. Ha ritenuto che questa fosse una sua responsabilità politica. Domani dichiarerà agli italiani che oggi non ha ritenuto attuare la riduzione dei ticket. Noi non siamo d'accordo, ma il Governo ha questa responsabilità. Quando ha ritirato l'emendamento ha espresso una volontà politica precisa. Non credo che un senatore possa assumere un emendamento che il Governo, con una precisa volontà politica, ha ritirato.

    PRESIDENTE. Dal punto di vista regolamentare, senatore Azzollini, non c'è dubbio che ogni senatore o senatrice possa far proprio un emendamento. Il fatto che sia un emendamento complesso del Governo non depone per una soluzione e o per l'altra.
    Al momento vi è una richiesta di sospensione da parte del Gruppo di Rifondazione Comunista, che, ove il Gruppo insista, sottopongo al voto dell'Assemblea.

    AUGELLO (AN). Domando di parlare.
    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
    AUGELLO (AN). Signor Presidente, condivido senz'altro l'interpretazione regolamentare, per cui qualunque senatore può far proprio un emendamento. In questo caso, tuttavia, sussiste un altro problema: la circostanza che il Governo ritiri un emendamento, a fronte di una richiesta di sospensione, per verificare la possibilità di appostare diversa copertura, non impedisce né a me, né ai colleghi di Rifondazione di far proprio l'emendamento; rende, però, politicamente surreale la sospensione. È del tutto evidente, infatti, che nel ritiro dell'emendamento il Governo ha espresso una indisponibilità ad appostare coperture di tipo diverso.
    Mi limito, quindi, ad evidenziare semplicemente questo problema, perché, se dobbiamo votare sulla sospensione, dobbiamo capire come si svolge una normale dialettica tra l'Assemblea e il Governo, anche - e non spetterebbe a me dirlo per primo - nel rispetto del Governo stesso.
    Se il Governo rifiuta di mantenere un emendamento, a fronte della richiesta del Presidente della Commissione, dell'opposizione, che afferma la propria disponibilità a discutere responsabilmente l'argomento in Commissione, e della sua maggioranza, allora, signor Presidente, il tema, se vogliamo fare una sospensione, è da riunione di maggioranza, non da riunione di Commissione.

    PRESIDENTE. Dal punto di vista regolamentare mi pare che la vicenda del ritiro sia chiara.

    STORACE (AN). Domando di parlare.
    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
    STORACE (AN). Signor Presidente, la tesi del collega Augello sicuramente convince. Credo dobbiamo trovarci di fronte a scenari possibili. Ora valuti la Presidenza, ove non dovesse accedere alla tesi del collega, quanto è fondata la disponibilità in un senatore di un emendamento del Governo.
    Ricordo che solo il Governo e la Commissione possono presentare emendamenti in ogni momento. Se passasse questa tesi, ogni volta che il Governo dovesse ritirare un emendamento un qualsiasi senatore potrebbe farlo proprio. Non credo che al senatore si possa concedere la facoltà che il Regolamento riserva solo al Governo e alla Commissione. Ci sono questioni che impongono una certa delicatezza per evitare un precedente.
    Credo non ci sia la possibilità, se non dovesse accedere alla tesi del collega, che un senatorepossa far proprio un emendamento che il Governo ha ritirato. Adesso il Governo potrebbe scriverne anche un altro.

    VEGAS (FI). Domando di parlare.
    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
    VEGAS (FI). Signor Presidente, il motivo per cui il Governo ha ritirato l'emendamento è che è palesemente senza copertura. La Commissione bilancio pudicamente ha dato un parere contrario senza riferimento all'articolo 81, ma sta di fatto che l'emendamento copriva una spesa corrente con soldi in conto capitale.
    L'emendamento,una volta approvato ed entrato così nel testo nel decreto, farebbe sì, secondo me, quasi in via automatica, che il Presidente della Repubblica non potrebbe promulgare il decreto perché palesemente contro qualunque regola. Allora domando ai colleghi di Rifondazione Comunista quale interesse possano avere ad introdurre un emendamento che porterebbe a caducare il decreto. Se il Governo non è riuscito a trovare una copertura decente, non credo si possa trovare così, in qualche minuto.
    Caldamente raccomanderei l'Aula, visto che non c'è riuscito il Governo, che mediterà eventualmente una migliore copertura alla Camera, a ritenere chiusa la vicenda. Il Governo ha ritirato l'emendamento. Nessuno lo ripresenta in via pratica perché sarebbe un suicidio verso questo provvedimento e concludiamo il suo esame. Credo sia la strada migliore, senza stare a vedere, nella fase attuale, se sia un precedente o meno la ripresentazione di un emendamento ritirato dal Governo. (Applausi del senatore Antonione).

    NOVI (FI). Domando di parlare.
    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
    NOVI (FI). Signor Presidente, sostanzialmente questi interventi fanno perno sull'interrogativo se le coperture ci siano o meno. Se le coperture mancano, mancano; se poi sono flessibili, allora nulla vieta che dall'opposizione possa derivare un subemendamento che tenga conto di questa flessibilità. Così però iniziamo un percorso che non sappiamo dove va a finire.

    SAPORITO (AN). Domando di parlare.
    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
    SAPORITO (AN). Signor Presidente, lei ha dato un'interpretazione corretta della vicenda, ossia che un emendamento ritirato dal Governo possa essere fatto proprio da un senatore, ma noi ci aspettiamo, nella fase successiva, quella dei pareri sugli emendamenti, che il Governo esprima un parere contrario. Coerenza morale e politica vuole che il Governo esprima un parere contrario e che anche la maggioranza, che è la base di questo Governo, sia contraria.

    PRESIDENTE. Colleghi, ci sono ovviamente valutazioni politiche.
    Dal punto di vista regolamentare mi trovo di fronte ad una richiesta di sospensione, che debbo mettere ai voti.
    Passiamo dunque alla sua votazione.

    CASTELLI (LNP). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
    CASTELLI (LNP). Signor Presidente, siamo favorevoli alla sospensione. Lascio perdere gli effetti paradossali di questa situazione. Non è la prima volta che vediamo un Governo confuso: abbiamo visto confabulare; abbiamo visto il ministro Turco probabilmente in contrasto con il sottosegretario Sartor; abbiamo visto una parte della maggioranza in contrasto con il Governo. Ma credo che, data l'importanza di questo emendamento, valga la pena di andare in Commissione per verificare la possibilità di trovare una adeguata copertura.
    Ritengo infatti che, almeno da parte nostra, si debba fare uno sforzo affinché venga eliminata o attenuata la palese ingiustizia che c'è in questo momento nel nostro Paese in base alla quale alcuni cittadini hanno un doppio danno. Essi, infatti, pagano il ticket e in questo modo contribuiscono a mantenere in equilibrio le finanze della Regione in cui lo fanno; ci sono invece altre Regioni in cui, per questioni meramente demagogiche, il ticket non viene pagato e i cittadini delle Regioni in cui questo si paga, pagano anche il deficit di quelle Regioni.
    Quindi, credo che si debba fare ogni sforzo per eliminare questa palese iniquità da un decreto che è già palesemente iniquo. Quindi, da parte nostra siamo favorevoli affinché si riesca a trovare un'eventuale copertura.

    BOCCIA Antonio (Ulivo). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
    BOCCIA Antonio (Ulivo). Signor Presidente, è evidente che ci troviamo in un momento dove dire che c'è qualche equivoco è il meno che si possa fare. La richiesta di sospensione dei lavori formulata dal collega Sodano, ovviamente, secondo le procedure è giusto che sia considerata dall'Assemblea e per quanto ci riguarda siamo favorevoli, soprattutto se serve a fare chiarezza sul valore dell'emendamento, sulla sua quantificazione e sulle eventuali coperture. Tuttavia, signor Presidente, è da evitare una sospensione se questa non serve.
    Signor Presidente, credo che vada eliminato un equivoco. Sull'emendamento presentato dal Governo abbiamo avuto un parere contrario semplice da parte della Commissione bilancio, in gergo tecnico lo chiamiamo così per dire che non è ai sensi dell'articolo 81, comma 4, della Costituzione; inoltre, abbiamo avuto un parere contrario anche su un subemendamento. Signor Presidente, il Governo ha formulato la sua posizione adeguandosi a quella della Commissione, ma io credo che debba essere chiarito all'Assemblea il parere del Governo, perché se è favorevole all'emendamento, come lo era prima perché si trattava di un suo emendamento, è evidente che è favorevole anche all'emendamento che è stato fatto proprio adesso e, pertanto, se c'è un parere favorevole del Governo al suo emendamento, la sospensione è inutile.
    Quindi, occorre un chiarimento definitivo da parte del Governo, perché se è favorevole al suo emendamento, non abbiamo più bisogno della sospensione. (Commenti del senatore Saporito).

    MATTEOLI (AN).Domando di parlare per dichiarazione di voto.
    PRESIDENTE. Ha chiesto la parola il senatore Matteoli e gliela darò, perché questa è una possibilità, trattandosi di un tema complicato in cui ci sono parecchi equivoci. Successivamente, cortesemente si passerà al voto sulla sospensiva.
    MATTEOLI (AN). Signor Presidente, stiamo passando da un'anomalia ad un'altra. Nell'Aula del Senato è accaduto qualcosa che capita normalmente nelle Aule parlamentari: si ritira un emendamento, anche se questa volta è curioso che lo faccia il Governo dopo che è stato discusso per settimane in Commissione. È un po' anomalo e curioso che venga ritirato al momento del voto, non voglio dire altro.
    Un Gruppo fa suo l'emendamento e mi sembra che ciò avvenga ogni giorno nelle Aule parlamentari, pertanto non vedo nessun motivo per sospendere i lavori dell'Assemblea: si passa al voto sull'emendamento che un Gruppo ha fatto suo. Non ritengo che si debba riaprire una discussione in Commissione su un fatto che è usuale in qualsiasi Parlamento, non soltanto italiano ma del mondo, a meno che il Governo non modifichi ancora una volta la propria posizione: ha dato parere favorevole all'emendamento e non poteva fare altrettanto perché lo aveva scritto l'Esecutivo.
    Lo ritira; lo fa suo un Gruppo - non voglio qui infierire più di tanto - della maggioranza, non dell'opposizione (ed anche questa è un'anomalia nell'anomalia); non vedo per quale motivo si debbano sospendere i lavori: si passi al voto e vediamo se il Parlamento, anzi, l'Aula del Senato redime questa controversia tra un Gruppo della maggioranza ed il Governo.
    PRESIDENTE. Il Governo ha chiesto di intervenire; quindi, do la parola al sottosegretario Sartor.

    SARTOR, sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Onorevole Presidente, nonostante risulti agli atti il mio intervento precedente, ritengo opportuno ribadire quale era stato l'atteggiamento del Governo.
    In primis, voglio ricordare che, per definizione, trattandosi di un suo emendamento, il Governo ritiene opportuno l'intervento in esso previsto; non solo, ritiene inoltre adeguata, sotto il profilo formale, la tecnica di copertura (e questo è stato anche l'esordio del mio intervento immediatamente precedente).
    Allo stesso tempo, il Governo vuole rispettare gli autorevoli pareri espressi dai membri della 5ª Commissione, a iniziare dal suo Presidente per seguire con prestigiosi rappresentanti sia della maggioranza sia dell'opposizione, che hanno invece formulato un giudizio contrario in merito alla forma di copertura dello stesso emendamento: esclusivamente per rispetto del parere formulato dalla 5ª Commissione, dunque, il Governo ha ritirato l'emendamento. Dopodiché, atteso che l'emendamento stesso è stato fatto proprio da un altro senatore, è evidente che il Governo, là dove deve esprimere un parere, non potrà che formularne uno positivo.
    SAPORITO (AN). No, Non è possibile, non è possibile!
    SARTOR, sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. L'emendamento che viene riproposto è esattamente conforme alla proposta inizialmente formulata dal Governo; quindi, anche per un banale principio di non contraddizione, è evidente che il parere non può che essere favorevole.

    AZZOLLINI (FI). Domando di parlare.
    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
    AZZOLLINI (FI). Signor Presidente, non capisco se il Governo ha rispetto per il Parlamento o ha fatto polemica con esso, perché altrimenti le questioni si pongono in maniera nettamente più grave. (Applausi dal Gruppo FI). Voglio dunque sapere se il Governo ha rispetto o meno del Parlamento e, anzi, agisce per polemica nei suoi confronti: e questa già è la prima questione che pongo.
    Se il Governo ha rispetto, allora, coerentemente, ha ritirato un emendamento che sa bene avere un vulnus non profondo, ma lacerante, con la contabilità pubblica: ha infatti assistito all'approfonditissimo dibattito che si è svolto in Commissione bilancio in merito a tale emendamento ed all'aperta dichiarazione che avremmo potuto rivederlo, perché presentava profili gravissimi; ieri sera, infatti, la Commissione l'ha rinviato per trovare un'altra copertura e ne ha fatto circolare un altro informale, con una copertura ulteriore.
    A fronte di tutto questo, l'opposizione, per rispetto al Parlamento - signor Sottosegretario, mi rivolgo a lei - che è coerente e sempre univoco, ha atteso che il Governo modificasse la copertura, ha consentito che oggi si svolgesse il dibattito ed ha accettato la proposta di posticipare l'inizio della seduta in corso, avanzata da parte del senatore Morando, al fine di disporre di tempo perché il Governo esprimesse la propria definitiva opinione sulla riformulazione o meno della parte di copertura dell'emendamento, che noi e la Commissione bilancio ci siamo dimostrati disponibili ad accettare, perché allora andava messo in votazione; e l'opposizione ha accettato la proposta di sospensione.
    A fronte di questo, il Governo dichiara di voler ritirare l'emendamento, dando così una visione politica condivisibile o meno (da noi non condivisa sul piano del merito, ma su quello della copertura, perché egli ha ammesso il vulnus lacerante della copertura sulla quale, se vi si dovesse dar corso, intenderemmo non continuare, ma cominciare il discorso). Infatti, a lei, signor Presidente del Senato, spetterà il compito di riferire al Presidente della Repubblica, che sul decreto-legge ha poteri specifici in materia di copertura (cosa che vedremo, ove si voglia cominciare a discutere di quell'emendamento).
    Di fronte a tutto questo atteggiamento, di fronte alla sua pronuncia - e vi invito a verificare il resoconto stenografico - con la quale aveva già dichiarato che con il ritiro dell'emendamento la questione era chiusa, perché poi ha proseguito dicendo: «Passiamo alle dichiarazioni di voto», quindi ad un'altra fase del dibattito parlamentare - ripeto, il resoconto stenografico può testimoniarlo - assistere ora ad una dichiarazione che suona polemica io, che normalmente non uso parole dure - chiedo a lei, signor Presidente, la tutela - considero questo francamente oltraggioso nei confronti di tutto il Parlamento italiano. (Applausi dai Gruppi FI, AN e UDC).
    Il Governo spieghi perché ha ritirato l'emendamento, quali sono le ragioni di questo gesto e dica se il rispetto è coerente. Se il Governo afferma: «Ritenevo che l'emendamento potesse andar bene ma per rispetto al Parlamento lo ritiro», allora lo rispetti, ritiri in buon ordine l'emendamento, lo riproponga in un'altra occasione, lo inserisca in un provvedimento ad hoc. Ha tutte le strade aperte. A fronte di quell'emendamento, che - ribadisco - nel merito noi condividiamo perché è una parziale e tardiva ammissione del carattere iniquo e vessatorio di una norma che voi avete introdotto colpendo tutti i cittadini italiani e che era l'unica ad avere un carattere nazionale in quanto coinvolgeva tutta la popolazione, assumetevi la responsabilità. L'emendamento potrebbe avere una sua copertura, potrebbe essere formulato in altro modo, ma ne potremmo discutere in Commissione bilancio e l'opposizione prenderà le sue decisioni, ma non può essere questo il rispetto per il Parlamento.
    Senatore Sodano, per rispetto a noi stessi il Governo ha operato una scelta e noi la rispettiamo. L'emendamento si ritiene ritirato. E, francamente, pregherei anche lei di convenire su un gesto di responsabilità. Ci saranno altre occasioni per riesaminare la materia. È del tutto chiaro che l'opposizione deve cominciare a valutare quale atteggiamento assumere nei confronti di quell'emendamento e dire esattamente come stanno le cose, chiedendo a lei, signor Presidente, garbatamente, che di questo sia fatto cenno esplicito nel messaggio al Presidente della Repubblica.
    Infatti, ove voi vogliate continuare a discutere di questo emendamento, porteremo gli esempi nei quali il Presidente della Repubblica ha censurato in passato questi stessi metodi di copertura. La questione, quindi, sarà resa nota al Presidente della Repubblica che, nella sua totale e piena autonomia, discuterà di quella forma di copertura. Se invece intendete modificare l'emendamento, dichiariamo il nostro totale dissenso sotto il profilo regolamentare nei confronti di questo tipo di comportamento, ma proprio perché si tratta di una norma a favore dei cittadini e che l'opposizione ha proposto varie volte, saremmo pure disponibili a valutare nuovamente l'emendamento ove fosse regolarmente coperto, altrimenti significherebbe prendere in giro i cittadini, dire loro che per un certo periodo non pagheranno più il ticket salvo poi costringerli, per la scopertura di bilancio, a compensare questo vantaggio con altre tasse e con ammennicoli vari. (Applausi dai Gruppi FI e AN). Questa è un'ipocrisia profonda che noi stiamo tentando di evitare.
    Mi scuso, signor Presidente, se ho preso del tempo per questo mio intervento e la ringrazio per avermelo concesso. Questa però è la nostra posizione. Vi chiediamo di fare le cose parlamentarmente perbene, di non approfittare del fatto che da due giorni l'opposizione sta consentendo a quell'emendamento di permanere al nostro esame, pur sapendo tutti i colleghi, della maggioranza e dell'opposizione, che esso non può essere ammissibile.
    A questo punto, di fronte alla nostra coerenza, siate coerenti anche voi. Ove mai vogliate comunque presentarlo, formulatelo in modo accettabile, perché quella è demagogia e una vera e propria presa in giro dei cittadini. Non uso brutte espressioni ma credo che abbiate capito cosa intendo. (Applausi dai Gruppi FI e AN e del senatore Del Pennino).
    PRESIDENTE. Senatore Sodano, insiste per una sospensione della seduta?

    SODANO (RC-SE). Signor Presidente, ritengo che dopo le parole del sottosegretario Sartor, non vi sia più bisogno della sospensione e che si possa passare alla votazione dell'emendamento. Credo che le parole del Sottosegretario, oltretutto, hanno anche spiegato correttamente l'atteggiamento del Governo.

    MORANDO (Ulivo). Domando di parlare.
    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
    MORANDO (Ulivo). Signor Presidente, la questione è davvero molto delicata e vorrei invitare tutti i colleghi a considerare l'opportunità, invece, di avere qualche minuto che ci consenta di verificare bene quale sia la strada migliore per uscire da questa situazione nella quale ci siamo infilati: Riassumo brevemente il perché, signor Presidente, e poi avanzo una proposta: ci troviamo in presenza di una norma che, per la prima parte, è condivisa da tutta l'Assemblea del Senato e dice che l'introduzione di quei ticket disposti dalla finanziaria viene eliminata per la seconda parte dell'anno.
    I pronunciamenti che vi sono stati in questa sede su questo punto ci possono consentire di dire che l'Assemblea del Senato è unanime attorno alla positività di questa disposizione. Abbiamo sollevato in Commissione bilancio un serio problema sulla copertura di questa norma. Dopodiché non certo, senatore Castelli, in sede formale - lo avevo del resto detto chiaramente - ma in una discussione informale che a volte lei sa serve a preparare le decisioni formali, avevamo anche esaminato un'ipotesi di copertura alternativa a quella contenuta nel testo del Governo che naturalmente presentava a sua volta dei problemi di coerenza con la legge di contabilità, a mio avviso decisamente inferiori rispetto a quelli che presenta la proposta originaria del Governo.
    Allora, signor Presidente, prendo atto di quanto è accaduto, della decisione del senatore Sodano di fare proprio l'emendamento ritirato dal Governo, di quello che il Governo adesso ha detto sul parere che darebbe sull'emendamento a questo punto non più d'iniziativa del Governo, ma del senatore Sodano. E le chiedo formalmente a mia volta, anche se il senatore Sodano ritira la proposta, di avere invece qualche minuto di tempo perché, per esempio, potrei decidere - e la prego di consentirmi di farlo anche se so che il Regolamento non è perfettamente tale da consentirmelo - di presentare assieme ad altri senatori un subemendamento all'emendamento Sodano, che ne cambia la copertura. Credo che, data la discussione che abbiamo sviluppato, sarebbe interesse generale consentire un'operazione che potrebbe rendere l'emendamento approvato meglio considerabile sotto il profilo del suo rapporto di coerenza con la legge di contabilità.
    Per questa ragione insisto per una sospensione di un quarto d'ora, naturalmente alla condizione che sia consentito al sottoscritto ed a chiunque altro di presentare un eventuale subemendamento solo per l'aspetto di copertura, tenendo conto di quello che dice il senatore Azzollini. Secondo me, in questo modo, potremo determinare una soluzione ragionevole di un problema che altrimenti vedrà lacerazioni, di cui non vi è alcun bisogno.

    CASTELLI (LNP). Domando di parlare.
    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
    CASTELLI (LNP). Apprezzo gli sforzi fatti in questo momento per risolvere la questione, ma il Regolamento parla chiaro: il senatore Morando - non me ne voglia - ma non ha alcun titolo per presentare emendamenti a termini regolamentari. Gli emendamenti in questa fase possono essere presentati dal relatore, che non c'è, o dal Governo. Se il Governo vuole presentare l'emendamento dietro suggerimento informale del senatore Morando, non è fatto alcun divieto. A quel punto ci si reca in Commissione, dove si esamina l'emendamento; la Commissione bilancio esprime il suo parere; dopodiché torniamo in Aula e votiamo.
    Non capisco dove siano tutti questi strani contorcimenti! Se avessimo scelto questa via maestra, probabilmente adesso avremmo già votato, anziché essere rimasti incartati per un'ora a discutere.

    TOFANI (AN). Domando di parlare.
    PRESIDENTE. Ne ha facoltà. (Coro di «no»). No, non va detto perché la discussione è complicata non per la Presidenza, ma per la consecutio temporum e quindi dobbiamo avere tutti un po' di pazienza.
    TOFANI (AN). Mi dispiace, non vorrei far perdere tempo, ma intervengo solamente per dare un contributo.
    Vorremo sapere, adesso che si ritorna a chiedere la sospensione, esattamente per che cosa perché se non sappiamo il motivo chiaro della sospensione si rischia di tornare tra poco ad un'altra tesi che non vuole la sospensione. Allora, capisco anche quanto ha detto il presidente Morando, però vorremmo capire se questo è un percorso reale oppure tra poco sarà di nuovo un percorso accidentato.
    Non siamo pregiudizionalmente contro la sospensione; vogliamo però capire che cosa significa effettivamente e verso quale obiettivo si vuole arrivare in caso di una sospensione.

    PRESIDENTE. Sono convinto che a questo punto dobbiamo votare la sospensione perché anche il ragionamento che faceva il senatore Tofani è corretto. Lui, in realtà, dice una cosa e cioè che forse la sospensione può aiutare a vedere fino a che punto si può arrivare nel trovare, in una vicenda che vede il Senato in parte diviso e in parte invece convergente, una possibilità di uscita positiva.
    Metto ai voti la proposta di sospensione, avanzata dal senatore Morando.
    È approvata.

  6. #16
    Repubblica
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    Infatti.. CVD


    Ottimo discorso della Turco adesso!

  7. #17
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    Il Min. Turco sta implorando pietà alla sinistra radicale...

  8. #18
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    Citazione Originariamente Scritto da zaffo Visualizza Messaggio
    Il Min. Turco sta implorando pietà alla sinistra radicale...
    Ribadisco che vedi il canale sbagliato..

    Ha attaccato l'opposizione in modo molto tagliente.. Non ha caso Castelli si è incazzato..

  9. #19
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    Citazione Originariamente Scritto da Repubblica Visualizza Messaggio
    Ribadisco che vedi il canale sbagliato..

    Ha attaccato l'opposizione in modo molto tagliente.. Non ha caso Castelli si è incazzato..
    Sì sì,anche.
    Ha pure chiesto "responsabilità",però...chissà a chi si rivolgeva

    Ah! L'ennesimo pasticcio caotico di questo governo...ma tu non lo puoi (non lo vuoi) capire.

  10. #20
    Repubblica
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    Citazione Originariamente Scritto da zaffo Visualizza Messaggio
    Sì sì,anche.
    Ha pure chiesto "responsabilità",però...chissà a chi si rivolgeva

    Ah! L'ennesimo pasticcio caotico di questo governo...ma tu non lo puoi (non lo vuoi) capire.
    Certo.. Attento che non ti scappino le marmotte che sennò a chi fai incartare la cioccolata...

 

 
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